tag:blogger.com,1999:blog-71078316500517427352024-02-19T04:07:28.392+01:00Senape?Non diziamo siocchezze! (ver. 2.0)michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.comBlogger319125tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-51463912079041638652011-12-07T14:04:00.001+01:002011-12-07T14:15:58.791+01:00Depressione? Fai da te!In questo clima di austerità e crisi (e scusate la facezia) in cui il costo di tutto aumenta, dal pane ai calzini alla benzina al commercialista, i poveri depressi, oltre a sentirsi più depressi di prima, non hanno più neanche la possibilità di rivolgersi ad uno specialista che possa aiutarli a prezzi modici. E allora eccomi qua, con cinque preziosi consigli - gratuiti* - su come curare** la depressione fai-da-te.<br />
<br />
Innanzitutto, catalogheremo i diversi tipi di depressione, poi, per ognuno, troverete tosto un consiglio pratico economico e - perché no - <i>risolutivo</i><br />
<br />
<b>Depressione sociale: nessuno mi vuole bene.</b><br />
Si tratta probabilmente della forma di depressione più comune e peggio curata in assoluto. Il povero depresso si sente fiacco, svogliato, apatico; crede di essere sempre fuori luogo o giudicato male, qualunque cosa faccia/dica/pensi.<br />
Spesso questa depressione è accompagnata da disturbi alimentari, come bulimia, anoressia, fame chimica.<br />
Fortunatamente, per questa depressione ci sono diversi rimedi, ancorché sociali. Innanzitutto, diffidare di chiunque consigli attività di volontariato o socialmente utili o simili: peggiorano solo la situazione. Fare del bene a una manica di sfigati messi peggio del povero depresso aiuta solo a far aumentare il proprio senso di inadeguatezza, perché non solo si è depressi, ma guardando chi sta messo peggio ci si sente anche in una posizione di abuso nei loro confronti. No, no, niente <i>fatebenefratelli</i>, per carità. La soluzione corretta è un buon corso di arti marziali, dalle 3 alle 5 volte a settimana. Karate, Jiu-Jitsu, Aikido, vanno bene tutti, purché la palestra sia economica e sia consentito dare mazzate vere. Tu non mi vuoi bene? E beccati 'sto calcio rotante nelle rotule. Pensi che io sia inadeguato? Acchiappa 'sto <i>sambon-tsuki</i> nelle gengive.<br />
Tempo 15 giorni e la depressione è bella che sparita.<br />
<br />
<b>Depressione post parto</b><br />
Contrariamente a quanto si pensi, questo tipo di D non colpisce solo le madri che hanno appena sfornato un marmocchio. Può manifestarsi in entrambi i genitori (anche contemporaneamente), con diverse forme/intensità, e - a seconda del caso - ci sono dei trattamenti specifici.<br />
Con abuso di linguaggio e per brevità di notazione, suddividiamo le intensità in tre macro categorie, partendo dalla più grave:<br />
1. Disperata<br />
2. Così così<br />
3. E la chiami pure depressione? <br />
Nel primo caso i sintomi sono inequivocabili: il genitore si sente rimpiazzato dal fanciullo (vale per entrambi). Le relazioni e i rapporti coniugali sono ormai un ricordo lontano e ogni volta che il marmocchio fa qualcosa di cattivo, il genitore D sa che l'ha fatto apposta.<br />
Nel secondo caso, un genitore depresso è spesso anche culturalmente più evoluto, consapevole. Riconosce la patologia e cerca, inutilmente, di rimediare con la ragione. È mio figlio, si dice, non c'è motivo di essere geloso/invidioso/rancoroso nei suoi confronti. È vero, non dormo da 6 mesi. È vero, non si tromba da altrettanti. Ma passerà.<br />
A volte passa, altre volte.. beh, meglio togliere ai genitori depressi così così le chiavi della lavatrice.<br />
Infine, il livello elcpd: blando, blandissimo, risolvibilissimo con un paio di pinze e una buona saldatrice (cit).<br />
Per i primi due casi, ad ogni modo, nella maggior parte dei casi può essere sufficiente un semplice tranquillante orale. Non so in italia, ma qui in belgio è legale (D'altra parte non c'è il vaticano).<br />
<br />
<b>Depressione da stress post traumatico</b><br />
Non la conosco, non l'ho mai avuta, mi spiace.<br />
<br />
<b>Depressione da insoddisfazione (lavorativa, sessuale ecc)</b><br />
Sempre più persone oggi confondono l'insoddisfazione semplice con la depressione da insoddisfazione. La differenza è sottile, ma sottovalutarne i sintomi può avere conseguenze disastrose. Spesso, il depressamente insoddisfatto crede che la sua inadeguatezza o la sua incapacità siano la causa del suo fallimento. E ancor più spesso cade in un vortice senza uscita in cui crede, meschino, che un aiuto esterno (sociale prima, chimico dopo) possa tirarlo fuori da questa situazione imbarazzante, per sé e per chi lo circonda.<br />
Il povero D percorre il suo cammino di autodistruzione partendo dall'assunto: sono un fallito. Non merito niente, non so fare niente. Meglio morire che continuare così. E così via.<br />
In questa fase, quindi, la sua fragilità lo porteranno, pian piano, all'abuso di sostanze come via di fuga da quella realtà che oramai non lo vuole più. Il problema di queste povere vittime è semplicissimo e di facile soluzione. Tuttavia, come l'uovo di Colombo c'insegna, niente è più difficile di ciò che non si sa, e nulla appare più semplice di una soluzione ovvia.<br />
La chiave non sta nel non assumere sostanze, anzi. Il depresso crede che assumere sostanze sia una fuga e ciò lo fa sentire ancora più depresso. Si guardi invece alla sostanza come liberazione, gioia, ricreazione. La panacea di tutti i mali, la soluzione al problema!<br />
Tutto assumerà contorni più sfocati e in questa presbiopia chimica la depressione verrà ridimensionata alle sua iniziale forma di semplice insoddisfazione.<br />
<br />
<b>Depressione non localizzata</b><br />
Se la vostra depressione non è classificabile in nessuna delle precedenti, allora siete diversamente depressi. Non c'è niente che vi stimola? Non avete voglia di uscire/lavorare/bere/mangiare/ecc? Siete sempre stanchi e insoddisfatti, ma non è solo il lavoro/la famiglia/la salute?<br />
Sono mortificato, ma per voi, ormai, non c'è più niente da fare.<br />
<br />
<span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">*certo, se poi volete fare una donazione su paypal nessuno ve lo vieta</span><br />
<br />
<span class="Apple-style-span" style="font-size: x-small;">**il sottoscritto declina ogni nanoscopica forma di responsabilità anche lontanamente derivante dall'applicazione dei qui presenti consigli non-medici, non-professionali, non-remunerati.</span><br />
<br />michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-33352414826285950772011-12-05T13:06:00.001+01:002011-12-05T13:11:01.912+01:00mannaggialitaliaio oggi volevo scrivere un post divertente, ce l'avevo tutto, me l'ero immaginato breve ma non troppo, con compartecipazione del pubblico, pensa;<br />
si sarebbe intitolato "Che cosa manca?" e c'erano pure due fotografie che avevo fatto io me medesimo di persona con il cellulare, e m'ero immaginato pure il finale sospeso, una frase d'effetto tipo "domani la soluzione" o - ancora più bello - "la soluzione nel prossimo numero".<br />
e invece niente, alitalia fa parte di skyteam e non di star alliance, e io non lo posso più scrivere, a meno che voi non accettiate la palese incongruenza e facciate tutti finta che alitalia fa parte di star alliance, però ora che l'ho detto così ho completamente rovinato il senso del post, anche se lo scrivessi lo stesso.<br />
<br />
quindi nient. mannaggialitalia, <i>nunc et semper</i>.<br />
<br />michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-78282386906268861782011-11-28T10:27:00.001+01:002011-11-28T10:27:52.794+01:00reo confessoc'è questa famosa marca di shampoo, di cui non faccio il nome per ovvie ragioni (ad esempio perché se ne parlassi male allora tutti lì a dire che mi paga la concorrenza, se ne parlassi bene allora tutti a dire che mi pagano loro, quelli della famosa marca di shampoo) e quindi, dicevo, c'è questa famosa marca di shampoo che da qualche tempo ha lanciato sul mercato - da qualche tempo però è forse troppo generico, diciamo che dovrebbe essere stato all'inizio dell'anno. lo dico soprattutto perché è un'informazione che potrebbe tanto aiutare a contestualizzare il momento storico-sociale, tanto a ricollocare gli stili comunicativo-pubblicitari in voga in questo particolare frangente cronologico-temporale - una famosa marca, dunque, che ha lanciato sul mercato, all'inizio dell'anno, a essere meno generici, una nuova linea di shampoo, dall'aspetto molto curato e minimalista, con la quale sono venuto in contatto grazie a una di quelle bustine campione gratuito-vietata la vendita, di quelli che mettono un po' dappertutto, come per esempio dalle altre confezioni di shampoo della stessa marca alle riviste di moda o gossip patinate e di bassa qualità.<br />
e dunque, lo slogan, il sottotitolo, la frase d'impatto in maiuscoletto scritta proprio lì, sotto il nome scritto grande di questa famosa marca di shampoo di cui preferisco non fare il nome, una frase d'impatto che per me è stata alquanto negativa, lo ammetto, non tanto negativa in sé, piuttosto una forma di negatività retroattiva perché secondo me, proprio a mio insindacabile giudizio personale, questa frase negativa (che altro non è se non un'ammissione di colpa), non si può scrivere, sotto il nome a 60pt della marca di shampoo che vende milioni e milioni di flaconi nel mondo, stravolgendo completamente quello che era lo slogan originale, <em>ça va sans dire</em>, non si può scrivere "Capelli perfettamente puliti."<br />
perché, prima no?michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-30107909168064386632011-11-11T10:51:00.001+01:002011-11-11T10:54:48.806+01:00risvolti psicologici dell'era intrattenimento pre-digitale, ovvero del quanto sia pericolosa la fiaba della buonanotte- buongiorno bea!<br />
sorriso<br />
- hai dormito bene?<br />
altro sorriso, largo<br />
- lo sai che sei bellissima?<br />
sorriso, finta timidezza<br />
- vuoi bene a papà?<br />
sorride, si gira. poi dice no e ride<br />
- come no? io ti voglio bene!<br />
segue solletico e giochi<br />
- allora, mi vuoi bene?<br />
- no.<br />
- accidenti! allora non mi vuoi più come papà?<br />
sorride, dice no.<br />
- no?! e chi vuoi come papà?<br />
- geppetto.<br />
<br />michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-63003635720345323382011-11-07T12:42:00.000+01:002011-11-07T12:42:10.510+01:00Il bello della direttami piacerebbe una sera, guardando l'eredità, vedere la faccia di carlo
conti, la reazione di carlo conti, l'aplomb di carlo conti, alla risposta del concorrente.<br />
il concorrente con la faccia da telespettatore di rai uno, quello che s'è trovato in finale perché l'altro/a concorrente ha risposto "il calamaro" alla domanda quale tra questi è l'animale simbolo di catania.<br />
<br />
il concorrente che sceglie, sicuro, preciso, convinto, senza mai sbagliare le parole della ghigliottina:<br />
nonna<br />
satira<br />
finestra<br />
pallone<br />
assurdo<br />
<br />
il concorrente dalle lievi contrazioni ritmiche e regolari sull'occhio destro, il tempo che passa, lo sguardo fisso e vitreo, la musica accresce la tensione, silenzio del pubblico, per favore.<br />
il concorrente spaesato, perso, solleva il pennarello, appoggia, la telecamera, con sapiente tecnica mostra solo la prima lettera, una esse un po' sbilenca, una incertezza nella mano, il concorrente pare fermarsi, carlo esorta, il tempo è scaduto, scrivi, altrimenti ti devo squalificare.<br />
<br />
vorei vedere, una sera, la faccia di carlo conti, che per centotttantamila euro, apro la busta, vediamo cosa ha scritto il concorrente, che viene da roma (il concorrente, non carlo), è disoccupato (sempre il concorrente), se vince regala un viaggio alla mamma.<br />
la faccia, vorrei vedere, di carlo conti, quando il concorrente alla domanda di carlo conti - "cosa lega nonna, satira, finestra, pallone e assurdo" - in un guizzo di creatività e di pensiero laterale ha risposto <em>sticazzi</em>.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-87620220119569328822011-07-04T19:59:00.000+02:002011-07-04T19:59:10.620+02:00icaromi chiamo michele e ho trentatré anni.<br />
a un certo punto della mia vita ho cominciato a volare.<br />
non nel senso che mi siano spuntate le ali, purtroppo, anche se da bambino lo sognavo spesso. no, molto semplicemente - come molti - mi son spostato per lavoro. poi ancora, e ancora. e poi son quasi diventato un pendolare europeo.<br />
sono anche un po' tirchio, lo ammetto: spesso per risparmiare prendo dei voli con scalo. <br />
chi non lo fa? ma io mai più di uno.<br />
perciò, spesso, un volo andata e ritorno lo faccio in quattro aerei diversi.<br />
<br />
mi chiamo michele, ho trentatré anni, e, posso dirlo, ho volato molto.<br />
ma mai, fino ad ora, mi era capitata una cosa del genere: come una frenata a mezz'aria, un vuoto improvviso e come se l'aereo si fermasse in sospensione, d'un tratto, nel cielo. lo stomaco che sale all'altezza delle tonsille, la vista si appanna, non sembra di cadere, sembra proprio di stare fermi, sospesi. poi tutto torna normale.<br />
<br />
per fortuna, dopo qualche minuto il comandante ci ha rassicurato, ci ha spiegato cosa fosse successo in quei pochi minuti dopo il decollo.<br />
<br />
mi chiamo michele, ho trentatré anni, e tante decine di voli alle spalle. ma in nessuno prima m'ero sentito dire dal capitano che l'aero ha dovuto <i>inchiodare</i> per farne passare un altro che veniva da destra.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-83898414559667426132011-03-17T10:49:00.000+01:002011-03-17T10:49:27.894+01:00do ut desdue sere fa un caro collega mi ha invitato al concerto di kt tunstall. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYpBZJ7hEXvd38gD79j1Lc5Vj_hxhSTnM3_MHjmim3pmKZepzMilneEj6sOzbXKgMvdzJehFT4izM12MzVZKRgPepKNzoeZLQomprQSLrkOjrAY5HwEmrBO5MoPjO51Rtc7e3-cQHGaXU/s1600/kt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYpBZJ7hEXvd38gD79j1Lc5Vj_hxhSTnM3_MHjmim3pmKZepzMilneEj6sOzbXKgMvdzJehFT4izM12MzVZKRgPepKNzoeZLQomprQSLrkOjrAY5HwEmrBO5MoPjO51Rtc7e3-cQHGaXU/s320/kt.jpg" width="320" /></a></div><br />
parlando di musica ho scoperto che le sue conoscenze in fatto di rock sono veramente pregevoli, ma conosce troppo poco di musica italiana. d'altronde, povero, i suoi unici punti di riferimento sono toto cutugnò, eros ramazzottì e umberto tozzì.<br />
<br />
per riconoscenza gli ho fatto ascoltare elio.<br />
e gli ho anche tradotto <i>il vitello dai piedi di balsa. </i><br />
in francese.<br />
<br />
<blockquote><i>dans le bosquet de ma fantaisie, <br />
il y a un putain de petites animaux un peu fous<br />
inventés par moi<br />
qui me font rire quand je suis triste,<br />
qui me font rire quand je suis heureux,<br />
qui me font rire quand je suis moyenne,<br />
en pratique ils me font rire toujours,<br />
ce putain de petites animaux inventés par moi.<br />
<br />
il y a le veau au pieds de balsa,</i> <i><br />
le veau au pieds d'éponge,<br />
et devine qu'il y a?<br />
il y a aussi le veau au pieds de cobalt.<br />
le veau au pieds tonnés, <br />
quatre je n'ai inventés,<br />
sont les animaux de la mienne et de la tienne fantaisie.<br />
<br />
mais un jour le veau au pieds de balsa</i> <i><br />
allé chez le veau au pieds de cobalt<br />
il lui dit il y a le veau au pied tonné qui parle très mal de toi<br />
il soutien qui ton pieds ne sont pas de vrai cobalt<br />
mais ils sont justement quatre pied de pain<br />
recouvert d'une mince couche de cobalt.<br />
<br />
mon chère veau au pied de balsa, ton histoire est fausse.</i> <i><br />
l'ami veau au pied d'éponge m'a révélé la vérité.<br />
il a caché un micro <br />
dans les pieds de balsa<br />
et dans les pieds tonnés<br />
<br />
donc a découvert que toi, seulement toi, toujours toi, même toi, aucun autre que toi, juste toi</i> <i><br />
tu es le veau au pieds de balsa, inventeur d'un histoire fausse, <br />
accusait le veau au pieds tonné et donc ton pieds seront enlevés<br />
<br />
mais la loi prévoit une peine supplémentaire,</i> <i><br />
pour ce délit l'écoute forcé de...<br />
<br />
[pulun vage sudun raula digai...]</i> <i><br />
<br />
dans le bosquet de ma fantaisie, </i> <i><br />
maintenant il y a un veau qui n'as plus les pied<br />
qui invoque pitié,<br />
voici un petit ami s'approche...<br />
<br />
je me présent, je suis le petit ourse pédé, </i> <i><br />
et comment tu aura supposé maintenant je vais t'enculer.</i></blockquote><br/><br/>michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-10711893753518033232011-02-12T17:32:00.000+01:002011-02-12T17:32:23.825+01:00bricolaggionon importa quante volte tu l'abbia fatto.<br />
non serve a niente fare un disegnino, una mappa, o quello che ti pare.<br />
anche un segno con un pennarello, che all'inizio può sembrare una buona idea, alla fine si dimostra fallimentare.<br />
<br />
è inutile, qualunque cosa tu faccia: rimontare un elettrodomestico con più di quattro viti comporta <i>necessariamente</i> che ne avanzi una.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-43803766072086322092011-01-31T11:17:00.000+01:002011-01-31T11:17:49.178+01:00il sabato del villaggioche poi, secondo me, il sabato del villaggio l'ha scritta di domenica.<br />
cioè, se ci rifletti un momento, il sabato del villaggio: è sera, perché è sicuramente di sera, e tutti a fare baldoria nelle discoteche del villaggio, o sul corso principale del villaggio, o nelle piazze, nelle birrerie del villaggio, qualcuno che si ubriaca nel villaggio, qualcun altro che ci va giù un po' più pesante e vai con le droghe del villaggio, e poi ci si lamenta che capitano gli incidenti del sabato sera sull'autostrada fuori del villaggio; insomma, tutte quelle cose che si fanno al sabato, dentro e fuori del villaggio, e poi la domenica sei un po' intontito - diciamolo - e allora è normale che scrivi il sabato del villaggio con quella tristezza, quella malinconia da domenica mattina del villaggio, che magari è pure brutto tempo, piove, c'è vento e non ci sono dubbi che una poesia triste la scrivi di domenica con questo tempo di merda.<br />
no, guarda, te lo dico io, il sabato del villaggio è stata scritta di domenica, subito dopo colazione, che uno scende di casa mezzo rincoglionito, e ancora piove, la macchina è fredda, i vetri appannati, hai un momento di esitazione, quell'attimo che ti fa mettere il piede sulla frizione, ti chiedi L'ho messo l'antifurto? Sì. e il cancello elettrico inizia a chiudersi e tu riparti e ti fracassi il faro posteriore sinistro.<br />
il sabato del villaggio.<br />
io - personalmente - l'avrei scritta di domenica.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-77079224619253600062011-01-28T10:07:00.000+01:002011-01-28T10:07:33.631+01:00SenilitàIeri era la giornata della memoria.<br />
Di solito scrivo un post, ma ieri me ne sono dimenticato.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-25794937055284637192010-12-24T00:52:00.000+01:002010-12-24T00:52:07.593+01:00i nostri personalissimi auguri<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Ed9xADX79Xs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-35853000214673150352010-12-19T09:46:00.000+01:002010-12-19T09:46:02.382+01:00tanti auguri (parte 1)è natale (quasi), siamo tutti più buoni.<br />
io sarò buono col mio blog e ricomincio, proprio dagli auguri.<br />
<br />
per il momento beccatevi il <a href="http://bit.ly/PSLA2010">post sotto l'abero</a>, l'ho scritto anche io.<br />
<br />
tra qualche giorno degli auguri più... personali.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-90245647961765183862010-06-29T11:14:00.000+02:002010-06-29T11:14:32.532+02:00in suddafrica tuttapposto - o di come il cornetto rosso di zio ciro funzioni proprio*.zi' teresa, lo sai dove ti devi infilare la bandiera dell'italia, quella bella grande, per tifare più forte, che ti hanno regalato coi due tubbi di pringòls, vero?<br />
<br><br />
<br><br />
<br><br />
<span style="font-size: xx-small;">*il presente comunicato è rivolto in larga parte alla società che si occupa di reclamizzare il prodotto, al genio del male che ha concepito questa pubblicità di merda, all'altro genio che ha deciso di comprare lo spazio radiofonico fino a sei settimane dopo la fine del mondiale, a zi' teresa, finta come le sedie di cristo nella passione di mel gibson e a di natale, che non mi ha fatto niente, ma può andarsene a fanculo pure lui, sudato o no.</span><br />
<br>michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-59322369813524650262010-06-22T13:12:00.000+02:002010-06-22T13:12:19.537+02:00la colazione dei campioni non è il pranzo dei ngegnieriil martedì è il giorno della pizza. perché l'ingegnere è metodico pure sul pranzo. non mangia se o perché ha fame. mangia perché è scattato il trigger <i>ora di pranzo</i> e bisogna evitare di lanciare l'eccezione <i>muoro di fame</i>.<br />
<br />
l'ingengere metodico sa che il martedì si ordina la pizza, e metodicamente ordina quasi sempre la stessa, rucola e pomodorini, perché sa che un'emozione potrebbe essergli fatale. <br />
<br />
tuttavia, può capitare che alla settantasettesima rucola e pomodorini possa essere lanciato un fault di tipo <i>che palle, 'sta rucola e pomodorini, oggi cambio</i> che va gestito in maniera adeguata, con una routine di <i>catch</i> opportuna, altrimenti rischia di mandare in crisi l'intero sistema, il pranzo e pure la cena.<br />
<br />
succede però che l'ingegnere metodico si crede fantasioso, allora decide di affidare al caso la scelta della nuova pizza, ed ecco che elabora un pregevole quanto sofisticato algoritmo:<br />
<br />
prende la data odierna del giorno in cui: ad esempio 20100622<br />
chiede ad un collega un numero primo a caso: collega alberto fornisce 29<br />
moltiplica 20100622 per 29: 582918038<br />
effettua il resto in modulo di 16, dove 16 è il numero di pizze disponibili sul menù a portar via: il risultato è 6<br />
verifica sul menu:<br />
1. margherita<br />
2. marinara<br />
3. diavola<br />
4. capricciosa<br />
5. ortolana<br />
6. rucola e pomodorini.<br />
<br />
dio esiste, e si prende gioco di me.<br />
<br>michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-17475713867494015692010-06-14T16:45:00.000+02:002010-06-14T16:45:30.057+02:00suddafrica duemilaeddieci.vediamo di finire in fretta 'ste tre partite.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-26807356790904017132010-06-03T17:58:00.001+02:002010-06-03T18:01:54.502+02:00outing reprise: ovvero - compartecipazione post moderna di tipo sondaggioso sull'opportunità di certi tipi di intrattenimento televisivo.no, non sto parlando di porno gay. (e già per questa frase prevedo un'impennata di ilarità nelle chiavi di ricerca, ma questa è un'altra storia...)<br /><br />dicevo: un annetto fa, su questi schermi (o pagine? boh, fate vobis) facevo <a href="http://siocchezze.blogspot.com/2009/05/outing.html">outing</a> sulla questione "lost". non l'ho mai visto, e - illo tempore - me ne vantavo.<br /><br />ma ora, nel mezzo di una lunga pausa senza caffè, mi domandavo - o meglio - vorrei domandare a voi popolo di telefruitori professionisti, voi che avete penato per quanti? cinque anni? sei? sette? la sera davanti a sky, o a scaricare dall'internetto o chessò io, insomma a far tutte quelle cose lì che facevate per essere i primi a sapere che succedeva sull'isola sperduta, mi domandavo: ne è valsa la pena?<br /><br />sì, ecco, se uno come me non ha mai visto lost e, nel mezzo di una lunga pausa senza caffè, gli vien da chiedersi se abbia fatto bene a non vederlo oppure no, e che gli pigli addirittura il ghiribizzo - sempre nel mezzo di questa benedetta lunga pausa senza caffè - di prendere e scrivere un post per chiederlo, a tutti quelli che lost lo hanno visto dall'inizio alla fine, ecco, secondo voi, voi che lo avete visto, che dovrei fare? <br />prendo e, di punto in bianco, mi guardo tutti gli episodi dal primo all'ultimo o semplicemente esco e il caffè me lo prendo al bar?michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-49236015904268876672010-06-01T11:19:00.000+02:002010-06-01T11:19:54.867+02:00anche le formiche, nel loro piccolo...si potrebbe andar tutti quanti allo zoo comunale, direbbe qualcuno. ma allo zoo non vendono i libri, e queste formiche qua non stanno allo zoo, e nemmeno nascoste dietro la credenza di casa vostra perché avete il pacco dello zucchero bucato.<br />
no, queste formiche qua è <a href="http://www.facebook.com/pages/Formiche-con-lAvatar-Copiato/115082185202245">un libro</a>, che però io non ci ho capito molto, perché ci stanno un sacco di personaggi e la trama è un po' scarsa. ognuno dice la sua, e sembra essere assolutamente scorrelato dalla dichiarazione precedente.<br />
però l'impaginazione è bella, sarà perché l'ha curata un'amica mia, allora mica posso dirle pubblicamente che ha fatto una cosa così così? pare brutto.<br />
ma la cosa che vale veramente la pena, secondo me, sono le figure.<br />
come giallo, devo dire, è veramente scarso, ma è la prima volta che mi capita di leggerne uno con le figure.<br />
ve ne metto una qua, giusto per stimolare la vostra curiosità.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZWE4RJlmrplvM37ZXPEaZjj6NyQhe3KmaA6HKdrpWapDos67SQRSiWpp-fM7iETwKbZOziD31nlD-DnPsC0hR0dixb4r4zXeRQDz0cwvT2oQ_8XWxiRAWr0dWztB1DoErvnat9z7djcM/s1600/formiche.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZWE4RJlmrplvM37ZXPEaZjj6NyQhe3KmaA6HKdrpWapDos67SQRSiWpp-fM7iETwKbZOziD31nlD-DnPsC0hR0dixb4r4zXeRQDz0cwvT2oQ_8XWxiRAWr0dWztB1DoErvnat9z7djcM/s320/formiche.jpg" width="228" /></a></div><br />
poi, se c'avete pure dieci euri da buttare, ve lo potete accattare sul sito <a href="http://struwwelpeter.biz/">http://struwwelpeter.biz/</a>, o ve lo arrubbate in qualche edicola delle principali e più malfamante stazioni ferroviarie del centro italia.<br />
<br />
ah, giusto per cronaca, ché poi lo so 'ste cose come vanno a finire, io non ci guadambio una mazza, sono solo un povero pirla che è stato gabbato dal sistema.<br />
<br />
inoltre vorrei ringraziare, in ordine alfabetico, tutte le persone che in questi mesi di assenza si sono interessati a me, mi hanno mandato sms, email, telefonate, chiedendomi perché mai avessi smesso di scrivere sul blog:<br />
<br><br />
<br><br />
<br><br />
<br>michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-41939322582723063872010-03-04T19:19:00.001+01:002010-03-05T11:23:24.781+01:00tre racconti assolutamente identici<b>battaglie elementari</b><br />
mariagrazia era più grande di me, ma di qualche mese. alle elementari non mi vergognavo di sedermi vicino a lei e giocare a battaglia navale. qualcuno ridevo di me perché mi ero seduto vicino a una femmina.<br />
certe volte mariagrazia si sedeva sul davanzale della finestra, e insieme a qualche altra ragazza cantavano le canzoni coi testi presi da tv-sorrisi e canzoni. sbagliavano sempre il tempo, però lei era intonata.<br />
un giorno sono entrato in classe mentre cantavano no vasco no vasco io non ci casco e sono diventato una torcia umana.<br />
forse autocombustione, forse solo il fatto che non andassero a tempo perché non rispettavano le pause, chissà. sta di fatto che ho preso fuoco, e mi hanno spento a pedate.<br />
<br />
<b>penne al salmone</b><br />
ieri sera ho preparato la cena.<br />
a volte lo faccio.<br />
poi mi han chiamato i miei.<br />
a volte lo fanno.<br />
ha risposto lara, io cucinavo.<br />
i miei ormai non mi cagano più, telefonano solo per vedere beatrice, e infatti non chiamano: videochiamano. 'sto cazzo di skype.<br />
poi ho finito di cucinare, e sono andato anche io di là per parlare con loro.<br />
solo che mentre andavo ho preso fuoco, e mi sono rotolato sul parquet del soggiorno. per spegnermi. invano.<br />
speriamo che il padrone di casa non si lamenti per due bruciature qua e là.<br />
lara e beatrice mi hanno spento a pedate.<b><br />
<br />
strumenti da lavoro</b><br />
è una storia che parla di strumenti, di lavoro e della loro unione.<br />
oggi si fa presto a dire "strumenti da lavoro" che uno subito vola con la fantasia alla cassetta degli attrezzi.<br />
trapani, cacciaviti, pinze, tenaglie, quegli strumenti lì. però, pensa te, pure un computer è uno strumento da lavoro. una macchina per cucire? l'avresti mai detto? pure lei.<br />
poi ci stanno altri strumenti da lavoro come le perette e i contagocce.<br />
questa storia qua parla di cacciaviti. a stella.<br />
ne ho usato uno per aprire un computer, oggi al lavoro, solo che era ancora collegato alla rete elettrica.<br />
è saltato il salvavita.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-78554156995218912242010-02-19T19:44:00.005+01:002010-02-19T20:26:53.170+01:00caro amico che vivi lontano, troppo lontano, ti scrivo del nostro paeseche forse non conosci più, e non puoi conoscerlo ché la tv belga, su certe nefandezze, preferisce, per decenza, tacere.<br />quante intollerabili ingiustizie siamo costretti ad ingoiare, ogni sera, in prime time, quante lacrime rendono amare le nostre zuppe di grano e cipolle.<br />l'ultima iersera, quando una folla, feroce ed imbrutita, ha tempestato un povero ragazzo di fischi ed improperi, ingiuriandolo ed avvilendolo, solo perché il cieco oscurantismo del bieco governo comunista, che occupa la televisione di stato, non gli ha consentito di esprimere i suoi veri sentimenti.<br />voglio che tu sappia, che non dimentichi, che questa era la canzone che avrebbe voluto, avrebbe dovuto cantare il <a href="http://www.rainews24.rai.it/it//news_print.php?newsid=62425"><span style="color:#3366ff;">piccolo emanuele</span></a>:<br /><br /><br /><object height="285" width="340"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Minddefdy-I&hl=it_IT&fs=1&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/Minddefdy-I&hl=it_IT&fs=1&color1=0xe1600f&color2=0xfebd01&border=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="340" height="285"></embed></object>anonimo-antoniohttp://www.blogger.com/profile/16827289227195759937noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-38972111501022093202010-01-29T15:28:00.000+01:002010-01-29T15:28:11.120+01:0023 favole con ricevuta di ritornol'oroscopo del 2010 dice che questo sarà l'anno del muflone assortito (il mio) e io ci credo assai, azzo se ci credo.<br />
sarà un anno ricco di soddisfazioni e sorprese, di novità, di scoperte, di impegni e di gratificazioni. purtroppo sarà pure povero, di tempo e di denaro, di conseguenza questo blog soffrirà insieme al tenutario.<br />
per questo vado subito al dunque, e vi faccio subito dono di queste 23 splendide favole, concepite la notte scorsa, e che si rifiutano categoricamente di seguire la serie di fibonacci.<br />
<br />
1. Il mistero del cavallo a scoppio.<br />
7. Il cappellano matto.<br />
11. La principessa dalla barba di cristallo.<br />
16. Il bruco Oreste e il diuretico della regina<br />
23. La vendetta del reflusso gastroesofageo.<br />
<br />
Probabilmente qualcuno un po' più attento avrà notato che delle favole ci sono solo i titoli: usate la fantasia, mica posso fare tutto io?! <br />
Volendo si può fare un po' come col buon <a href="http://www.guidocatalano.it/?cat=16">guidocatalano</a>, che io v'offro il titolo e voi ci mettete la storia. Altrimenti (per i più pigri) si può trasformare questo post in una compartecipazione post moderna dove il pubblico da casa sceglie il titolo e io ci metto la storia.<br />
<br />
Ed ecco svelato il mistero della ricevuta di ritorno.<br />
<br />
(Aut.min.conc. scad.31.1.1.0 non è necessaria prescrizione medica. forse per me.)<br />
<br>michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-85496877201636401002010-01-12T15:57:00.000+01:002010-01-12T15:57:03.751+01:00magre consolazionipersonalmente, credo che lo facciano per farti sentire a casa. non so se giuridicamente il consolato italiano sia <i>effettivamente</i> territorio italiano, ma di sicuro l'aria che si respira è quella del belpaese:<br />
si inizia con la porta d'ingresso: "attenzione, porta a scatto, pericolosa per i bambini". vabè, quanti bambini vuoi che vadano al consolato? chissenefrega dei bambini.<br />
poi c'è il cancello automatico: senza fotocellule, senza sensori di pressione, senza le più elementari norme di sicurezza, ma ancora con 'sta sicurezza? chi vuoi che si possa far male con un cancello automatico di due tonnellate di ferro? e piantiamola una buona volta con queste inutili polemiche, siamo tutti adulti, sappiamo badare a noi stessi!<br />
ma torniamo a noi.<br />
le informazioni e il servizio sono puntuali, come da italica tradizione: "si presenti il giorno tot alle ore tic. non dimentichi il lasciapassare b-28." <br />
il giorno tot alle ore tic meno un tac mi sono presentato, bello come il sole, col mio lasciapassare b-28 ben compilato. <br />
- <i>ha portato le foto tessera?</i><br />
- perché? quali foto tessera? nessuno mi ha parlato di foto tessera...<br />
- <i>oh, non si preoccupi, all'interno troverà la macchinetta, potrà farle lì. si accomodi pure nell'ufficio in fondo. attraversi il giardino innevato e aspetti qualche minuto al freddo e al gelo, mentre la aprono.</i><br />
<br />
nell'ufficio in fondo l'impiegata è rassicurante e dolce nel dirmi <br />
- <i>Guardi, la macchinetta per le foto non funziona.</i><br />
- Ma è accesa! Ci sono le istruzioni in quattro lingue, mi dice cosa fare e cosa non fare, e anche di lavarmi i denti dopo ogni pasto! Come sarebbe "non funziona"?<br />
- <i>Vede, la ditta che la fornisce è esterna e noi non siamo responsabili. Talvolta funziona, talvolta no. Io l'ho avvisata. Se poi le frega i quattro euri non si venga a lamentare da noi.</i><br />
- Va bene, e allora io come faccio? <br />
- <i>Qui fuori c'è un fotografo, vada lì che è più sicuro. Altrimenti potrebbe rimetterci quattro euri e poi...</i><br />
- non si venga a lamentare da noi, ho capito.<br />
Venti minuti e sette euri e cinquanta dopo, torno con la mia bella fototessera. <br />
Ticchete tacchete ticchete tacchete, attendo con pazienza che i miei dati personali finiscano in un nuovo database.<br />
- <i>Dovrebbe farmi la cortesia di controllare che i suoi dati siano corretti.</i><br />
- Ehm, signora, guardi che sul foglio alla voce "Nome e Cognome" c'è scritto NULL NULL.<br />
- <i>Sì, è normale, è la macchina che ha questo errore, non si preoccupi. Il resto dei dati son corretti?</i><br />
Alzo gli occhi al cielo, giusto il tempo di leggere che i pagamenti per i passaporti si fanno solo in contanti, domandarsì perché, e rispondere alla gentile impiegata, Sì, signora, sono corretti. A parte il fatto che poi posson essere attribuiti a chiunque, ma immagino siano quisquilie. Ah, vabbè, se però lei ce lo scrive a penna sul foglio allora è tutto a posto.<br />
- <i>Bene. Si accomodi alla cassa. No, non c'è nulla da pagare, ma il suo documento sarà pronto lì.</i><br />
Vero, non c'era nulla da pagare, ma se avessi dovuto e - come faccio anche per importi ridicolmente bassi - l'avessi fatto col <i>bankotact</i>, avrei avuto una maggiorazione di 13 pezzentissimi, pidocchiosissimi centesimi di euro. 13 cent. di cresta, di camorra, di pizzo, di tassa regionale per il servizio, di italico contributo alla causa. 13 cent.<br />
roba che nemmeno il night shop sotto casa quando compri 6 sigarette sfuse alle 4 del mattino.<br />
io non controllo su wikipedia, perché ci ho le prove: il consolato è territorio italiano.<br />
<br>michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-37221861146616713452009-12-29T13:05:00.003+01:002009-12-29T13:25:23.707+01:00di certi debiti che certi uomini hannonon è che se ti svegli con uno staruto pensi che sarà una buona giornata.<br />non è che se rimani imbrigliato nel traffico di quello spicchio di inferno che chiamano aversa pensi che, se fino ad ora non lo è stata , sarà comunque una buona giornata.<br />non ci pensi neanche quando ti tagli le mani maneggiando fascicoli del secolo scorso, in un archivio grigio che più grigio non si può.<br />non ci credi, non ci pensi proprio, camminando con la borsa in testa per riparati dalla pioggia.<br />però, non sono fesso, lo so anch'io che certe giornate non si dimenticano<br />perché c'è sempre un amico, anzi due, che te la raddrizzano quella giornata, te la rendono la più bella giornata storta degli ultimi trent'anni (e non è poco se ne hai trentuno).<br />quando torneranno, <strong><em>tutti e tre</em></strong>, almeno un caffè glielo devo.<br /><br /><a href="http://vittcaltabiano.files.wordpress.com/2008/11/fiocco_rosa.jpg"><img style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 65px; CURSOR: hand; HEIGHT: 73px" alt="" src="http://vittcaltabiano.files.wordpress.com/2008/11/fiocco_rosa.jpg" border="0" /></a>anonimo-antoniohttp://www.blogger.com/profile/16827289227195759937noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-64065093779260062242009-12-21T13:28:00.000+01:002009-12-21T13:28:13.803+01:00tropp sicretè che io per oggi ci avrei una storia, che secondo me è bellissima veramente assai, e si parla di natale e di amici e di vita vissuta e di flippèr. <br />
epperò io questa storia qua, bella, sull'amicizia più che sul natale, sulla vita vissuta più che sul flippèr, ma sempre ambientata in quel periodo là, quello del natalizio, io la vorrei vederla più disegnata che scritta, imbrattata e scarabbocchiata, e allora che siccome che io sono una pippa a disegnare, ho chiesto a un amico mio (sì, lo so, non è un amico mio, non mi conosce neanche, son solo io che ci ho la faccia come il culo e gli scasso un (bel) poco i chitarrini con richieste come questa), dicevo, ho chiesto a questo amico mio se me la disegna lui, ché mi piace assai come disegna lui, e ci ho molta stima su di lui stesso medesimo, e allora metti che me la disegna veramente, mi pare brutto pubblicarla scritta prima qua, e poi disegnata, chessò, dillà, e allora io gliel'ho mandata scritta a lui e gli ho detto "peppì, fa tu". <br />
probabilmente non ci avrà mai il tempo, è una persona impegnata, lui, mica un cazzuliatore professionista come me, però io gliel'ho mandata lo stesso, non so nemmeno se l'ha letta, speriamo di sì.<br />
<br />
io intanto aspetto, se me la disegna son contento.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-87583361690657980702009-12-14T11:04:00.000+01:002009-12-14T11:04:41.881+01:00il post sotto l'alberoè inutile girarci intorno con le parole, quel che è fatto è fatto e sono abbastanza maturo da prendermi le mie responsabilità.<br />
quest'anno, a occupare abusivamente le pagine del <a href="http://www.blogsquonk.it/?p=3578">post sotto l'albero</a>, c'è anche il <a href="http://www.blogsquonk.it/PostSottoAlbero2009.pdf">mio</a>.<br />
andate e leggetene tutti, e se vi piace, sprecate mezzo secondo per lasciare un commentino qua sotto, ché son mesi che questo blog langue. :)<br />
<br>michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-7107831650051742735.post-53645712133114542442009-12-09T13:50:00.002+01:002009-12-09T13:50:57.013+01:00del perché sia negativo per l'ambiente produttivo arrivare presto in ufficio.qualcosa di diverso.<br />
mattina presto, pareti bianche, il piano è deserto. <br />
solo quattro gatti, più assonnati di me, eppure qui dentro c'è qualcosa di diverso: manca qualcosa.<br />
è una frazione di secondo: parete bianca, tre porte, lavabi, distributore del sapone e quello del disinfettante (paura influenza anche qui).<br />
occhio cisposo e sonnacchioso continua l'analisi, che cosa manca, che cosa manca? <br />
guardo,<br />
destra,<br />
specchio,<br />
io, <br />
testa,<br />
sinistra, <br />
dormo,<br />
parete,<br />
guarda,<br />
parete vuota,<br />
occhio,<br />
guarda, <br />
parete vuota, parete vuota, <br />
altro, <br />
altro?<br />
altra. l'urlo: l'altra. <br />
mi scuso: capisco. <br />
parete vuota: mancavano i <i>pisciatoi</i>.michelehttp://www.blogger.com/profile/12635651130998112978noreply@blogger.com0