tag:blogger.com,1999:blog-207234942024-03-14T04:55:16.562+01:00http://hronir.blogspot.comhronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.comBlogger554125tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-10524888524027852092023-12-14T10:23:00.001+01:002023-12-14T10:23:47.104+01:00Borges e i LLM<div style="border:1px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small; margin: 0px 10px 0px 0px; padding:2pt; float: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr7a1xaiq6uVETvuJ-4anftOXO6APc58k2_p_pUK81r2ZAztfxYb2o28hjrpkQQ8PrJ91G3rc5FNFH2HK-yZ50kTf_8BockCmWAECkBJgAVlhVVgf39DgJJwvOouRf-m9owhyzmh32KgDSZ0yERDIFwozry13Yq0eFmqc3LT38e_scTooLtHtw/s1600/2023-12-14%2009_56_22-Clipboard.jpg"><img style="margin: 0px 0px 0px; float: left;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr7a1xaiq6uVETvuJ-4anftOXO6APc58k2_p_pUK81r2ZAztfxYb2o28hjrpkQQ8PrJ91G3rc5FNFH2HK-yZ50kTf_8BockCmWAECkBJgAVlhVVgf39DgJJwvOouRf-m9owhyzmh32KgDSZ0yERDIFwozry13Yq0eFmqc3LT38e_scTooLtHtw/s1600/2023-12-14%2009_56_22-Clipboard.jpg" alt="M-V with ASTRO-E veering off course.jpeg" height="256" width="256" title=""></a><br/>Generated by Bing Image Creator</div>
<div class="t">Per la prima volta nella mia vita, che io ricordi, qualcuno cita Borges senza generare nel devoto lettore un profondo desiderio di sprofondare dalla vergogna.
</div><div class="t">Sto parlando di questo articolo, <a href="https://arxiv.org/abs/2310.01425">Borges and AI</a> (<a href="https://arxiv.org/pdf/2310.01425.pdf">PDF</a>) pubblicato un paio di mesi fa nella sezione <i>Computer Science</i> di arXiv:
</div><div class="t" style="padding:20px; margin-left:20px; width:80%;"><i>«The present paper [...] advocates understanding LLMs and their connection to AI through the imagery of Jorge Luis Borges [...]. This exercise leads to a new perspective that illuminates the relation between language modelling and artificial intelligence.»</i>
</div><div class="t"> </div><div class="t">Una lettura molto interessante — grazie a Pietro per la segnalazione!
</div><div class="t">
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-4107343269962068772021-07-30T13:43:00.001+02:002021-07-30T13:46:11.102+02:00Physics with Giacomo Zucco<div style="border:1px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small; margin: 0px 0px 0px 0px; padding:10pt; xxxfloat: left;">
<iframe src="https://anchor.fm/jimmysong/embed/episodes/Bitcoin-Fixes-This-52-Physics-with-Giacomo-Zucco-e1540cm/a-a67ptth" xxxheight="204px" width="800px" frameborder="0" scrolling="no"></iframe>
</div>
<div class="t"> </div><div class="t">
Scegliere fra fisica e medicina col lancio di una moneta, studiare la formulazione della relatività generale con i quaternioni, ripensare ai fondamenti della fisica... questo e molto altro in questa piacevolissima chiacchierata a ruota libera col mai banale Giacomo Zucco! — E non siate prevenuti, a dispetto del titolo si parla pochissimo di bitcoin, giusto sul finale ;)
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-66673499573067969962021-05-18T10:37:00.002+02:002023-12-14T09:22:42.525+01:00Non trovo più il guru, forse sarà in cielo.<div style="border:1px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small; margin: 0px 10px 0px 0px; padding:2pt; float: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1tGWqexN-77i4uAusXmGc1cb9G1X4HJLShfQfW9Mkfb9uXDKDnJjX_-hYwwcm74Eiql-XwyL09L8ilKWgmZnsGJEet1XRj2XHDXt9t-RbWf2mvVFs5MwJJZ3MziIQVhC_soXb/s0/8601606519_4667ff5f8b_b.jpg"><img style="margin: 0px 0px 0px; float: left;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1tGWqexN-77i4uAusXmGc1cb9G1X4HJLShfQfW9Mkfb9uXDKDnJjX_-hYwwcm74Eiql-XwyL09L8ilKWgmZnsGJEet1XRj2XHDXt9t-RbWf2mvVFs5MwJJZ3MziIQVhC_soXb/s0/8601606519_4667ff5f8b_b.jpg" alt="M-V with ASTRO-E veering off course.jpeg" height="512" width="398" title=""></a><br/>Franco Battiato<br/></div>
<div class="t"> </div><div class="t">Un'accozzaglia di frasi incomprensibili, citazioni esoteriche, esotiche, erotiche, oniriche. Ma non è che, in tutti questi decenni, ci ha semplicemente preso in giro?
</div><div class="t">Temo proprio di no: a sentire sue interviste pare ci credesse davvero — a cosa? a qualsiasi cosa!
</div><div class="t">Ma io lo trovo ugualmente meraviglioso e del resto, come diceva Eco, le opere d'arte (lui si riferiva ai romanzi, ma credo che il senso si trasli perfettamente) non sono che macchine per generare interpretazioni, non dovrebbero essere viziate da una particolare e specifica interpretazione, fosse anche quella del loro autore.
</div><div class="t">E le musiche? Sulla sua musica non c'è dubbio, è vasta e instancabile.
</div><div class="t">
</div><div class="t">Ci mancherai, sommo Maestro, chissà se hai lasciato per sempre il Samsara o ti rivedremo in qualche nuova ed improbabile forma.
</div><div class="t">
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-42818103714362346662021-04-07T12:08:00.002+02:002021-04-07T12:08:46.720+02:00SARS-CoV-2 e COVID-19: misure di contenimento e passaporti vaccinali<div style="border:1px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small; margin: 0px 10px 0px 0px; padding:2pt; float: left;"><a href="https://cdn.pixabay.com/photo/2021/03/09/15/05/passport-6082079_960_720.jpg"><img style="margin: 0px 0px 0px; float: left;" src="https://cdn.pixabay.com/photo/2021/03/09/15/05/passport-6082079_960_720.jpg" alt="Passaporto vaccinale" height="319" width="480" title=""></a></div>
<div class="t">Continuo a sentir parlare di proposte di passaporti vaccinali, vorrei raccogliere qui l'obiezione definitiva.
</div><div class="t">
</div><div class="t">
Lasciamo pure da parte l'aspetto etico dei passaporti vaccinali e concentriamoci sulla questione della loro utilità dal punto di vista della salute pubblica.
</div><div class="t">
</div><div class="t">
Molti dimenticano che la micidiale influenza spagnola del 1918 (H1N1) e le sue varianti (influenza russa del 1977, la "febbre suina" del 2009) circolano ancora oggi correntemente. Se non abbiamo sviluppato nessun vaccino, perché non miete più vittime? In realtà continua a farlo, ma in numeri non eclatanti come nei primi focolai, perché collettivamente ne siamo diventati immuni.
</div><div class="t">
Questo è precisamente ciò che succede con ogni pandemia: quando un nuovo virus respiratorio compare, miete vittime inizialmente fra i suscettibili in 2-3 ondate e poi svanisce nel fondo delle centinaia di virus respiratori che circolano comunemente.
Questi virus a volte uccidono ancora, ma si tratta di persone anziane/malate.
Quindi la domanda da porsi è: come si arriva a rendere anche SARS-CoV-2 un comune virus respiratorio?
</div><div class="t">
</div><div class="t">
Veniamo ora ai vaccini, come arma a nostra disposizione.
</div><div class="t">
La loro principale funzione è quella di ridurre notevolmente le possibilità che un'infezione proceda verso la malattia sintomatica: essi eliminano quasi completamente la possibilità che l'esposizione porti a una malattia grave o alla morte.
L'immunità ai coronavirus che essi offrono, però, tende comunque a diminuire nel tempo.
Inoltre, essere vaccinati non produce un'immunità più efficiente di quella che si ottiene dall'essere infettati dal vero virus SARS-CoV-2.
</div><div class="t">
Quindi l'approccio migliore è quello di fornire una certa immunità di partenza al nuovo virus e poi lasciarlo circolare liberamente.
In questo modo la reinfezione serve da richiamo, mentre i vaccini servono a garantire un'immunità di partenza agli individui a più alto rischio, per evitar loro le complicazioni in caso di esposizione.
</div><div class="t">
Col passare del tempo, però, l'immunità (da vaccino o da infezione) diminuisce: se l'obiettivo è quello di raggiungere un equilibrio col virus, farlo circolare liberamente è proprio il modo migliore per non far scendere l'immunità sotto la soglia in cui il virus diviene mortale.
</div><div class="t">
Una volta terminato il ciclo di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2, per una persona diventa conveniente uscire liberamente, anzi è tanto meglio farlo in un ambiente dove più diffusamente il virus ha modo di circolare! Questo perché la ri-esposizione permetterà al suo sistema immunitario di entrare in contatto col virus vero e proprio, non solo le proteine usate per il vaccino: entrare in contatto col virus vero e proprio e con tutte le sue varianti, così che il suo sistema immunitario resterà aggiornato alle varie mutazioni del virus.
</div><div class="t">
Paradossalmente, le persone vaccinate traggono maggior vantaggio da un ritorno alla normalità perché la ri-esposizione è effettivamente benefica. Al contrario, più tempo passa prima di essere ri-esposti al virus, più debole sarà la risposta immunitaria e quindi maggiore il rischio che il contagio evolva verso forme sintomatiche.
</div><div class="t">
Per una persona vaccinata, il SARS-CoV-2 in libera circolazione è un bene, non un male.
</div><div class="t">
</div><div class="t">
Ora, una persona può benissimo <b>scegliere</b> di non fare il vaccino: evidentemente sta valutando che la sua immunità preesistente, ad esempio data dalla circolazione passata di altri coronavirus, sia una protezione sufficiente e che quindi il contatto col virus avrà su di lei meno effetti indesiderati rispetto a quelli che potrebbe darle il vaccino.
</div><div class="t">
Ma tutti, anche le persone che scelgono di non vaccinarsi, devono essere ben consapevoli che prima o poi dovranno affrontare un'infezione da SARS-CoV-2.
</div><div class="t">
La soluzione ideale dunque è arrivare (quanto prima possibile) ad un punto in cui tutti quelli che sono intenzionati a vaccinarsi abbiano potuto farlo.
A quel punto è essenziale riaprire completamente tutto e lasciare che il virus circoli normalmente: solo così anche il SARS-CoV-2 diventerà uno dei tanti virus respiratori in circolazione.
</div><div class="t">
Le persone che sceglieranno di non vaccinarsi e che saranno più deboli potrebbero subirne effetti gravi e persino letali, ma sarà stata una loro scelta. L'importante è che abbiamo avuto tutte le informazioni necessarie per poter fare una scelta consapevole.
</div><div class="t">
</div><div class="t">
È evidente quindi che anche <b>obbligare</b> le persone a vaccinarsi non avrebbe alcun senso, perché non rappresenterebbero alcun rischio per le persone vaccinate.
</div><div class="t">
Per non parlare dell'idea di obbligare le persone a vaccinarsi con l'obiettivo dell'eradicazione del virus: i virus respiratori non possono essere eradicati, l'unica possibilità di affrontarli è quella di di lasciarli circolare liberamente in modo che il nostro sistema immunitario si adatti costantemente alle nuove varianti.
</div><div class="t">
I virus respiratori non possono essere assolutamente paragonati ai virus di altre patologie in cui vaccinazioni di massa (poliomielite) o segregazione dei malati (lebbra) hanno effettivamente un senso.
</div><div class="t">
</div><div class="t">
C'è un equilibrio naturale fra esseri umani e virus respiratori.
La fase pandemica è certamente una sciagura, perché le persone più suscettibili muoiono.
Ma poi il virus inizia a circolare in maniera più diffusa e nostro sistema immunitario fa il resto.
Avere un vaccino a disposizione quindi è importante nella fase pandemica, ma non in termini di eradicazione del virus, bensì solo come protezione di partenza, come supporto iniziale al nostro sistema immunitario.
</div><div class="t">
Per questo l'idea stessa di un passaporto vaccinale è totalmente priva di senso, priva di qualsiasi base scientifica.
</div>
<div class="t" style="padding-top:20px; text-align:right;">h/t:<br/><a href="https://twitter.com/gummibear737/status/1378084272783949831">Gummi Bear's <br/><i>Vaccine Passport - Deep Dive </i>🚨<br/>thread on Twitter</a>
</div><div>
</div><div class="t">
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-21643913251066241882020-12-06T15:56:00.002+01:002023-12-14T09:22:08.962+01:00Verificationism, Falsificationism, Quine<div style="border:1px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small; margin: 0px 10px 0px 0px; padding:2pt; float: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-PZRZzwaoUFREOce8RzuemeBk_uRbSDM08C7Ah2rBarZeaOFv434CoGZwNJIJ33OkuksbOpUrjHXNfHI1nMTqLHZmWDhrf3srYPaZLFLmCLKnotTeFzUGTSprvueNvdDNMXYw/s0/Quine.png"><img style="margin: 0px 0px 0px; float: left;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-PZRZzwaoUFREOce8RzuemeBk_uRbSDM08C7Ah2rBarZeaOFv434CoGZwNJIJ33OkuksbOpUrjHXNfHI1nMTqLHZmWDhrf3srYPaZLFLmCLKnotTeFzUGTSprvueNvdDNMXYw/s0/Quine.png" alt="Verificationism, Falsificationism, Quine" xxxheight="940" xxxwidth="764" width="382" title=""></a></div>
<div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-69339617549535305792020-12-01T08:38:00.003+01:002020-12-09T09:19:04.150+01:00Converts LaTeX tags to unicode<div class="t">Metto qui sul blog a mo' di appunti i riferimenti ad un utile tool per convertire (nei limiti del possibile) codice LaTeX direttamente in caratteri unicode così che si possano scrivere formule laddove non sia disponibile direttamente LaTeX stesso.</div>
<div class="t">
<ul>
<li><a href="https://github.com/svenkreiss/unicodeit">il progetto su github</a> di <a href="https://github.com/svenkreiss">Sven Kreiss
</a> (<a href="https://github.com/svenkreiss/unicodeit/blob/master/README.md">README</a>)
</li>
<li>il servizio di conversione online <a href="https://www.unicodeit.net/">unicodeit.net</a>
</li>
</ul>
</div>
<div class="t" style="padding-top:0px; text-align:right;">h/t: <a href="https://twitter.com/j_bertolotti/status/1332277248582430720">Jacopo Bertolotti on Twitter</a>, via <a href="https://twitter.com/bekemax/status/1331668680476946432">Max(im) Beket(ov)</a></div>
<div class="t">ADDENDUM</div>
<div class="t">Qui — <a href="https://gmarks.org/math_in_e-mail.txt">gmarks.org/math_in_e-mail.txt</a> — potete trovare direttamente un elenco di simboli matematici disponibili direttamente in UTF-8, a partire dai caratteri dell'alfabeto greco fino ai caratteri in font <i>Fraktur</i>.</div>
<div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-70121458663221114822020-11-27T10:17:00.000+01:002020-11-27T10:17:29.223+01:00Le "maschere" servono davvero?<div style="border:1px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small; margin: 0px 10px 0px 0px; padding:2pt; float: left;"><a href="https://www.aier.org/article/the-year-of-disguises/"><img style="margin: 0px 0px 0px; float: left;" src="https://www.aier.org/wp-content/uploads/2020/10/masquerade.jpg" alt="masquerade" height="325" width="512" title=""></a><br/></div>
<div class="t">Metto qui anche a referenza futura in interessantissimo articolo che discute in dettagli i meccanismi di funzionamento delle mascherine finalizzate alla riduzione del contagio di agenti infettivi: <a href="https://www.aier.org/article/the-year-of-disguises/">“The Year of Disguises”</a>. È piuttosto lungo e onestamente la prende un po' troppo alla lontana partendo addirittura a discutere la percezione umana del microscopico. Ma si può benissimo saltare la prima parte e cominciare direttamente da quando discute <a href="https://www.aier.org/article/the-year-of-disguises/#wpv-view-layout-53541-TCPID69740:~:text=Don%E2%80%99t%20%E2%80%9CMasks%E2%80%9D%20Make%20A%20Difference%3F">delle mascherine</a>.</div><div class="t">Mi sembra molto accurato e senza voler concludere che le mascherine siano totalmente inutili, mi pare che sia importante per ridimensionare le manìe dilaganti sul tema, a partire della totale inutilità dell'uso — figuriamoci dell'obbligo — delle mascherine all'aperto.</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-15005955556282546012020-11-26T10:09:00.006+01:002020-11-26T15:20:28.000+01:00Torniamo ai blog?<!--div style="border:0px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small !important; margin: -16px 0px 0px 16px; padding:2pt; float: right;" width="50%"><blockquote class="twitter-tweet" data-conversation="none" data-partner="tweetdeck" data-theme="dark" align="right" width="270"><p lang="it" dir="ltr"><a href="https://t.co/x085RfaQ49">https://t.co/x085RfaQ49</a><br><br>e cosa scopro? che avrei potuto non trovarlo! E se quello che sto cercando è stato meno fortunato ed è stato fatto sparire? <a href="https://t.co/nIIFoFycEb">pic.twitter.com/nIIFoFycEb</a></p>— hronir 🎗️🇭🇰 (@hronir) <a href="https://twitter.com/hronir/status/1331600169272569858?ref_src=twsrc%5Etfw">November 25, 2020</a></blockquote> <script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script></div-->
<!--
<a name="PostPrefix_BK1" href="#PostPrefix_FN1" title="TESTO">[1]</a>
<a name="PostPrefix_BK2" href="#PostPrefix_FN2" title="TESTO">[2]</a>
-->
<div class="t">Urca, sono più passati più di due anni dall'ultimo post qui!</div><div class="t">Visto <a href="https://twitter.com/hronir/status/1331600169272569858">quello</a> <a href="https://twitter.com/hronir/status/1325821577238376450">che</a> <a href="https://twitter.com/real_fabristol/status/1331761380148523009">sta</a> <a href="https://twitter.com/real_fabristol/status/1331579221349691392">succedendo</a> su <a href="https://twitter.com/real_fabristol/status/1325541394858078208">Internet</a>, sarà il caso di rispolverare i cari e vecchi blog?
</div><div class="t">(Non ridete, scommeterei anch'io che non durerà a lungo, ho già preso altre volta, invano, questo impegno... cosa c'è di diverso ora?)</div><div class="t">(E so bene anche che allentare la presenza su Twitter o Facebook per venire qui su un'altra piattaforma non self-hosted non è che sia un grande passo in avanti. Ma, diciamo che, a costi contenuti, almeno è un passo in termini di diversificazione.)</div><div class="t">E comunque se avessi condiviso qui l'articolo che non riesco più a trovare, ora sarebbe stato molto più facile trovarlo — o scoprire che è stato rimosso.</div><div class="t">Allora ci vediamo presto su queste pagine!
</div>
<div> </div><div class="t" style="padding-top:20px; text-align:right;">
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-85078527508896980322018-06-05T22:59:00.000+02:002018-06-05T22:59:37.824+02:00Frenfersazioni /2<div class="t">Il <a href="https://www.frenf.it/earlyadopters/">socialino</a> è un posto molto raffinato, frequentato da gente colta e intelligente: ricercatori e professori universitari (è pieno di fisici!), musicisti, docenti, etc... un posto, insomma, dove conversare amabilmente, <a href="http://hronir.blogspot.com/2017/06/frenfersazioni.html">ricordate</a>?
</div><div class="t">Anche questa volta ci ho messo tutto il mio impegno a <a href="http://hronir.blogspot.com/2018/01/strategie-di-conversazione.html">mantenere la calma</a>, ma sarà l'incombenza della minaccia grillina, sarà che quella nello Stato è davvero una religione e come tale non ammette che sia profanata, fatto sta che un mio semplice commento al limite del buon senso — la sproporzione delle pene paventate per l'accusa di vilipendio del capo dello Stato mossa a chi aveva insultato su Facebook il nostro presidente del consiglio — sembra toccare un nervo scoperto, generando reazioni isteriche e rabbiose, che non esitano un secondo a sfociare nell'insulto volgare e gratuito: <a href="https://www.frenf.it/earlyadopters/p/misterpinna/956605">qui</a>, per la cronaca.</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-20222726844691507912018-03-29T00:25:00.000+02:002018-03-29T00:25:50.882+02:00Bitcoin, la metafora di Internet<div class="t"> </div><div class="t">La metafora di Internet per Bitcoin è molto potente.</div>
<div class="t">Superficialmente potrebbe sembrare una banale analogia di buon auspicio, il rimando a un precedente storico per certi versi simili che oggi possiamo dire abbia avuto successo. Ma se fosse semplicemente così non avrebbe un gran valore: il successo di Bitcoin per molti è ancora tutto da dimostrare, certamente ancora tutto da venire — e si potrebbero fare mille esempi contrari di presunte innovazioni poi fallite miseramente.</div>
<div class="t">Ma per chi conosce bene il contesto e le motivazioni che hanno portato alla nascita dell'esperimento Bitcoin, il parallelo risulta innegabilmente calzante, perché non si limita alla superficie del loro essere entrambe innovazioni tecnologiche: il senso profondo della metafora sta invece nel percorso storico — inimmaginabile — di Internet, che Giacomo Zucco descrive nella prima parte del suo intervento.</div><div class="t">
</div><div class="t">Oggi per Internet non possiamo che parlare di "successo" se lo misuriamo in termini di diffusione e di pervasività nelle nostre vite; ma se pensiamo anche solo banalmente alle ultimissime polemiche su Facebook e <i>Cambridge Analytica</i>, o alle ricorrenti accuse contro gli interventi dei bot russi sui social network, è tutt'altro che scontato pensare che Internet abbia seguito la via del successo che avevano immaginato per esso i suoi entusiasti preconizzatori della prima ora.</div>
<div class="t">La metafora risulta pertanto estremamente illuminante perché da una parte non c'è dubbio che quello che Bitcoin sta sperimentando segnerà in maniera vasta e profonda il nostro futuro molto prossimo, ma allo stesso tempo non c'è dubbio che le specifiche modalità con cui una cripto-valuta parallela alle vecchie monete a corso forzoso modificherà il panorama economico, politico e sociale restano ancora imprevedibili.</div><div class="t">Come per Internet, la certezza è una sola: nulla sarà più come prima.</div><div class="t">
</div><div class="t">
</div><div class="t">Di seguito quindi l'intervento di Giacomo Zucco diviso in due parti: non aspettatevi qualcosa di didascalico o esplicativo, per quello ci sono <a href="https://www.ilpost.it/2018/03/28/bitcoin-spiegazione-estrazione/">le spiegazioni "fatte bene" de <i>IlPost</i></a> (<i>fatte bene</i> fino a un certo punto, visto che vi si afferma che il valore del denaro è una semplice convenzione, ma se sapete poco o nulla di Bitcoin resta comunque un buon punto di partenza); qui non si spiega molto, c'è più che altro entusiasmo (Zucco — come si dice? — buca il video) e spunti di riflessione e pretesti per ulteriori approfondimenti.
</div><div class="t" style="margin: 10px; padding:10pt; float: left;">
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/OeYphurruOI" frameborder="0" allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen></iframe>
</div><div class="t" style="margin: 10px; padding:10pt; float: left;">
<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/XXsJ08jlRs0" frameborder="0" allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen></iframe>
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-34501431295067266262018-02-13T17:07:00.000+01:002018-02-13T17:07:25.580+01:00La blogosfera su Facebook<div class="t"> </div><div class="t">
Sì, la blogosfera si è definitivamente spostata (e allargata, ma questo è un altro discorso) su Facebook.
</div><div class="t">Appena ri-agganciato Clodovendro, mi ritrovo <a href="http://hronir.blogspot.it/2009/03/quine-zurek.html">come catapultato ai vecchi tempi, a (sentir) parlare di meccanica quantistica</a>:
</div><div class="t" style="padding:20px; margin-left:20px; width:80%;"><i>«Neither superposition nor entanglement are quantum features. Thet are both a feature of wave mechanics. What makes quantum "quantum" is the collapse of the wavefunction, nothing else. Incidentally this makes quantum entanglement much more interesting and counterintuitive than its classical counterpart.»</i>
</div><div class="t">Purtroppo non posso <a href="https://www.facebook.com/jacopo.bertolotti/posts/10215693973845666">linkare</a> perché — ed è questo il problema di Facebook — la conversazione è ristretta agli «amici».
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-24186906101710719992018-01-24T08:25:00.000+01:002018-01-24T08:26:32.509+01:00Strategie di conversazione<div class="t"> </div><div class="t">Mi sono impegnato: mi sono morso la lingua a ripetizione, ho contato 10 volte fino a 10, e tutto sommato mi sembra di non aver mai sbroccato.</div><div class="t">Ma i risultati non sono stati incoraggianti.</div><div class="t">Cioè, all'inizio sembrava: <a href="https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1790145297957671&id=100008866544094&ref=m_notif¬if_t=feed_comment">vedi thread di commenti qui</a>.</div><div class="t">Si era partiti molto tesi, ma il mio sollevare la questione del dialogo, il non rispondere a tono ma nel merito, secondo me ha avuto il suo effetto nel far proseguire i commenti in maniera più pacata. </div><div class="t"> </div><div class="t">Poi, però — <a href="https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1791777904461077&id=100008866544094&ref=m_notif¬if_t=feed_comment">in un altro thread (il post è mio, ma la conversazione l'ha iniziata lui, e mi ha fatto piacere)</a> — non siamo riusciti a non finire con l'insulto.</div><div class="t">Peccato, ma non la considero una controprova: mantenere i toni pacati non è cosa che dà risultati immediati.
</div><div class="t">
</div><div class="t">Vero Franco?
</div><div class="t">
</div><div class="t">PS
</div><div class="t">Sì, ormai prendo atto che i blog sono morti: se non sei su un social network nessuno commenta più. Cosa aspettate a chiedermi l'amicizia su Facebook?</div>
<div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-63626558946618974202017-12-31T10:57:00.000+01:002017-12-31T12:55:43.018+01:00MUSE<div style="border:1px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small; margin: 0px 10px 0px 0px; padding:2pt; float: left;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/MUSE_(museo)#/media/File:MUSE_interior.jpg"><img style="margin: 0px 0px 0px; float: left;" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b2/MUSE_interior.jpg" alt="MUSE, Trento" height="316" width="444" title=""></a><br/>MUSE, interno del livello -1 e grande vuoto.</br/>(<a href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:MUSE_interior.jpg">Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported</a>)</div>
<div class="t">Siamo stati al <a href="http://www.muse.it/it/visita/Pagine/Visita.aspx">MUSE</a> di Trento, un vero spettacolo.
</div><div class="t">
</div><div class="t">Cosa ti è piaciuto di più? — mi hanno chiesto.
</div><div class="t">È difficile dirlo, non credo ci sia qualcosa che da sola metta in ombra il resto: è un effetto d'insieme, fatto di maestosità e di estrema cura del dettaglio.
</div><div class="t">La ricostruzione degli animali è stupefacente, ancor di più per il fatto di potersi avvicinare ad osservare fino a sbatterci il naso — la donna e l'uomo primitivo, ma soprattutto il ragazzino sono mozzafiato, tanto sono reali.
</div><div class="t">La loro disposizione sospesa lungo tutti e 5 i piani è di grandissimo effetto, così come di grandissimo effetto è la sezione sull'evoluzione del piano inferiore, a partire certamente dagli imponenti scheletri, ma senza dimenticare le riproduzioni di organismi primitivi — mi emoziona sempre pensare alla fauna di Ediacara e alla sua iconica hallucigenia.
</div><div class="t">Anche la sezione "interattiva", con i mille giochi da sperimentare in prima persona per la gioia di grandi e bambini, è per la prima volta nella mia esperienza in Italia all'altezza dei grandi musei europei. Noi siamo stati dentro 5 ore (ok, sì, di cui due di laboratorio) solo perché abbiamo sottovalutato quale sarebbe stata l'esperienza e ci siamo ritrovati sorpresi dall'orario di chiusura a dover concludere in fretta il nostro percorso, altrimenti chissà quanto tempo ancora ci saremmo trattenuti!
</div><div class="t">
</div><div class="t">PS
</div><div class="t">Dieci anni fa avrei per prima cosa scritto questo post; oggi mi è scappato <a href="https://twitter.com/hronir/status/947070408498536449">giusto un tweet striminzito</a>. C'è voluto un commento di <a href="https://www.facebook.com/marco.schwarz.9083">Marco</a> per spronarmi a spendere due parole in più. Con tutto il male che si può dire, <a href="https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1781753282130206&id=100008866544094&comment_id=1781810325457835&reply_comment_id=1781899448782256&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R%22%7D">Facebook è anche questo</a>.
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-73350713406162145032017-09-24T22:08:00.000+02:002017-09-24T22:08:42.605+02:00L'anima /9<div class="t"> </div><div class="t">Mentre seduto nel banco fissava calmo il viso severo e astuto del rettore, la mente gli serpeggiava dentro e fuori i sottili quesiti che si proponeva. [...] Se un laico nel battezzare versa l’acqua prima di dire le parole, è battezzato il bambino? E’ valido un battesimo somministrato con acqua minerale? Com’è che, mentre la prima beatitudine promette il regno dei cieli ai poveri di spirito, la seconda beatitudine promette anche, ai miti, il possesso della terra? Perché il sacramento dell’eucaristia fu istituito sotto le due specie del pane e del vino, se Gesù Cristo è presente, carne e sangue, anima e divinità, nel solo pane e nel solo vino? Una piccolissima particola del pane consacrato contiene tutto il corpo e il sangue di Gesù Cristo o ne contiene soltanto una parte? Se il vino si muta in aceto e l’ostia si corrompe dopo la consacrazione, Gesù Cristo è ancora presente sotto le loro specie come Dio e come uomo?
</div><div class="t">
</div><div class="t" width="80%" style="padding-top:10px; text-align:right; width:80%; float:right; padding-right:20px; padding-bottom:20px;">
James Joyce, <i>Ritratto dell’artista da giovane</i>
</div><div> </div><div class="t" style="padding-top:20px; text-align:right;">
</div><div>
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-52659648727778115552017-06-04T23:29:00.001+02:002017-06-04T23:29:55.487+02:00Frenfersazioni
<div class="t"> </div><div class="t">
I blog sono morti.
</div><div class="t">
Non è solo Facebook, pare proprio che per una chiacchierata sul web non si possa più fare a meno di un qualche <a href="https://www.frenf.it/earlyadopters/">socialino</a> qualsiasi.
</div><div class="t">Non si spiega altrimenti che uno dei miei soliti post desolati — quello qui sotto di venerdì — capaci di racimolare qui sul blog, se va bene, un rotolacampo all'anno, <a href="https://www.frenf.it/earlyadopters/p/hronir/906024">postato di là</a> riesca a raccogliere in soli tre giorni un bel thread da cara vecchia blogosfera.
</div><div class="t">
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-2958306479544615092017-06-02T11:46:00.001+02:002017-06-02T11:46:34.743+02:00Higgs sulla Luna<div class="t"> </div>
<div class="t">Articolo molto interessante di Adam <a href="https://twitter.com/Resonaances">Jester</a> Falkowski: <a href="http://inference-review.com/article/higgs-on-the-moon">Higgs on the Moon — Precision experiments, not larger colliders, are the future of particle physics.</a>
</div>
<div class="t">Il tema è "il solito" <i>nightmare scenario</i>, ma uno degli elementi che rendono l'articolo interessante è il parallelo fra la "big science" della fisica delle alte energie e il programma Apollo della NASA per portare l'uomo sulla Luna. E a dir la verità la cosa interessante non è nemmeno tanto nel parallelo, ma proprio nella prospettiva con cui descrive l'impresa del volo spaziale con equipaggio, molto diversa, io credo, dall'usuale prospettiva con cui viene percepita dagli appassionati di scienza, fantascienza ed esplorazione spaziale in particolare. Una prospettiva, quella tratteggiata da Jester, essenzialmente oggettiva e tutto sommato auto-evidente, nonostante ci sia bisogno di esplicitarla per bene perché risulti evidente.
</div>
<div class="t">
</div>
<div class="t">Finanziato nel 1961, il programma Apollo della NASA portò in soli otto anni il primo uomo sulla Luna. Tale straordinario successo, frutto di investimenti giganteschi, sembrava presagire l'alba di una nuova era nella storia dell'umanità. Non possiamo non riconoscere, oggi, che quello fu in realtà l'apice, e non l'inizio, dell'esplorazione umana dello spazio.
</div>
<div class="t">Terminate le missioni lunari, il programma spaziale fu ridotto e si decise di puntare su un veicolo ri-usabile capace di portare carico pesante ed equipaggio in orbita bassa: lo Space Shuttle. Per dare uno scopo a tale progetto si pensò ad una stazione spaziale, l'ISS, per la costruzione e il rifornimento della quale usare lo Shuttle. La stazione internazionale è diventata un laboratorio spropositatamente costoso in cui effettuare esperimenti in gran parte poco o punto interessanti. Le poche eccezioni, come il rivelatore di raggi cosmici AMS (Alpha Magnetic Spectrometer), avrebbero potuto essere effettuate con un lancio di un satellite indipendente ad un frazione del costo.
</div>
<div class="t">Sulla stazione spaziale internazionale sono stati spesi centinaia di miliardi di dollari senza obiettivi precisi e senza rilevanti progressi tecnologici o scientifici.
</div>
<div class="t">A margine del programma spaziale con equipaggio, NASA ed ESA hanno sviluppato una varietà di missioni indipendenti senza equipaggio: hanno lanciato sonde verso Marte, Giove, Saturno e Plutone, verso comete e asteroidi; hanno messo in orbita satelliti con sofisticati rivelatori su programmi di fisica fondamentale di grande impatto: COBE, WMAP, Plank giusto per dirne alcuni.
</div>
<div class="t">Tutti questi progetti sono stati di gran lunga più piccoli e più economici del programma spaziale con equipaggio umano.
</div>
<div class="t">
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-16533347096654838382017-05-01T21:36:00.000+02:002017-05-01T21:36:31.597+02:00L'anima /8<div class="t"> </div><div class="t">[…] alla sua età al ginnasio si son letti Goethe, Schiller e Shakespeare, e forse addirittura i moderni. E queste letture, mal digerite, rivengono fuori in tragedie di argomento romano o in liriche sentimentali, rivestite di periodi lunghi pagine intere oppure nella delicatezza di pizzo di frasi continuamente interrotte: tutte cose in sè assolutamente ridicole, ma di inestimabile valore per quanto riguarda la sicurezza dello sviluppo. Infatti, queste associazioni estrinseche, questi sentimenti presi in prestito aiutano i giovani a superare il pericoloso e cedevole suolo spirituale di quegli anni in cui si sente di dover significare qualcosa per se stessi, ma si è ancora troppo immaturi per significare davvero qualcosa. Non importa che in seguito nell’uno rimanga qualcosa di questo e nell’altro nulla; a quel punto ciascuno avrà già fatto i conti con se stesso, e il pericolo sussiste solo nell’età di passaggio. Se si potesse mostrare a uno di quei giovani quanto è ridicola la sua persona, gli mancherebbe il terreno sotto i piedi, oppure precipiterebbe come un sonnambulo svegliato di colpo, che all’improvviso non vede intorno a sè altro che il vuoto.
</div><div class="t">
</div><div class="t" width="80%" style="padding-top:10px; text-align:right; width:80%; float:right; padding-right:20px; padding-bottom:20px;">
Robert Musil, <i>Il giovane Törless</i>
</div><div> </div><div class="t" style="padding-top:20px; text-align:right;">
</div><div>
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-60380716043357031312017-03-26T11:11:00.000+02:002017-03-26T11:11:13.759+02:00Diverticoli devoniani e vita intelligente<div class="t" style="padding-top:20px; margin-left:50%; text-align:right;">«Non è curiosa l'evoluzione? Il nostro orecchio medio è una camera con un tubo che nel Devoniano serviva a respirare, dove alloggiano ossicini ridotti (incudine e martello) che nel Devoniano (e almeno fino al Triassico) servivano per muovere le mandibole, per masticare. Dentro il nostro organo auditivo abbiamo vestigi[a] di un sistema respiratorio e mandibolare paleozoici.»
</div><div class="t">
</div>
<div class="t">In un post di ampio respiro, <a href="https://theropoda.blogspot.it/2017/03/buena-vista-ovvero-come-imparammo.html">“Buena Vista”, ovvero: come imparammo a vedere e a riflettere meglio [edit]</a> (sic), <a href="https://sites.google.com/site/cautheropoda/">Andrea Cau</a> <!--di <a href="https://theropoda.blogspot.it">Theropoda</a>, -->tratteggia un affresco, <a href="https://twitter.com/hronir/status/844985952347000832">dicevo</a>, dal fascino reverenziale, che si sviluppa contemporaneamente su piani ancestrali e moderni, lungo direttrici insieme contingenti e geologiche.
</div><div class="t">
</div><div class="t">
L'ancestrale contingenza è quella di alcuni sarcopterigi paleozoici — pesci dotati di due sistemi di approvvigionamento del comburente: il solito, che preleva ossigeno dall'acqua tramite le branchie, ed uno più efficiente che lo preleva dall'aria usando un diverticolo del sistema digerente — che per meglio adattarsi ad acque basse, torbide e relativamente poco ossigenate avevano evoluto, attorno al passaggio fra il Devoniano Medio al Superiore, una posizione più dorsale per il loro spiracolo e per le orbite oculari, nonché un aumento di dimensione di quest'ultime.
</div><div class="t">
</div><div class="t">
La prospettiva moderna su scala geologica riguarda il drastico cambio di contesto che l'accesso al nuovo ambiente subaereo avrebbe comportato: da un mondo sensoriale limitato a pochi centimetri (non solo in termini visivi, anche in termini di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Linea_laterale">linea laterale</a>), cioè uno spazio di azione di pochi secondi, ridotto quindi a mere reazioni, rapidissime e immediate, cioè generali e semplici, ci si affacciava su un mondo più vasto, con visibilità a lungo raggio e spazi d'azione su tempi più lunghi, in cui ci si poteva concedere il lusso di comportamenti più elaborati, differenziati in base al contesto: un mondo, cioè, in cui un cervello più sviluppato poteva costituire vantaggio evolutivo.</div><div class="t">
</div><div class="t">
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-6958746800364648492017-03-17T13:44:00.000+01:002017-03-17T15:28:44.453+01:00Twitversazioni
<div class="t">Ho sbagliato tutto: si stava discutendo di un tema specifico, <a href="https://twitter.com/hronir/status/840258797570555905">l'indipendentismo</a>, e ho fatto l'errore di <a href="https://twitter.com/hronir/status/842424665578565632">risalire ai massimi sistemi</a>, ben sapendo che — così, dal nulla, e per di più in un botta e risposta su Twitter — l'incommensurabilità sarebbe rimasta intatta, né potevo suscitare quel minimo di curiosità che avrebbe potuto portare ad approfondire certi temi anche in altri contesti.
</div><div class="t">E così è finita <a href="https://twitter.com/devicerandom/status/842504473704611842">ad nazium</a>.
</div><div class="t">
</div><div class="t">L'odio in rete di cui si parla tanto è il caso estremo, ma la comunicazione è davvero una cosa delicatissima.
</div>
<div class="t"> </div><div class="t">
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-35365088674889267812017-03-13T19:07:00.000+01:002017-03-13T19:07:04.224+01:00L'etica della biodiversità<div style="border:0px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small !important; margin: -16px 0px 0px 16px; padding:2pt; float: right;" width="50%">
<!--div style="float:right; margin-left:16px; margin-top:-16px;"--><blockquote class="twitter-tweet" data-partner="tweetdeck" data-theme="dark" align="right" width="270"><p lang="it" dir="ltr">Ottima sintesi, solito kudos all'<a href="https://twitter.com/orologiaiomiope">@orologiaiomiope</a>: tanto che il suo esito (di rito) non è più né ovvio né naturale <a href="https://t.co/A4GEaqQF5o">https://t.co/A4GEaqQF5o</a></p>— hronir (@hronir) <a href="https://twitter.com/hronir/status/841251879476703232">March 13, 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script><!--/div-->
</div>
<div class="t">Un bel quadro d'insieme, come d'attesa da <i>Tupaia</i> (AKA l'Orologiaio Miope), sulla biodiversità in prospettiva lunga, evoluzionistica: <a href="http://lorologiaiomiope-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/03/11/grandi-opportunita/">Grandi opportunità</a>.</div>
<div class="t">Così efficace che la sua conclusione — la conclusione dell'opinione pubblica ufficiale — appare tutto tranne che ovvia e naturale.</div>
<!--div class="t"></div><div class="t"> </div-->
<div class="t"> </div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-82368044788024284872017-02-12T21:57:00.000+01:002017-02-12T21:57:56.726+01:00L'anima /7<div class="t"> </div><div class="t">* Le illusioni per quanto sieno illanguidite e smascherate dalla ragione, tuttavia restano ancora nel mondo, e compongono la massima parte della nostra vita. E non basta conoscer tutto per perderle, ancorché sapute vane. E perdute una volta, né si perdono in modo che non ne resti (214) una radice vigorosissima, e, continuando a vivere, tornano a rifiorire in dispetto di tutta l’esperienza, o certezza acquistata.
</div><div class="t">
</div><div class="t" width="80%" style="padding-top:10px; text-align:right; width:80%; float:right; padding-right:20px; padding-bottom:20px;">
Giacomo Leopardi, <i>Zibaldone di pensieri</i>, 213-214
</div><div> </div><div class="t" style="padding-top:20px; text-align:right;">
</div><div>
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-70044273125759858112017-01-08T10:42:00.000+01:002017-01-08T10:42:25.574+01:00Imitatore illustre nell'uso di Facebook :)<div class="t">Paolo "il Disinformatico" aka "Sgomberonte" Attivissimo mi ha copiato<a name="AttivissimoFacebookTwitterComeMe_BK1" href="#AttivissimoFacebookTwitterComeMe_FN1" title="Scherzo, ovviamente, non dovrei nemmeno precisarlo: manco saprà che esisto...">[1]</a> e <a href="https://www.facebook.com/notes/yu-hronir-tsun/if-twitter-than-facebook/1630538300585039">come me</a> sta <a href="https://www.facebook.com/paoloattivissimo/posts/1282405408487290">usando Facebook come ripetitore per Twitter tramite IFTTT</a>.</div>
<div class="t">
</div><div class="t">
</div><div class="t"><hr align="left" size="1" width="33%"/>
</div><div class="t">
</div><div class="t"><a name="AttivissimoFacebookTwitterComeMe_FN1"></a><a href="#AttivissimoFacebookTwitterComeMe_BK1">[1]</a> Scherzo, ovviamente, non dovrei nemmeno precisarlo: manco saprà che esisto...
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-45559913394486562002016-12-20T21:54:00.000+01:002016-12-20T21:54:43.692+01:00Segnalibro<div class="t"> </div><div class="t"><a href="http://www.preposterousuniverse.com/blog/2016/08/15/you-should-love-or-at-least-respect-the-schrodinger-equation/">You Should Love (or at least respect) the Schrödinger Equation.</a>
</div><div class="t">
</div><div class="t">Dietro un titolo abbastanza imbarazzante (Sean Carroll non è nuovo a questi registri, è sua l'espressione <i>poetic naturalism</i>) si cela in realtà un bel compendio (allo stesso modo Sean Carroll non è certo nuovo a <i>insightful blogpost</i>) di quel che ero riuscito a capire, a suo tempo, del concetto di particella in teoria dei campi e della differenza fra prima e seconda quantizzazione, che spesso si perde via nel passaggio fra il corso di meccanica quantistica e quelli di particelle (teorici o fenomenologici) o di teoria a molti corpi.
</div><div class="t">
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-37365135213232734192016-11-30T21:57:00.000+01:002016-11-30T21:57:24.515+01:00Facebook: buttato fuori<div style="border:1px solid #596b7e; text-align:center; font-size:x-small; margin: 0px 10px 0px 0px; padding:2pt; float: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrMgeXhox_TMXjNzXu-DozRDM6-zfKr_I0xFWyioeX3lPgc4sr-YBDm_L64fV-2fRV76778Zs-N0tG7G6ljpXSH3Hy3CD_4gu-O8ylgZF3_Q4kmictI2dEn3lhISX9Q45EbqZZ/s1600/Screenshot_20161130-203329.png"><img style="margin: 0px 0px 0px; float: left;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrMgeXhox_TMXjNzXu-DozRDM6-zfKr_I0xFWyioeX3lPgc4sr-YBDm_L64fV-2fRV76778Zs-N0tG7G6ljpXSH3Hy3CD_4gu-O8ylgZF3_Q4kmictI2dEn3lhISX9Q45EbqZZ/s1600/Screenshot_20161130-203329.png" alt="Facebook bans hronir" height="384" width="216" title="Facebook bans hronir"></a><br/>Facebook bans hronir</div>
<div class="t"> </div><div class="t">Se qualcuno voleva farmi uno scherzo, be', non è stato per niente gradito.
</div><div class="t">Non riesco più ad accedere al mio account Facebook.
</div><div class="t">Sono senza parole.
</div><div class="t">Il mondo è davvero pieno di gente #$%@!!!
<!--div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrMgeXhox_TMXjNzXu-DozRDM6-zfKr_I0xFWyioeX3lPgc4sr-YBDm_L64fV-2fRV76778Zs-N0tG7G6ljpXSH3Hy3CD_4gu-O8ylgZF3_Q4kmictI2dEn3lhISX9Q45EbqZZ/s1600/Screenshot_20161130-203329.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrMgeXhox_TMXjNzXu-DozRDM6-zfKr_I0xFWyioeX3lPgc4sr-YBDm_L64fV-2fRV76778Zs-N0tG7G6ljpXSH3Hy3CD_4gu-O8ylgZF3_Q4kmictI2dEn3lhISX9Q45EbqZZ/s1600/Screenshot_20161130-203329.png" /></a></div-->
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-20723494.post-75807693239158525762016-11-25T12:00:00.000+01:002016-11-25T12:00:15.243+01:00L'anima /6<div class="t"> </div><div class="t">Quella divisione del lavoro esisteva anche nello stesso Arnheim. Quando in uno dei suoi uffici direttoriali esaminava un bilancio preventivo si sarebbe vergognato di ragionare altrimenti che da mercante e da tecnico; ma appena il denaro della ditta non era più in gioco si sarebbe vergognato di non ragionare nel modo opposto e di non proclamare che l’uomo dev’essere reso idoneo a elevarsi per una strada diversa da quella ingannevole della metodicità, della regola, dell’unità di misura e simili, i cui risultati sono affatto esteriori e in ultima analisi senza importanza. Non v’è dubbio che quell’altra strada si chiama religione; egli aveva scritto libri sull’argomento. In quei libri l’aveva chiamata anche mito, ritorno alla semplicità, regno dell’anima, spiritualizzazione dell’economia, essenza dell’azione e via discorrendo, perché la cosa aveva molti aspetti; a guardar bene aveva tanti aspetti quanti egli ne vedeva in sé quando s’occupava obiettivamente di se stesso come deve fare un uomo che ha dinanzi grandi missioni da svolgere. Ma evidentemente era destino che quella divisione del lavoro crollasse nell’ora della decisione. Nell’attimo in cui voleva gettarsi nelle fiamme del suo sentimento o sentiva il bisogno di essere così grande e indiviso come le figure delle età remote, così incurante come può esserlo soltanto il vero patrizio, così schiettamente religioso come esige l’essenza dell’amore profondamente intesa, nell’istante cioè in cui senza riguardo al suo avvenire e ai suoi calzoni stava per precipitarsi ai piedi di Diotima, una voce gli ordinava di arrestarsi. Era la voce della ragione, inopportunamente ridestata, oppure, com’egli si diceva irritato, la voce dei conti e dei calcoli che oggi s’oppone dappertutto alla grandezza della vita, al mistero del sentimento. Egli la odiava e nello stesso tempo sapeva che essa non aveva torto. Perché, ammesso che si potesse dire «luna di miele», quale forma di vita con Diotima sarebbe venuta fuori alla fine della luna di miele? Lui sarebbe tornato ai suoi affari e insieme con lei avrebbe affrontato gli altri doveri della vita. Avrebbero trascorso il tempo in un avvicendarsi di operazioni finanziarie e riposi in seno alla natura, nella parte animale e vegetativa dell’Io. Forse sarebbe stato possibile un connubio profondo e veramente umano di attività e quiete, di necessità mondane e di bellezza. Tutto questo era molto bello, egli lo vagheggiava come una meta, e secondo Arnheim non possedeva la forza di compiere grandi operazioni finanziarie chi non conosceva l’evasione, la distensione assoluta, lo starsene fuori dal mondo, diciamo così con nient’altro che un perizoma intorno ai fianchi: ma una selvaggia tacita soddisfazione gli urgeva dentro, perché tutto ciò era in contrasto con il sentimento iniziale e finale che Diotima suscitava in lui. Ogni giorno, quando vedeva quella statua classica con rotondità piacevolmente moderne, cadeva in un gran turbamento, gli mancavan le forze, sentiva un’impossibilità di allogare nella propria anima quell’essere equilibrato, serenamente rotante in armonia con se stesso. Quello non era più un sentimento né tanto né poco umano. Aveva in sé tutto il vuoto dell’eternità. Arnheim contemplava la bellezza dell’amata con uno sguardo che sembrava averla cercata già da mille anni, e ora che l’aveva trovata era improvvisamente senza occupazione; da ciò un’incapacità che portava i segni inconfondibili di uno stupore, di uno sbigottimento quasi idiota. Ormai il sentimento non dava nemmen più risposta a quella sollecitazione esorbitante, che in fondo non si poteva paragonare ad altro che al desiderio di farsi sparare insieme nello spazio da un pezzo d’artiglieria.
</div><div class="t">
</div><div class="t" width="80%" style="padding-top:10px; text-align:right; width:80%; float:right; padding-right:20px; padding-bottom:20px;">
Robert Musil, <i>L’uomo senza qualità</i>, capitolo 106
</div><div> </div><div class="t" style="padding-top:20px; text-align:right;">
</div><div>
</div><div class="blogger-post-footer"><style id="remove-footer-delicious" type="text/css">
<!--
/* remove footer from del.icio.us daily links */
table[id="footer"], a[title="(http://hronir-delicious-worthwhile.blogspot.com/)"], table:first-child {
display:none !important;
width:0px; height:0px;
overflow: hidden;
}
table[id="itemcontentlist"] {
border-top:0px !important;
}
--></style></div>hronirhttp://www.blogger.com/profile/08572404669935396075noreply@blogger.com1