tag:blogger.com,1999:blog-343403372024-03-08T03:47:28.037+01:00L'orizzonte degli eventiIl blog di Barbara Tampieri aka LameduckBarbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.comBlogger1363125tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-45616741545655171472023-09-11T23:49:00.004+02:002023-09-12T17:34:37.135+02:00I ROVELLI DI OPPY<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf5QpFZuP8ehuJSc1O1K8hGORNQ69HuCctHGGAY7GnIKPX_OngAUHpGu0l14LnZytKvDZt7GRT9ZYGh667jfhOpgId5Tal0QZ5Zv0JQLU1TVIYy5ZOVJqzvPTaNrQSlc3n51mqlO544Kb8HsGq-iGBegrDMNkC0HIGVfFwO7Pu9jJWbVoRuNs7/s668/rovello%201.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="668" data-original-width="501" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf5QpFZuP8ehuJSc1O1K8hGORNQ69HuCctHGGAY7GnIKPX_OngAUHpGu0l14LnZytKvDZt7GRT9ZYGh667jfhOpgId5Tal0QZ5Zv0JQLU1TVIYy5ZOVJqzvPTaNrQSlc3n51mqlO544Kb8HsGq-iGBegrDMNkC0HIGVfFwO7Pu9jJWbVoRuNs7/s16000/rovello%201.jpg" /></a></div><p></p><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Giorni fa, senza aver visto il film ma basandomi sulle foto di scena che circolavano e su un mio certo intuito, più che femminile, cinefilo, realizzai questo meme per Twitter. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Stasera, di ritorno dalle tre ore di "Oppenheimer" devo purtroppo confermare ciò che avevo subodorato. Stavolta Christopher Nolan ha toppato.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Premesso che un film per durare tre ore deve essere "Via col Vento" o avere il montaggio insuperato di Pietro Scalia in "JFK", la triste verità di "<span style="font-family: inherit;">Oppenheimer"</span> è che, dopo una mezz'orata abbondante di biografismo wikipedista, ovvero tutto ciò che già sapevi e ti saresti aspettato di vedere sul "prima" dell'uomo dietro la bomba, con Cillian Murphy impegnatissimo ad interpretare nel modo più didascalico possibile lo stereotipo dello scienziato borderline, ebbene il film decolla solo quando entra in scena Matt Damon (nei panni del generale Leslie Groves), il quale ruba la scena al protagonista senza pietà e con cristallina volontà di nuocere. </div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Questo però è solo il più clamoroso dei momenti imbarazzanti o, come dicono i giovani, "cringe", di questo film, che ne colleziona a bizzeffe, assieme ahimé alle occasioni mancate.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Come la mela avvelenata, citazione della modalità di suicidio scelta veramente da un altro scienziato, l'Alan Turing padre del calcolatore elettronico. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Oppure la sottile misoginia che aleggia sulle due uniche figure femminili (in effetti la Bomba non è roba per signorine), con la Emily Blunt e la dea delle crisi di nervi Florence Pugh relegate ad offrire nient'altro che momenti-donna e una delle scene di sesso più cringe degli ultimi anni. Certo, se scegli la Regina di Maggio di Midsommar, poi la fine è inevitabile, Chris.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Murphy, dalla costante recitazione quasi espressionista Eyes Wide Open del Cesare sonnambulo del "Doktor Caligari", non sembra entrare nel personaggio se non quando ne calza l'iconico cappello, che però alla fine fa venire in mente più il personaggio dell'alter ego di Johnny Depp interpretato da John Turturro in "Secret Window" che il vero R.J. Oppenheimer. Una presenza, un'apparizione, un cartonato, più che un'incarnazione. Pensiamo solo all'Austin Butler diventato letteralmente Elvis redivivo corpo-voce nel recente biopic di Luhrmann.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Quel vero Oppenheimer che, dopo le tre ore del biopic di Nolan, per noi resta invece un mistero avvolto in un enigma. Era nient'altro che il solito scienziato al limite con un piede già nella psicopatia così utile a Lascienza e quindi al Potere, insomma c'era, oppure ce faceva, era un freddo doppiogiochista che si è riciclato dopo il misfatto come coccodrillo in lacrime da copertina? La risposta è proprio nell'ambiguità irrisolta del personaggio? Può darsi.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">E gli altri personaggi? Truman è proprio lo stronzo che deve essere chi dà ordine di lanciare una bomba su una città popolata; e Teller è esattamente lo stronzo che deve essere chi, mentre sta costruendo la bomba più micidiale della storia, già pensa di realizzarne una ancora più distruttiva. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Einstein viene ridotto ad una specie di umarell che va a guardare le papere al laghetto al posto del cantiere. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Appena un minimo accenno sindacale per Heisenberg e Fermi, che avrebbero meritato una menzione ben più approfondita sul rispettivo ruolo nell'evocazione dell'eone atomico.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Dal punto di vista filosofico, bello seppur scontatissimo l'accenno iniziale a Prometeo che ruba il fuoco agli dei e la citazione "Ora sono diventato morte, il distruttore di mondi" dal Bhagavadgītā, che però rimangono perle gettate ai porci invece che spunti da approfondire. Magari per capire il perché della scelta del nome Trinità (citazione da John Donne) dato da Oppenheimer al primo test atomico.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">Inutile aggiungere che la terza parte del film, quella sulla questione personale tra Oppy e il suo accusatore e le interminabili sedute della commissione, andrebbero affidate alle cure sapienti di Edward Mani di forbice, rappresentando un vero accanimento terapeutico sul povero Cillian, che a quel punto non ne può più di Oppy.</div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">In conclusione, se in tre ore l'unico momento veramente emozionante di un film su Oppenheimer è quello quando esplode la bomba, ovvero il momento della pura azione piuttosto che quello del pensiero, c'è da riflettere veramente sul destino degli attori e sull'ipotesi che, ai prossimi Oscar, quello all'attrice non protagonista non vada proprio a "The Gadget*, ovvero alla Bomba".</div><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;"><br /></div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space-collapse: preserve;"><div dir="auto" style="font-family: inherit; text-align: justify;">* Nome dato al primo ordigno nucleare esploso ad Alamogordo.</div></div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-37394044183929885302023-01-14T19:45:00.034+01:002023-01-14T20:00:37.531+01:00HUMUS DI LOMBROSO<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaZ-BaabgChreAqR2r7YR4VkEcyRwCA_A2oZ_M_ZTjW9Bd8egWRONZGVQqYBno7Krfm-rjDVvmj3BKoYe-DU7X2VCpdCIizsGKlnkmJJYTGQhQI74bKynD3YA9fhaXz_OY-n9lSObG3Cf1T_VtrMjx2QDbutpcSY-4r1uzVcYX75qnjqY5lw/s720/Immagine%202023-01-14%20173858.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="487" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaZ-BaabgChreAqR2r7YR4VkEcyRwCA_A2oZ_M_ZTjW9Bd8egWRONZGVQqYBno7Krfm-rjDVvmj3BKoYe-DU7X2VCpdCIizsGKlnkmJJYTGQhQI74bKynD3YA9fhaXz_OY-n9lSObG3Cf1T_VtrMjx2QDbutpcSY-4r1uzVcYX75qnjqY5lw/w434-h640/Immagine%202023-01-14%20173858.png" width="434" /></a></div><br /><br /><div style="text-align: justify;">Un articolo sul Foglio scritto da un ricercatore che, parlando nei suoi pezzi di "immondizia novax", per cotale volgarità dialettica non meriterebbe nemmeno attenzione, mi offre tuttavia lo spunto per un'osservazione sul carattere tutt'altro che moderno della scienza e sul suo lato oscuro sempre in agguato e ultimamente predominante.</div><br />L'articolo, forse influenzato dal passaggio della <a href="https://gds.it/articoli/societa/2023/01/13/sta-per-passare-la-cometa-dei-neanderthal-sara-visibile-anche-dalla-sicilia-quando-vederla-87d0ce52-d1aa-4fa5-8cda-8089e4e05418/">cometa di Neanderthal</a> sui nostri cieli ma più probabilmente da altre congiunzioni astrali, ci offre un interessante spiegone su <a href="https://www.ilfoglio.it/scienza/2023/01/12/news/come-il-neanderthal-che-c-e-in-noi-influenza-i-nostri-tratti-neuropsichiatrici-4843653/">"Come il “Neanderthal che c'è in noi” influenza i nostri tratti neuropsichiatrici</a>." <br /><br /><div style="text-align: justify;">L'articolo ci informa che vi sono scienziati che studiano avidamente il DNA fossile del Neanderthalensis, nonostante la difficoltà nel reperire materiale genetico di una specie umana che si estinse una quarantina di migliaia di anni fa, materiale che sopravviverebbe in una percentuale tra l'1 e il 4% in noi umani moderni, ma solo in quelli europei non-africani. Le cause della completa sparizione del Neanderthal non sono certe, anche se si parla di ibridazione con il Sapiens, eliminazione fisica (genocidio), selezione sessuale, competizione o sostituzione per rimpiazzo. Suona familiare.</div><br /><p style="text-align: justify;"></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0vQyo2o4YclTX9PTZmU59bVp8Y_ptVyFXdyTcL8cMjRd-FBI8F7ihPEClz3BC0tYoJ468p54plfxRmNNknLILTDiXTBfTET0wqZWH0tjdeLp9m7V0iq2iJkmg6qI1IHHJ_rWihrsbFEN5Gsfj08bICi8upAQQGo3VJ1ZMo9lAxtvT4-fekg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img data-original-height="402" data-original-width="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh0vQyo2o4YclTX9PTZmU59bVp8Y_ptVyFXdyTcL8cMjRd-FBI8F7ihPEClz3BC0tYoJ468p54plfxRmNNknLILTDiXTBfTET0wqZWH0tjdeLp9m7V0iq2iJkmg6qI1IHHJ_rWihrsbFEN5Gsfj08bICi8upAQQGo3VJ1ZMo9lAxtvT4-fekg=s16000" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La sostituzione del Neanderthalens (in grigio chiaro).</td></tr></tbody></table><br /><p></p><p style="text-align: justify;">Identificati con grande difficoltà, immagino, i geni di Neanderthal, in laboratorio si è stabilito che essi sarebbero responsabili di un scarsa propensione all'elaborazione sociale e in qualche modo ci predisporrebbero addirittura ad un più elevato rischio di schizofrenia. Calma, sento già il nome del grande fratello scienziato aleggiare nell'aria, ma non ho ancora finito. Cito dall'articolo:</p><p style="text-align: justify;"><i style="text-align: start;">" Per quanto riguarda il nostro cervello e la sua anatomia, in particolare, si è trovato che gli individui moderni che portano più varianti genetiche di origine Neanderthal <b>hanno forme del cranio che assomigliano maggiormente ai resti cranici di Neanderthal e contemporaneamente le regioni del cervello sottostanti </b></i><b style="text-align: start;"><i>mostrano variazioni strutturali che correlano con il grado di introgressione di DNA antico."</i></b></p><div style="text-align: justify;">Eccolo. A lungo evocato dalle Eusapie Palladino delle pagine scientifiche di ciò che resta dei giornali, alfine lo spettro di Cesare Lombroso si è appalesato. Questa paleopsichiatria per immagini che scava nelle città morte dell'atavismo, queste Troie dove ancora si allevano cavalli da riempire di subdoli achei, hanno sfornato l'ennesimo delinquente genetico, il criminale atavico e irredimibile perché marchiato nel codice primario. </div><div style="text-align: justify;">Cesare Lombroso, è sempre bene ricordarlo, fu colui che affermò che la delinquenza atavica degli italiani meridionali, quindi in teoria di tutti loro, si riscontrava però solo:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><i><b>"<span style="text-align: justify;">«In quella gran parte di essi che non appartiene alla classe dirigente, cioè che non ha accettato l’unificazione nazionale». (1)</span></b></i></div><div><div style="text-align: justify;"><b><i><br /></i></b></div><div style="text-align: justify;">Oppure che non ha accettato il trattamento sanitario obbligatorio, diremmo oggi. Non so se Lombroso avrebbe definito immondizia i "novax" ma di certo avrebbe bramato uno dei loro crani per la sua collezione, per studiarlo attentamente.</div><p style="text-align: justify;">Il paragone con i novax non è campato in aria perché, in un precedente articolo della medesima rubrica, il ricercatore ecologico ci aveva avvertito che: <i>"Se alcuni individui sono più esposti a sviluppare danni respiratori gravi causati da Sars-CoV-2 è per l’antico incontro con i Neanderthal".</i> </p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: start;">Insomma siamo tutti "ignoto uno" senza saperlo, e quella fossetta sul cranio lo dimostra. Preistorici residuali sabotatori della nuova grande ibridazione, quella con la macchina. Antichi, ribelli, folli e menefottisti. Portatori di inaccettabile imperfezione, già una volta pseudospeciati e ora pronti per la nuova espulsione dal mondo dei perfetti perché geneticamente, quindi razzialmente (non giriamoci attorno) inferiori e pericolosi.</span></p><p style="text-align: justify;">Ah, la Scienza quella bella, moderna, progressista, positiva. Quella che non si può definire cagna perché sarebbe fedele all'Uomo e invece brama di tradirlo con la macchina, e che della bestia è solo figlia, </p><p style="text-align: justify;">Basatissimo comunque, questo Neanderthal. </p><br />"I'm a neanderthal man<br />You're a neanderthal girl<br />Let's make neanderthal love<br />In this neanderthal world."<br /><br /><a href="https://www.youtube.com/watch?v=0e0qYP_PTlY" target="_blank">Neanderthal Man</a>, Hotlegs, 1970."</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Note: (1) Lara Pavanetto "Vincenzo Verzeni. Il serial killer della bergamasca", Intermedia Ed. 2022</div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-85719650549550062382022-08-16T19:20:00.003+02:002022-08-16T19:28:13.165+02:00Dello spiegonismo e dei divulgatori scientisti<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiZyw1xWrdPZaXWpEqbMHDZWRq35nnnBZVkiUMG_El_3xN4PRZ5UHFmUkj5tCHdsLYocZunV7PV7Xj77uMliSOvv4nGNlCuAqWj0S6WWBDboxkoH-UgupaOen9b_mrPpI_6-XHM1NfdyfK3OLMs-eZPXNThK94pmYRESUwLaUaklVHMQw5HYA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img data-original-height="588" data-original-width="980" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiZyw1xWrdPZaXWpEqbMHDZWRq35nnnBZVkiUMG_El_3xN4PRZ5UHFmUkj5tCHdsLYocZunV7PV7Xj77uMliSOvv4nGNlCuAqWj0S6WWBDboxkoH-UgupaOen9b_mrPpI_6-XHM1NfdyfK3OLMs-eZPXNThK94pmYRESUwLaUaklVHMQw5HYA=w640-h384" width="640" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;">La scomparsa di Piero Angela, personalità della televisione già collocata da tempo per meriti conseguiti sul campo nell'Olimpo degli indiscutibili ed intoccabili, ne ha provocato l'immediata santificazione e la definitiva elezione a maestro asceso. Del resto <span style="text-align: left;">non vi è stata tendenza scientifica, innovazione tecnologica o versione ufficiale che Angela non abbia somministrato amorevolmente per decenni dal teleschermo ai suoi spettatori adoranti, come un benefico medico vaccinatore della mente.</span></p><p style="text-align: justify;">A questo proposito, seppur nel tripudio di lodi per una carriera indubbiamente meritoria e indefessa dedicata alla divulgazione del Pensiero Unico Scientifico, qualcuno non ha potuto fare a meno di ricordare le ultime dichiarazioni di un Angela intervistato da Lucia Annunziata nel dicembre scorso sulla pandemia, con le sue raccomandazioni di partecipare ai cenoni non solo da "tutti vaccinati" ma anche da tamponati di fresco il giorno prima. Consiglio di rivedere <a href="https://www.raiplay.it/video/2021/12/MezzOra-Il-consiglio-di-Piero-Angela-Fate-i-cenoni-vaccinati-e-tamponati-fc258632-7111-45ca-b804-36961559d76e.html" rel="nofollow">quell'intervista</a>, qui in frammento, perché l'Annunziata che parla di vaccinare "militarmente" tutto il mondo è un ottimo memento di ciò che era stato pensato per noi e ci è stato inflitto per due anni, e che ora si vorrebbe dimenticassimo per evitare di farci apostrofare di rancorosi ingrati rompicoglioni mentre ci rifiutiamo di correre a rivotare in massa coloro che volevano tanto salvarci ma non hanno potuto farlo. Anche l'accenno di Angela nell'intervista al problema della gente che si sposta con l'aereo e quindi sparge l'immondo virus come nei più triti cliché dei film pandemici, è un indizio niente male di quanto egli fosse acutamente addentro alle ultime tendenze del mondonovismo; come il limitare gli spostamenti se non in bicicletta e il disincentivare i viaggi, da sostituire magari con sedute di realtà aumentata nel salotto di casa. T<span style="text-align: left;">almente addentro che, ad esempio, nel 1986 e nel </span>1987,<span style="text-align: left;"> in era ante Greta, egli condusse dal Palazzetto dello Sport di </span>Torino<span style="text-align: left;">, davanti a ottomila spettatori, due prime serate su Rai 1 sui problemi del </span>clima<span style="text-align: left;">. Piero Angela è stato anche, con il CICAP, l'importatore ufficiale in Italia della figura del debunker, ovvero del difensore dell'ortodossia PUS e demolitore controllato di ogni teoria che deviasse dal solco tracciato dall'aratro de Lascienza, nel frattempo sempre più decaduta a ectoplasma dello Scientismo.</span></p><p style="text-align: justify;">Aldous Huxley sosteneva che nell'opera tarda degli artisti e degli intellettuali in genere, vi fossero nascosti i loro "frutti più prelibati", come risultato di una loro maturazione personale e culturale che li rendeva compiutamente il prodotto dell'evoluzione di ciò che furono da giovani. Non si può non pensare, per associazione d'idee, alle imbarazzanti uscite di un grande vegliardo e scienziato come Noam Chomsky il quale, <a href="https://www.youtube.com/watch?v=VX0hn6F-jsI&t=476s Chomsky" rel="nofollow">in questa intervista</a> e in altre dichiarazioni, si è lasciato andare ad un'aperta invocazione all'emarginazione ed isolamento attivi delle persone non vaccinate, fino a dire che quello del loro futuro sostentamento, a quel punto, sarebbe stato da considerare "un problema loro", non della società che avrebbe dovuto da loro difendersi. </p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Lo scienziato e lo scientista si ritrovano quindi uniti nella lotta contro il libero arbitrio, supremo e sacro principio umano. E' la riprova che Scienza e Scientismo sono ormai indistinguibili e che, come negli ultimi stadi delle sindromi schizofreniche, uno dei due ha preso il sopravvento. Il covid ha funto da implacabile e spudorata livella, e il celebre motto burioninano "la Scienza non è democratica" non era una frase ad effetto ma La Rivelazione, il frutto raccolto dell'opera tarda dello scienziato e la definitiva epistemologia.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">I media sono stati la cinghia di trasmissione di questo delirio. A</span> differenza di Mike Bongiorno che ebbe il compito, recitando la parte dell'ammeregano finto ignorantone, di distrarre il popolo con il gioco divenuto poi culto del nozionismo e della conoscenza da fenomeni un po' <i>idiot savant,</i> e di Alberto Manzi (fortemente voluto in RAI da Aldo Moro) che invece insegnò veramente a leggere e a scrivere agli analfabeti e ai bambini dell'epoca, in una sorta di paleoDAD, una delle poche evenienze di vera utilità sociale della televisione, Piero Angela fu <span style="text-align: left;">il sommo divulgatore, un'Alexa autorevole ma sottilmente ironica e molto British e soprattutto</span><span style="text-align: left;"> </span>colui che introdusse in Italia lo spiegone. </p><p style="text-align: justify;">Lo spiegone è la vaccinazione di massa contro la capacità di ragionare autonomamente che ci farebbe davvero imparare e per sempre; è l'indottrinamento mediante la somministrazione del pensiero unico a cucchiaiate bollenti. E' anche un complesso e piuttosto subdolo sistema di strumenti di controllo mentale che rivela la necessità da parte del sistema di ottenere la regressione degli adulti alla fanciullezza e la fissazione dei giovani all'adultescenza; la dipendenza affettiva dai surrogati genitoriali, il reset a tabula rasa della coscienza, richiesta ad un popolo da addestrare alla mancanza di democrazia e che ci si appresta a curare dalla dipendenza dalla libertà. Un popolo di scolaretti bendati che hanno bisogno del link, della fonte, del permesso per pensare da parte di coloro che "aprano loro gli occhi" e che accettino infine, ad esempio, la terapia senza fare domande e "per il loro bene". Un'atroce psichiatrizzazione di massa in assenza di manicomi, se volessimo proprio esagerare con le analogie. </p><p style="text-align: justify;">Il vero maestro è invece colui che applica la maieutica, ovvero mette in condizione l'allievo di giungere da solo alla risoluzione del quesito ed alla scoperta della verità, come frutto del proprio ragionamento e della propria esperienza. Come fa lo psicoterapeuta che conduce il paziente a scoprire da solo quale comportamento o atteggiamento promuovano il suo equilibrio e benessere psicologico ideale, conducendolo fuori dallo stato di sofferenza. Il terapeuta e il vero maestro non devono convincere o indottrinare, ma fornire solo gli strumenti per giungere autonomamente alla guarigione e alla conoscenza. </p><p style="text-align: justify;">Guarigione e conoscenza sono atti di volontà propria, di libero arbitrio. Bisognerebbe ricordare sempre che, a meno che non rientriamo nell'età scolare, grossomodo dai tre ai venticinque anni, nessuno ha diritto di "spiegarci" qualcosa e noi non abbiamo il dovere di "capire" alcunché, finendo dietro la lavagna se ci rifiutiamo di farlo. Figuriamoci se si tratta non di materie scolastiche ma di opinioni, atteggiamenti o comportamenti al di fuori dell'ambito scolastico e tra adulti e immunizzati. Si tratta unicamente in quel caso di manipolazione e lo spiegonista difatti si riconosce subito dall'utilizzo frequentissimo di due verbi declinati in senso sottilmente imperativo: <b>capire</b> e <b>spiegare</b>. </p><p style="text-align: justify;">Lo spiegonismo ed il suo clero, ovvero la pletora di insegnanti, professori, divulgatori a vario titolo ed esperti televisivi esplosi come schegge di granata su tutti i media, social compresi, possono offrire solo la pappa predigerita agli uccellini di nido che porgono loro il gozzo, pronti ad ingoiare di tutto perché oramai incapaci di digerire altro. Non offrono conoscenza, dubbio e ricerca ma l'unica versione dei fatti e prima di tutto la fede cieca nella loro onestà e benevolenza. Non si preoccupano nemmeno della coerenza delle loro affermazioni, tanto esse sono insindacabili. Sono lì per spiegarci con lo spiegone. Cosa? Qualunque cosa. Nella preistoria dello spiegonismo ancora limitato alla scatola infernale da salotto, Piero Angela affermava: <i>«Quando un lettore (o ancor più un telespettatore) <b>non capisce</b>, la colpa non è sua: ma di chi non ha saputo comunicare. Cioè dell'autore.» </i>Qui siamo ancora, bontà sua, al lato benevolo dello spiegone, allo spiegonista in buona fede. "Non hai capito, non è colpa tua". Poi le cose sono cambiate.</p><p style="text-align: justify;">Se la televisione da sempre veicolava, collettivizzandoli, idee e schemi comportamentali; se agiva sulle emozioni tarpando il pensiero logico a suon di fallacie, e preparava quindi il terreno, ora è la Politica (o ciò che definiamo con quel termine, in pratica ciò che resta di essa, l'ennesimo ectoplasma) che negli ultimi anni si è assunta in proprio il compito di <b>spiegare e far capire</b> agli adulti rinfanciulliti (soprattutto sui social media) al fine di poter agire più efficacemente quei meccanismi di aggancio, seduzione, rinforzo intermittente che si traducono in controllo mentale. Per questo abbiamo questa esplosione di professori che spiegano, che ci hanno insegnato tanto, che ci hanno aperto gli occhi ed ai quali siamo tanto grati per ciò che fanno. Tanti Pieriangela in incognito che ci fanno finalmente uscire dalle tenebre dell'ignoranza non più scientifica ma politica, sempre che non pretendiamo di alzare la mano e chiedere spiegazioni, non spiegoni, perché allora sono guai. Si riconoscono facilmente anche gli alunni secchioni degli spiegonisti. Sono coloro che utilizzano anche inconsciamente il linguaggio di gruppo ritrasmettendone all'infinito le frasi stereotipate o hanno introiettato il linguaggio del docente e perfino il suo comportamento abusante. Una situazione che non ricorda tanto un'aula scolastica o parlamentare quanto piuttosto il refettorio di una setta o il Panopticon.</p><p style="text-align: justify;">Se la Politica si è ridotta a quest'ultimo tentativo disperato di terapia abusiva ed abusante che comporta la non elaborazione del transfert e l'instaurazione di una relazione tossica tra elettore/bambino/alunno ed eletto/adulto/maestro, e che in caso di proprio fallimento si dedica alla colpevolizzazione di chi <b>"non ha capito nonostante gli avessimo spiegato"</b>, vuol dire che è proprio finita. Se i suoi rappresentanti sono solo alla ricerca di una scialuppa dove saltare trasvestiti da donna con il bimbetto piangente in braccio, non è degna di essere ascoltata perché, nonostante gli spiegoni sulle buone intenzioni e le circonvenzioni anulari, dopo questi ultimi due anni da incubo, non potrà mai renderci la sicurezza della libertà.</p><p style="text-align: justify;">Nulla è perduto, tuttavia. Al riparo dalla grande menzogna, la Politica e la Scienza attendono impazienti la cacciata dei rispettivi usurpatori.</p><i><br /><br />"Qualcuno spiegò con chiarezza che la compressione dei diritti economici della maggioranza avrebbe portato alla compressione delle libertà individuali. E facendolo, si mise nei nostri panni. Il partito cui appartiene ora lotta in difesa nostra. Per questo <a href="#">#Credo</a>"<br /><br />Cit. Anonimo Alunno su Twitter </i><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-68722236177654273712022-07-28T21:40:00.002+02:002022-07-28T21:40:33.211+02:00MEMORANDUM DELL'ELETTORE STANCO DI GUERRA<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjphLq_yVO8Mj2XjCqRYLieTkcP1LAmkMdGxyyQi4QHRqn_A7o_-LhzmLVCQXn1dlFziD7hM-WGd84d8UV8QjGaEWz303arcuqsDAPau5iYqngQ8Jw1qfcfw4N0RHwLRrOcIHEsN-CyHgsPufntIxsMyw9uqrV5-uwMuIMa3zhRNgZGRWBqOQ/s878/Immagine%202022-07-27%20184749.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="645" data-original-width="878" height="470" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjphLq_yVO8Mj2XjCqRYLieTkcP1LAmkMdGxyyQi4QHRqn_A7o_-LhzmLVCQXn1dlFziD7hM-WGd84d8UV8QjGaEWz303arcuqsDAPau5iYqngQ8Jw1qfcfw4N0RHwLRrOcIHEsN-CyHgsPufntIxsMyw9uqrV5-uwMuIMa3zhRNgZGRWBqOQ/w640-h470/Immagine%202022-07-27%20184749.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Domenico Rambelli, "Fante che dorme"</td></tr></tbody></table><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">IN MORTE DELLA SECONDA REPUBBLICA.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In fondo la fine della seconda repubblica assomiglia a quella della prima, ossia è stata preannunciata da un'operazione di manipulitismo forcaiolo e poliziesco; solo che stavolta ha agito al contrario, al fresco si è preferito rinchiudere preventivamente non i corrotti ma il popolo, affinché si decidesse a collaborare a compiere attivamente il proprio designato tragico destino. Trent'anni fa la carcerazione come arma di persuasione servì a spazzar via il complesso politico-industriale che aveva gestito i primi quarantacinque anni di una fase espansiva e di accumulo di capitale in un paese sconfitto dalla seconda guerra mondiale tanto quanto il Giappone e la Germania, ma lasciato autoconvincersi di aver vinto qualche bambolina alla riffa della guerra fredda, e che, nonostante la rimozione chirurgica quasi totale dei propri attributi di sovranità, si era permesso di diventare un paese insperatamente ricco. Troppo, perché il denaro rende liberi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dopo la demolizione della prima repubblica ancora dotata di fondamenti di concretezza: cemento, mattoni, acciaio, sudore e soldi veri, dovendosi inaugurare un periodo di progressivo trafugamento con destrezza delle ricchezze accumulate dall'Italia, per non disturbare coloro che stavano scavandosi la strada verso il caveau, fu instaurato un bipolarismo fantoccio, manciuriano, risultato di una sopraffina psyop; la blasfema rappresentazione della dialettica politica affidata a due parti contrapposte ma facenti parte di un unico corpo. Una divinità bifronte da adorare per i prossimi decenni ed alla quale sacrificare le proprie anime, possibilmente assumendo oppio televisivo che ottunde e stordisce e non fa sentire dolore.</div><div style="text-align: justify;">Da una parte i basisti della sinistra. All'inizio ciò che restava del PCI, gli unici salvati dalle acque limacciose della corruzione partitica endemica (e gli omini rossi <i>au bon coeur</i> non hanno ancora capito il perché di quella insperata immunità), incaricati di portare a termine la finanziarizzazione della lotta di classe e colorare di fucsia il barbone di Marx, per auspicare la perfetta cacotopia ultra-alienante della sinistra radicale del denaro virtuale, dei sessi fluidi e dell'ibridazione coatta con il non-umano. Sinistra diluitasi progressivamente nella parodia veltronista dei democratici americani, in attesa della presa in carico della sinistra fabiana della zampata finale. I sinistri che più borghesi non si può, quelli che nei film di Sorrentino si prendono sul serio fingendo di percularsi. I conformisti che più conformisti non si può, abitanti mansueti del paese dell'antifascismo reale, terrorizzati dalla messa in discussione dell'ortodossia del politicamente corretto ma incapaci di capire cosa il capitalismo dei padroni stia facendo loro in quel preciso momento, proprio all'interno del loro corpo.</div><div style="text-align: justify;"><div><br /></div><div>Dall'altra parte della scacchiera, stesse pedine delle quali cambia solo il colore, la parodia cialtrona del capitalismo italiano medio e della sua borghesia di riferimento. Non più Mattei (Enrico), visioni distributiste e difesa delle vere istanze sociali, bianche o rosse che fossero, ma un liberalismo Kansas City che delocalizzava al Nord l'Alberto Sordi del maccarone del primo dopoguerra dell'Operazione Husky, sublimandolo nell'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_vedovo" target="_blank">Alberto Nardi</a> imprenditore fallito e cialtrone che dipende dalla moglie ricca (l'Europa?) e può sperare solo, come un'avvoltoio, di prosperare dalla sua morte. </div><div>Il cumenda, i bauscia dal milanese spetascià e una specie di sorcina in tailleur che parla come la Cortellesi in "Come un gatto in tangenziale" è l'idea finale, o meglio terminale, di "Destra" che hanno avuto per l'Italia gli sceneggiatori hollywoodiani del cinepanettone vivente della seconda repubblica.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nel paese pilota della realizzazione del mondo nuovo cacotopico, il bipolarismo fantoccio e fasullo secondorepubblichino, basato su interessi esterni se non francamente alieni e ostili, alimentato sulla base dell'unico principio occulto del gatekeeping multiforme e autorinnovantesi in sempre nuove versioni e confezioni, aveva bisogno di una campagna elettorale permanente con la quale appassionare le due fazioni apparentemente contrapposte ed inconciliabili, in realtà da sempre trombamiche, con il metodo già utilizzato per la fidelizzazione dello spettatore alla telenovela, sperimentato negli anni ottanta dalle tv commerciali.</div><div style="text-align: justify;">La politica diveniva quindi sostituta del calcio, già sostituto della guerra, sublimata nella finzione televisiva per tenerci impegnati nel gioco di ruolo della democrazia liberale e soprattutto non disturbare gli scassinatori durante la partita. Il mondo per il quale Silvio Berlusconi era il personaggio ideale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;"><span face="TwitterChirp, -apple-system, BlinkMacSystemFont, "Segoe UI", Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: rgba(0, 0, 0, 0.03); color: #0f1419; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">I</span>L GATTOPARDO E I SUOI GATEKEEPER.</div><div style="text-align: justify;">Per controllare il risultato della partita "perché nulla cambi veramente" in un paese a sovranità limitata ma poter animare comunque la democratura, occorre che siano disponibili in panchina giocatori sempre freschi e pronti per il gatekeeping, anche per far riposare i titolari.</div></div><div style="text-align: justify;">L'idea che il primo partito gatekeeper della repubblica sia stato il M5S è errata. Per offrire un quadro completo del fenomeno legato al mantenimento da parte delle vestali di turno del fuoco sacro della nostra sovranità limitata, offrendo periodicamente al popolo l'illusione che qualcuno possa cambiare le cose, bisogna risalire ai primordi dell'Uomo Qualunque di Giannini e poi al Partito Radicale, propugnatore di ogni dissoluzione appunto di sinistra radicale e poi un giorno, improvvisamente, mutato in una variante iperliberista e superatlantica "di destra" che mimava la parabola dei neocon passati dal trotskismo all'ultracapitalismo. In questo caso sono gli omini verdi a non aver ancora capito il perché di quella conversione a U.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il gatekeeper spesso viene smascherato dall'uso di terminologie e metodi di gestione politica non autoctoni, in specie angloamericani, ovvero padronali. Direi che l'inglese è quasi il marker del gatekeeping. Il "meetup" del movimento originario di Beppe Grillo, ad esempio, derivava dal nome di un social network nato dopo l'undici settembre, utilizzato dal candidato democratico Howard Dean durante le primarie del 2003. Così come il "caucus", che sento purtroppo citare ultimamente nelle file dei dissidenti in corsa alle prossime elezioni dietro ad insegne con troppo arancione. Abbiamo già il termine "assemblea" e l'uso del linguaggio e dei simboli è sempre importante e mai casuale.</div><div style="text-align: justify;">Non può non venire in mente inoltre il "contratto con gli italiani" di Silvio Berlusconi nelle elezioni del 2001, preso pari pari dal "Contratto con l'America", il manifesto elettorale dei Repubblicani durante le elezioni parlamentari statunitensi del 1994. </div><div style="text-align: justify;">Curiosamente non si pensa mai a Forza Italia come gatekeeper ma in fondo nacque dal nulla da una campagna pubblicitaria geniale basata sul teaser, recitò per vent'anni la farsa della "lotta al comunismo" all'insegna del patto del noli me tangere reciproco con i "comunisti" e al momento opportuno si fece da parte per far governare finalmente i tecnici alla Mario Monti, per poi ritornare in perfetta mansuetudine ad offrire i ministri all'altezza e alla bassezza della situazione covid, in comunione di spirito e di corpo con il socio leghista</div><div><div style="text-align: justify;">Già, la Lega. A parte il ruolo di disturbo ai limiti dell'eversione dei primi tempi, con le minacce secessioniste e i vagheggiamenti di vietnamizzare l'Italia separando un Nord prosperoso (oggi diremmo cacciavitaro) da un Sud da dare in gestione alle mafie, fu proprio su proposta leghista che, all'interno di una revisione della legge sui "reati d'opinione", nel 2006 fu approvata (governo Berlusconi e PdR Ciampi) la <a href="http://www.francocrisafi.it/web_secondario/leggi%20nazionali%202006/legge%2085%202006.pdf" target="_blank">depenalizzazione se non abrogazione di una serie di reati contro l'integrità dello stato</a>.</div><div style="text-align: justify;">Allo stesso tempo, la Lega ha sostituito Berlusconi come spauracchio del fascismo e del razzismo ad usum piddini, intestandosi la lotta di pancia contro l'immigrazione, e ha cavalcato abilmente alcune battaglie, come quella per l'uscita dall'euro, poi inspiegabilmente abbandonata quando su di essa aveva costruito un notevole consenso e ne era diventata punto di riferimento. E' il partito delle promesse mancate, in quanto non siamo mai usciti dall'euro, non vi è stata la secessione, gli immigrati continuano ad essere deportati in Italia ai ritmi di sempre; quando stava finalmente governando ha preso il pallone, l'ha bucato e se n'è andata e il suo ruolo di opposizione ai successivi governi piddinocentrici è stato irrilevante, se non connivente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'ECCEZIONALITA' PERMANENTE E IL PUNTO DI NON RITORNO.</div><div><div style="text-align: justify;"><div>Inoltrandosi nella selva oscura della gestione della pandemia, divenuta colpo di stato permanente, la politica italiana ha raggiunto un punto di non ritorno. Si è trattato di una cessione dell'anima propria ed altrui, della lucida scelta di un percorso irreversibile e collettivo di dannazione. Il male perpetrato sul popolo, che solo un tribunale potrebbe giudicare se frutto di ignavia o "cristallina volontà di nuocere", per citare i<a href="http://ilpedante.org/" target="_blank">l Pedante</a>, non è in ogni caso di quelli emendabili dagli uomini. Ci penserà il Dio del Vecchio Testamento, a suo tempo.</div><div><br /></div><div>Eppure nel Panopticon Italia, dopo due anni e mezzo di alternanza tra domiciliari e libertà vigilata per tutti, di 41 bis per una consistente fetta di noi "disertori" e di braccialetto elettronico e obbligo di firma per chi accettava la logica carceraria del capitalismo della sorveglianza come male necessario a sconfiggere una pandemia credibile come la buona fede di chi l'ha cavalcata e volutamente malgovernata, il Gattopardo ci concede graziosamente ed inaspettatamente il rito orgiastico del voto. Come niente fosse stato, come se nessuno fosse stato perseguitato e danni incalcolabili fossero stati provocati.</div><div>Con quale coraggio, direte voi, ci chiedono con il sorriso da stronzo sui pochi manifesti affissi, di legittimare tutto ciò che di illegittimo ci hanno fatto, si suppone al fine di poter continuare ad infliggerci in futuro violenze che, a quel punto "avremo noi richiesto"?</div><div>Con il coraggio di chi è convinto di aver ormai rinchiuso le bestie nel recinto e di poterne fare ciò che desidera, perché la sua salvezza è dipesa dal numero di capi che è riuscito ad acchiappare ed imprigionare e Moloch ora è abbastanza soddisfatto ma non del tutto. </div><div><br /></div><div><br /></div><div><div>LA POLITICA DI NARCISO. SE LO CONOSCI LO EVITI.</div><div>E' utile a questo punto cercare di capire perché il rapporto tra gli attori del bipolarismo fantoccio sia degenerato fino a diventare quello prettamente sadiano tra vittima e carnefice. </div><div>Questi tempi non solo di guerra ma di Rivelazione apocalittica, stanno facendo cadere tutte le maschere che nascondevano il vero carattere sociopatico del capitalismo delle multinazionali. In particolar modo abbiamo potuto finalmente notare, grazie alla TV ma soprattutto ai social, l'impressionante incidenza del carattere narcisistico nei ranghi degli amministratori della cosa pubblica. Una tale ricorrenza e frequenza da far pensare che la politica post-ideologica abbia cinicamente ricercato e trovato nel soggetto affetto da disturbo narcisistico della personalità il suo attore e candidato ideale e nella relazione tossica tra narcisista e dipendente affettivo la sua dialettica - se mi concedete il gioco di parole - di elezione.</div><div>Il narcisista patologico è un sociopatico incapace di empatia. E' manipolatore, è un vero e proprio vampiro dell'energia altrui, pretende assoluta devozione ma non dà nulla in cambio. Generalmente invidioso e consapevole dei suoi limiti, è tuttavia intollerante alle critiche, sia nella variante istrionica e palese che in quella passivo-aggressiva e nascosta. In entrambi i casi è tuttavia soggetto da evitare in quanto abusante. </div><div>Il narcisismo patologico in politica non crea un rapporto sano e autorevole di reciproco rispetto tra rappresentante e rappresentato ma appunto una relazione tossica e psicologicamente abusante di tipo autoritario tra manipolatore e manipolato. Come avviene nelle relazioni private e nei contesti settari, l'elettore sarà inizialmente catturato con promesse e moine, con quello che si definisce "love bombing"; verrà poi sottoposto ad un vero e proprio condizionamento operante fatto di rinforzi intermittenti dare/togliere che lo destabilizzeranno e infine verrà denigrato, ignorato e poi scartato, soprattutto se oserà mettere in discussione il dogma. Lo scopo è ottenere la passività assoluta della vittima ed il controllo totale su di essa fino a costringerla ad assumere quel cucchiaino di merda che invece piagnucolano di aver dovuto subire loro per colpa nostra.</div><div><br /></div><div>Il narcisismo patologico è del resto il veleno che ci viene inoculato ogni giorno attraverso i social, veri e proprie fabbriche a pieno regime di vittime e manipolatori. Tutti noi siamo spinti a metterci in mostra, ad idolatrare la nostra immagine fino ad innamorarcene, ad indossare maschere, a crearci identità fasulle ed intercambiabili e, quel che è peggio, ad abusare psicologicamente degli altri, ad indulgere nella pratica del "silenziare" e del "cliccare", che sono l'equivalente del silenzio punitivo e dello scarto narcisistico. </div><div>Dopo averci immersi in questo bagno di veleni, alla fine il Sistema ottiene due tipi di soggetti perfettamente imprigionati nel meccanismo tossico: il narcisista prigioniero di sé stesso e la vittima prigioniera del narcisista. E' veramente difficile potersi sottrarre personalmente a questo tritacarne ma almeno, conoscendo il modus operandi e riconoscendone i primi segnali, possiamo difenderci rifiutando la trappola.</div><div><br /></div><div><span style="text-align: start;">LA CAMPAGNA ELETTORALE A CARICO DELL'ELETTORE.</span></div></div><div><div>C'è un'altra questione che emerge in questa campagna elettorale virtualizzata e che conferma quanto detto sopra. </div><div><div>Il Gattopardo ci concede di metterci in fila per avallare altre cambiali in bianco, sottoscrivere altri derivati sintetici ma abbiamo solo due mesi di campagna elettorale perché, come sappiamo, non è sano riflettere troppo a lungo sulle decisioni importanti. E, soprattutto, saranno due mesi di campagna elettorale autogestita in caciara sui social di rito antico e accettato, per poter entrare con gli occhialoni della realtà aumentata nel metaverso della democrazia rappresentativa che sembra proprio vera, tanto è realistica.</div><div>Sappiamo che la politica vera è in presenza, si ha bisogno di vedere, sentire ed annusare sodali ed avversari. </div><div><div><span style="text-align: start;">Poster, volantini, comizi, attivismo porta a porta e manifestazioni una volta costavano. Grazie ai social e alla gestione tossica e settaria della dialettica politica, il</span> bipartitismo fantoccio può trasformare <span style="text-align: start;">gli stessi elettori in fanatici propagandisti a costo 0, da ringraziare con un videino di love bombing e qualche parolina dolce che però impegna ad una fedeltà assoluta, pena lo scarto.</span></div><div><span style="text-align: start;">La perdita della lucidità nel giudicare i propri politici di riferimento, perfino in una situazione di non ritorno dalla dannazione come quella attuale, è quanto di più nefasto possa accadere, perché finisce per farci avallare "per amore" e legittimare con la sacralità del voto democratico ogni loro azione. Per timore di perderne l'approvazione (cosa che comunque inevitabilmente accadrà perché la cifra del manipolatore è la menzogna e il contratto è nullo), accetteremo di farci loro docili "scimmie volanti", </span><span style="text-align: start;">ovvero chi trascende il ruolo di attivista diventando una sorta di medium che parla e agisce per bocca del narcisista, restando progressivamente privo di opinioni proprie e ripetendo solo gli slogan del gruppo di riferimento. </span></div></div></div><div><br /></div><div>CHE FARE?</div><div>Cosa faranno le umane bestie spinte nel recinto? Andranno mansuete al macello o si ribelleranno? Quali opzioni hanno per bucare una politica dal copione già scritto ed imparato a memoria da protagonisti, generici e comparse? Un nuovo contratto con gli italiani tutto fatto di clausole in piccolo che loro devono solo controfirmare, come la sciura Elvira moglie dell'Alberto Nardi di cui sopra? La metteranno gli italiani la "firmètta" come pura formalità sull'ennesimo prestito a fondo perduto ad una classe politica ormai infestata dai ditteri della propria putrefazione?</div><div><br /></div><div>A parte coloro che voteranno per appartenenza, per devozione o per calcolo, si sono già fatti sentire i turonasisti, i gatekeeper involontari dal fronte dell'elettorato, che vengono fuori dalla scatola del Grande Gattopardo ad ogni elezione affinché recitino con passione il migliore spot elitario contro il suffragio universale. Imporre il menopeggismo senza saper dare una definizione di peggio.</div><div>Ci sono poi gli astensionisti che offrono analisi interessanti sul significato politico di portare ad evidente delegittimazione un governo che pretendesse di rappresentare legalmente, soprattutto in un consesso internazionale, la minoranza della minoranza dell'elettorato, autocertificandosi in pratica come dittatura conclamata. </div><div>C'è il voto di protesta, la distruzione creativa a mezzo del linguaggio che potrebbe comunicare al presidente del seggio cosa pensa veramente l'elettore della partitocrazia in generale o di un candidato particolare.</div><div>C'è il tentativo quasi eroico, visto il pochissimo tempo a disposizione, di approntare nuove liste e raggruppamenti che dovrebbero andare a riempire idealmente il vuoto cosmico lasciato dalle opposizioni narcisistiche nella rappresentanza degli italiani che non si riconoscono nelle azioni degli ultimi governi pandemici. In questo campo bisogna osservare attentamente e possibilmente con occhio critico le diverse offerte ma, proprio perché questa volta non ci fidiamo più, dovremo prestare attenzione ad ogni sintomo di possibile gatekeeping, soprattutto se lo riconosciamo come eterodiretto dai soliti burattinai "colorati". </div><div>C'è infine ancora l'incertezza, il non sapere cosa fare, ed è l'atteggiamento migliore. Prendiamoci tutto il tempo a disposizione, soprattutto per profilare con attenzione ogni proposta e cercare chi ancora è in grado di offrire un onesto contributo alla causa.</div><div>Per una nuova politica e un nuovo sistema di idee, progetti e azioni, temo che potranno derivare solo dalle macerie di questo sistema destinato a crollare e per realizzarli occorreranno tempo, lacrime e sangue.</div><div><br /></div><div>Non do quindi infine suggerimenti né indicazioni, salvo quelle che possano aiutare ad identificare in tempo quei segnali di manipolazione nel rapporto tra elettori e politici che ormai non devono più essere tollerati. E' già abbastanza insopportabile e offensivo il didatticismo del clero intellettuale e mediatico, manipolatore indisturbato del pongo cerebrale di un popolo visto come insieme di scolaretti ottusi e svogliati, capaci solo di copiare il compito dal quaderno del compagno dieci minuti prima di entrare in classe e terrorizzati dal bagliore delle proprie sinapsi, preferendo rispecchiarsi in quelle oscure dei loro instancabili ingannatori. I politici si sono presi troppe libertà con noi e noi ce le siamo prese con loro. E' tempo che torniamo a darci del lei. </div><div>Per cui queste mie sono da considerarsi solo riflessioni sui temi della libertà di coscienza e decisione, della difesa dalla manipolazione ed un invito a chiunque prenderà una qualunque decisione in merito alle elezioni a ragionare solo ed esclusivamente con la propria testa. </div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div></div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-35817461137910577952022-06-29T22:17:00.000+02:002022-06-29T22:17:17.679+02:00CI HANNO TOLTO LE PAROLE<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgBXI6tJHrTN1HNLnVc47D777DskazW25jMyPZhnID8iaVdZbyO_40z1iWc1GvHk-DeE_YWtdpOuQX7VmrcxBobPYTVrVADdWW1NeatBPnwsSPNigP16bZWTmSPKJbAzb9Daac46QT2OzumKwgCC1N41EzMQajX8XFEuUZDMPUaF0FygeueQw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img data-original-height="514" data-original-width="700" height="294" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgBXI6tJHrTN1HNLnVc47D777DskazW25jMyPZhnID8iaVdZbyO_40z1iWc1GvHk-DeE_YWtdpOuQX7VmrcxBobPYTVrVADdWW1NeatBPnwsSPNigP16bZWTmSPKJbAzb9Daac46QT2OzumKwgCC1N41EzMQajX8XFEuUZDMPUaF0FygeueQw=w400-h294" width="400" /></a></div><br />Questi due anni ci hanno tolto le parole. Due anni di guerra mondiale antibiologica, di attacco sferrato all'Umanità che respira, come solo forse un'invasione aliena ostile di quelle tanto spesso immaginate il secolo scorso da letteratura e cinema avrebbe potuto scatenare. <p></p><p style="text-align: justify;">Ricordate come iniziò? "E' una malattia terribile, si muore soffocati!" La cura, per contrappasso, fu la prima dittatura ad imporre a chiunque fosse vivo la deprivazione dell'ossigeno, la costrizione del respiro, l'orrore del soffocamento che poi si sono estesi metaforicamente alla mente, all'anima, bloccandole nell'incubo notturno ricorrente nel quale le urla sono mute, devocalizzate, imprigionate nell'impotenza della disperazione. L'anima ammutolita nell'orrore della visione dell'abisso nel quale la si voleva precipitare. Una dittatura che, per imprimere ancor meglio il marchio d'orrore e perpetuarlo in eterno, ha imposto la mascherina ai morti designati a rientrare nel computo delle "vittime" designate; eterno memento della follia umana da far decifrare agli archeologi del futuro.</p><p style="text-align: justify;">Solo oggi riusciamo forse ad iniziare a capire che per due anni abbiamo faticato a trovare il modo di descrivere quell'orrore. Io finora non ci ero riuscita. Ho tentato mille volte di scrivere queste parole ma ogni volta rimandavo, perché non mi sembrava ancora venuto il momento di farlo. Non riuscivo più a scrivere. I pensieri venivano respinti al nero cancello dell'angoscia da frotte di demoni incaricati di attizzarla come il fuoco dal quale provenivano. </p><p style="text-align: justify;">Tutti noi in questi due anni abbiamo visto l'Inferno scatenato da una schiatta di invidiosi di Dio e dai loro ignobili e sconci servi. Una genìa sotterranea, ctonia, spurgata dagli abissi della Terra e del Cuore che per due anni ci ha torturato allo scopo di separarci, isolarci l'un l'altro e poterci infine lacerare l'anima a morsi. E l'anima ferita ma sopravvissuta ha avuto bisogno di tempo per sentire attenuarsi il bruciore del fuoco.</p><p style="text-align: justify;">Le parole ce le ha tolte la gestione meticolosa, implacabile, maniacale, sociopatica, di questo tentativo di aborto a termine dell'Umanità dal grembo del Creato, condotto da un'infima manovalanza che un misterioso fenomeno di negazione di massa continua a definire incapace, più che volonterosa esecutrice criminale del più ambizioso, scellerato e dannato crimine contro l'Umanità.</p><p style="text-align: justify;">Tutto questo dovrà essere raccontato affinché, come ogni trauma, possa essere elaborato e superato anche se mai potrà essere dimenticato. <span style="text-align: left;">Questi due anni ci hanno tolto le parole ma io sto cominciando ad aver voglia di urlare. E lo farò.</span></p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-57247513184822548082022-04-22T16:30:00.000+02:002022-04-22T16:30:17.272+02:00NEL LABORATORIO DELLA SHOCK ECOLOGY LA SCIMMIA SCENDE DALL’UOMO<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiEx0-5nTqj5xVCUD-ewOF1iZp1KJm1X2M95TUBGEE91ntwlK2iFS4qQT0945Xp0FdTAxuxJFkMbnFM8KvKMmI0dv66qixtchVfGKtAVnRU9sIvmpjtlo7RnS86NfVOsReiLXtA_uNuB71uVYLI-6MGbNfDlI58dSxfCE39Pyzh3jbCgVRBGw" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="480" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiEx0-5nTqj5xVCUD-ewOF1iZp1KJm1X2M95TUBGEE91ntwlK2iFS4qQT0945Xp0FdTAxuxJFkMbnFM8KvKMmI0dv66qixtchVfGKtAVnRU9sIvmpjtlo7RnS86NfVOsReiLXtA_uNuB71uVYLI-6MGbNfDlI58dSxfCE39Pyzh3jbCgVRBGw=w640-h320" width="640" /></a></div><br /><p></p><div style="text-align: justify;">Avete presente quando, andando a leggere un articolo che vi è apparso sulla lineatempo dell’uccello blu, si verifica un interessante cortocircuito scintillante tra il mondo reale e la dissonanza cognitiva buonaiola che ci avvolge ormai permanentemente come una nube tossica? Mi è successo tempo fa con una notizia che parlava dell’attacco sferrato dagli animalisti ad Elon Musk, colui che per altro, grazie ad alcune uscite contro la narrativa sul noto virus e anche al nome tanto perfetto che pare inventato da Stan Lee, sta impersonando con un certo successo il capitalista buono, ovvero un personaggio caro ai fumetti dei supereroi e probabilmente, temo, altrettanto fantasioso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tra un sogno bagnato spaziale alla Jack Parsons. il ritorno di fiamma cosmista alla Bogdanov sulla colonizzazione di Marte e le macchinine belle per mettere semplicemente in moto una delle quali presto occorrerà una centrale nucleare, in barba al loro ispiratore Tesla che sognava un mondo alimentato da energia libera, gratuita e infinita, Elone Muschio sta studiando il modo, attraverso la sua società Neuralink, specializzata in neurotecnologie e intelligenza artificiale, di impiantare microcippi nelle nostre capocce. Naturalmente non si sa esattamente a quale scopo ma sicuramente a fin di bene. Mah, sai com’è, Elone, di capitalisti buoni conosco appunto solo Bruce Wayne e Tony Stark e ultimamente siamo tutti abbastanza paranoici e stressati per credere a favole tipo “non temere, io sono diverso, il vastaso è Bill, io sono cool”. Per cui, “non compro nulla.”</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ebbene, venendo alla controversia raccontata nell’articolo, si dà il caso che, prima di sparare a te, si, proprio a te, il microcippo nella poltiglia cerebrale, la Neuralink stia sperimentando la procedura sulle scimmie e questo ha fatto saltare i salvavita nella mente dell’animalista modello base. Nella fattispecie, di un certo Physician Committee for Responsible Medicine, un gruppo di attivisti che si oppone ai test sugli animali. Avvenuti, nel caso della Neuralink, sostengono costoro, al di là delle leggi federali americane che regolano la sperimentazione animale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Premetto che non ho nulla contro l’ecosistema e ho tanti amici animali, ma sinceramente penso che gli animalisti fluttuanti nell’Iperuranio abbiano dimostrato ancora una volta di non essere perfettamente sintonizzati con ciò che sta accadendo oggi nel mondo reale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per carità, come tanti della mia generazione lessi quel vero e proprio snuff book che era “Imperatrice nuda”, un libro di Hans Ruesch del 1976 che denunciava gli orrori della vivisezione animale, indulgendo nella descrizione minuziosa di sadiche torture che avrebbero impressionato un serial killer, e che forgiò con una vera terapia dello shock culturale quell’atteggiamento animalista nei confronti della scienza tutto “ah, no, il gatto no, tuttavia il piccolo campesino guatemalteco checcefrega”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ricordo per altro la frase di una mia prof di neurofisiologia che a lezione si fece scappare: “Eh, ragazzi, purtroppo questi esperimenti non si possono ripetere sugli uomini”. Stava parlando appunto di una di quelle impressionanti procedure di vivisezione che, per altro, i giapponesi dell’Unità 731, senza tanti sentimentalismi, avevano praticato sui cinesi durante la seconda guerra mondiale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Capisco anche, secondo i dettami dei sacri libri dell’Ascienza, preoccuparsi darwinianamente dei parenti, onorando nei loro discendenti i nostri esotici antenati pelosetti, ma che questi attivissimi si sveglino con le scimmie di Elone e non con la prima sperimentazione globale di massa che da due anni sta andando avanti su Esseri Umani (stavolta maiuscolo) e financo sui cuccioli dei medesimi, testimonia il livello di ipocrisia e soiaggine di questa gente. Allora, siamo animali o caporali? Decidetevi, perché se siamo nient’altro che scimmie petulanti, allora perché per noi non c’è un comitato contro la segregazione in gabbie casalinghe, la museruola, l’uscita limitata alle aree per lo sgambamento, la ciotola fuori dal negozio dove “io non posso entrare”, l’anticoso obbligatorio e presto, grazie ad Elone, il microcippo?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sapete che da pochi giorni noi italiani possiamo fregiarci di una costituzione Lav, Lav, Lav, che di fatto tutelerà più Lambiente, Lebestie e Lasalute rispetto a noi umani (volutamente minuscolo, per restare nello spirito dei neocostituenti). La shock ecology, la versione aumentata e multiverso di quella economy, ha già previsto la nostra retrocessione di dominio da quello degli animali a quello dei parassiti da debellare? Il nostro cane dovrà munirsi di collare antiumano? Temo di si, e gli animalisti, zitti.</div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-35162324037318946832022-03-11T12:58:00.006+01:002022-03-11T13:12:12.840+01:00LO STURAMENTO COVIDIANO DELLA TERZA NARICE<p style="text-align: justify;">Su queste pagine ho già parlato del valore simbolico - di una simbologia così cara a certi ambienti - di quella che pare tanto una tanatoprassi riservata ai viventi, ormai divenuta quotidiana e coatta e che mima così bene un procedimento di imbalsamazione (del dissenso?), mentre al contempo fornisce paradossalmente al soggetto l'illusione non solo di "essere ancora vivo" e di far ancora parte del gruppo sociale di appartenenza, ma di essere grazie ad essa iniziato simbolicamente ad un rito di passaggio riservato ai privilegiati come gli egizi defunti: </p><blockquote><div style="text-align: justify;">"Lo scrittore greco Erodoto, che visitò l’Egitto nel V secolo a.C., descrive così la rimozione del cervello: […] "se si tratta del tipo di imbalsamazione più accurata vi attendono come segue. Estraggono anzitutto con un ferro ricurvo il cervello dalle narici, in parte così, in parte introducendovi dei farmaci" […]"</div></blockquote><blockquote><div style="text-align: justify;">“È noto che la mummificazione era largamente praticata in tutta l’antica civiltà egizia, ma era una pratica lunga e costosa. Così, non tutti potevano permettersi di eseguire la stessa procedura di mummificazione”, scrivono i ricercatori. (<a href="https://ilfattostorico.com/2013/01/01/uno-strumento-per-rimuovere-il-cervello/" target="_blank">fonte</a>) </div></blockquote><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Sapete a quale rito trisettimanale mi riferisca. Tant'è, mi appare sempre più inspiegabile e sconcertante la titanica volontà degli italiani nel continuare a sottoporsi, dopo due anni, a quella che un noto ministro brevilineo ha definito apertamente e con malcelato sadismo una tortura voluta, accettandola essi addirittura come presupposto al diritto al lavoro, senza mostrare stanchezza e per giunta pagando. Con una sola mossa, i miei connazionali offrono narici e oro alla Patria tre volte a settimana.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La Scienza un giorno potrà dirci se questo tremendo shock esterno possa aver provocato in noi una mutazione anatomica funzionale allo scopo di chi ci guida amorevolmente verso il mondo nuovo, ma intanto questo mistero mi riporta ad un mirabile brano di Giovannino Guareschi in grado forse di svelarlo senza scomodare la già abbastanza inguaiata Signorina Sotutto.</div><div style="text-align: justify;">Brano che vi propongo integralmente, benedicendolo in eterno per averci lasciato queste visioni del nostro presente. </div><div><blockquote><div style="text-align: justify;"><i>No: caro lettore, il Suo risentimento è senza ragione. Il fatto stesso che Ella, pure essendo</i></div><div><div style="text-align: justify;"><i>comunista militante legga anche i giornali che non sono del Suo partito, il fatto stesso che Ella, </i><i>pur ritenendosi offesa, mi scriva firmando con nome cognome e indirizzo, non solo, ma non mi </i><i>chiami fascista, reazionario e traditore del popolo, stanno a dimostrare che Lei non può in nessun modo essere compreso nella categoria degli uomini con tre narici.</i></div><div style="text-align: justify;"><i> Questa faccenda della terza narice è – riconosciamolo – una trovata grafica notevolissima in </i><i>quanto permette di definire un tipo e una mentalità col semplice ausilio di un buco, un piccolo </i><i>buco il quale, praticamente, si risolve in un circoletto di rapidissima messa in. opera.</i></div><div style="text-align: justify;"><i> Polemicamente è un motivo valido e perciò io ne uso senza parsimonia sì che molti hanno</i></div><div style="text-align: justify;"><i>già accettata la terza narice come un dato di fatto, ma appunto per questo oggi sento il dovere </i><i>di fare una precisazione.</i></div><div style="text-align: justify;"><i> Io mi spiego sempre con esempi e Le dico, caro lettore, che nella categoria «intellettuali o </i><i>similari» considero avente diritto alla terza narice quel « Socialista nenniano» il quale tre numeri </i><i>fa ha inviato alla sottoscrizione per Brera lire 1 spiegando che «L’arte non ha bisogno di accademie». Tre narici hanno membri della commissione toponomastica che, a Venezia, ha tolto a una </i><i>via il nome di Gabriele D’Annunzio per darle altro nome. Tre narici la commissione che a </i><i>Piombino ha sostituito il nome di Piazza Umberto I con quello di Piazza Bresci (uccisore di Umberto I). E così via.</i></div><div style="text-align: justify;"><i> Nel campo meno intellettuale considero appartenenti alla categoria dei trinariciuti i dimostranti della Garfagnana i quali hanno per protesta aperto le dighe dei bacini idroelettrici.</i></div><div style="text-align: justify;"><i> Ed ora vediamo di precisare assieme al concetto di « trinariciuti » quello del «terrazziere trinariciuto».</i></div><div style="text-align: justify;"><i> Il fatto è fresco e ancora fragrante di democrazia progressiva ed è successo in Emilia, nel</i></div><div style="text-align: justify;"><i>fondo Grizzaga di Collegarola. Questo podere fu acquistato per procura da un minatore emigrato all'estero coi suoi risparmi. L’antico proprietario rimase sul fondo come colono 17 anni </i><i>ancora, poi venne a contrasti col minatore rimpatriato, e il nuovo proprietario ottenne sentenza di sfratto. Una folla di terrazzieri si oppose e il prefetto rimandò a tempi migliori lo sfratto. </i><i>Intervenne il Ministero degli Interni, ma i terrazzieri si scatenarono ancora e la cosa finì in </i><i>niente. L’ex minatore (promosso dai progressisti emiliani a «negriero») trovò una nuova sistemazione per il colono e lo sfratto ebbe luogo e arrivò sul fondo un nuovo colono.</i></div><div style="text-align: justify;"><i> Ma la Camera del Lavoro ordinò ai terrazzieri di rimanere «mobilitati e in vigilante attesa» e il </i><i>nuovo colono ricaricava armi e bagagli e terrorizzato se la squagliava. Fu trovato un altro mezzadro ed ecco che una settimana fa ignoti «mobilitati in vigilante attesa» si stufano di attendere: </i><i>entrano nel fondo, abbattono sei alberi d’olmo e tagliano 190 (centonovanta) ceppi di vite facendo trovare affisso il seguente cartello:</i></div><div style="text-align: justify;"><i> «Questo è il primo esempio, contadino fascista! Così sarà di te!».</i></div><div style="text-align: justify;"><i> Cioè abbattuto come un olmo. E il contadino diventa «fascista» perché, per i terrazzieri a tre narici, chiunque ostacoli la loro marcia è «fascista». </i></div><div style="text-align: justify;"><i> Ecco, caro lettore: quando diciamo l’Italia dei terrazzieri alludiamo all’Italia di questi terrazzieri, E per terrazzieri a tre narici, intendiamo questi terrazzieri che purtroppo sono molti. </i></div><div style="text-align: justify;"><i> Nel caso specifico hanno diritto alla terza narice anche i dirigenti di quelle Camere del Lavoro (speriamo che non su questo lavoro si fondi la Repubblica Italiana) i quali sono, a parer
mio, i veri responsabili di questi scempi. Quindi dovrebbero ricevere il succhiello-omaggio per
praticarsi appunto la terza narice. </i></div><div style="text-align: justify;"><i> Ammesso, beninteso, che ancora non l’abbiano. </i></div><div style="text-align: justify;"><i> Caro lettore, io potrei continuare a elencarLe degli esempi. Ma ormai il concetto le deve essere chiaro. E quindi Ella non si deve sentir toccata quando mi vede disegnare tipi con tre narici. </i></div><div style="text-align: justify;"><i> Perché nel mio concetto base, la terza narice ha una sua funzione completamente indipendente dalle altre due: serve di scarico in modo da tener sgombro il cervello dalla materia grigia
e permette nello stesso tempo l’accesso al cervello delle direttive di partito che, appunto, debbono sostituire il cervello. Il quale cervello, lo si vede, appartiene oramai ad un altro secolo. Non dico, come i miei nemici personali desidererebbero, ad un’altra era. Perché la terza narice
esisteva anche nell’altra era, ma era proibito mostrarla, e tutti dovevano portarla abilmente mascherata. </i></div><div style="text-align: justify;"><i> Non ho niente altro da dirLe. Naturalmente la terza narice non è una strettissima prerogativa delle sinistre: io credo che ce ne siano molte altre, distribuite un po’ in ogni dove. Il guaio è
che sono ancora tappate per motivi prudenziali o altro e non si vedono ancora. Ma se va avanti
così la faccenda, temo che presto verrà messa in vigore la legge del taglione: «Occhio per occhio, narice per narice», E non è ancora tutto: infatti quanta gente ha la terza narice e non lo sa
ancora? Le confesso che anche io alle volte, rileggendo quello che ho scritto e che, purtroppo è
già stampato (per esempio la storia del campo minato del n. 12), mi guardo perplesso nello
specchio. </i></div><div style="text-align: justify;"><i> Attenti dunque alla terza narice! </i></div><div><i><br /></i></div><div><i>Giovannino Guareschi
(«Candido» 14, 5-04-1947) <a href="http://www.giovanninoguareschi.com/1947-terza-narice.pdf" target="_blank">fonte</a></i></div></div></blockquote><p><br /></p><div><div></div></div></div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-3034461297783496222022-01-30T22:29:00.002+01:002022-01-30T22:29:27.913+01:00AVRANNO LA VOSTRA ANIMA SOLO SE GLIELA CONSEGNERETE<div class="separator"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjk0kp5Ot0_suwx-CcrJwzAVOkpuSClVCx522kiC33q3rD65UNaMf3B2n7NK42x0AfBhEpdH_Y_Ydc-jA12loI374rMRmf1GThafE0GI6MVDvLbXKFOkMq8XzsfM2VKUD3uWOqIetoaGfQjcTQhiRKRE0w2vxL-ERzeFHXL690nGfkAQluLrA=s1050" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="551" data-original-width="1050" height="336" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjk0kp5Ot0_suwx-CcrJwzAVOkpuSClVCx522kiC33q3rD65UNaMf3B2n7NK42x0AfBhEpdH_Y_Ydc-jA12loI374rMRmf1GThafE0GI6MVDvLbXKFOkMq8XzsfM2VKUD3uWOqIetoaGfQjcTQhiRKRE0w2vxL-ERzeFHXL690nGfkAQluLrA=w640-h336" width="640" /></a></div><p> </p><p style="text-align: justify;">La più grande operazione di shock therapy della Storia, l’esercitazione non convenzionale C-19 falsamente dichiarata globale ma in realtà mirata sulla popolazione occidentale, si lascerà alle spalle vittime e macerie come una guerra vera ma soprattutto tenterà di mutarsi in trauma permanente, in memoria parassitaria, sì da diventare davvero quel marchio indelebile di perdizione di cui il terribile sigillo evocativo a base di pipistrelli, gatti e feti morti della scienza negromantica, nonché il suo supposto antidoto-feticcio, dovevano essere gli strumenti di penetrazione, le vie d’accesso all’Anima, le tavolette Ouija della possessione deumanizzante. Il macaco di Dio è destinato a non sopravvivere alla sua controsperimentazione sull’Uomo. Lo sa bene chi durante questi due anni ha seguito la piccola luce comparsa, per le vie insondabili della Fede, nel buio e poi, fattasi essa sempre più grande e vivida, gli ha mostrato la strada verso quello scudo contro la disperazione che è la certezza di aver compreso la cosa giusta da fare, aver preso posizione e scelto il campo nel quale lottare per la propria salvezza.</p><div style="text-align: justify;">Mediante l’attacco al corpo ed alla sua sovranità e sacralità, l’Anima è stata invero la vera posta in gioco di questa guerra prima di tutto spirituale in un mondo già da lungo tempo desacralizzato a dovere per permetterne una più facile mietitura. Un’Uomo senz’anima, percepito come “cancro del Pianeta”, può essere eliminato con lo stesso distacco con il quale gettiamo via una pianta sfiorita e rinsecchita, con un atto che non lascia sensi di colpa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Molti di noi sono riusciti a difendere la propria anima, mentre altri se la sono vista strappare via o fare a brandelli. L’Anima, ovvero quell’essenza al tempo stesso umana e divina che si è cercato materialisticamente di ridurre a pura materia, ad impulsi di cellule, chiamandola psiche o mente, da ridurre a distretto del corpo perfettamente rimodellabile a piacere come il volto di vecchie belle ragazze nelle mani dei loro chirurghi estetici. Una psiche che potresti piegare al male anche con l’arma della depressione, del sole oscurato, del muro insormontabile, del terrore senza fine, in un orrendo anticipo di Inferno ma vissuto in Terra.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il trauma permanente con cui infatti, come ultima maledizione, vorrebbe infettarci il Grande Macaco, prima di riprovarci alla prima occasione, è quello del Disturbo Post Traumatico da Stress cronico diagnosticato urbi et orbi e a reti unificate a tutti i sopravvissuti, soprattutto alle generazioni più giovani: bambini ed adolescenti. Il marchio di riserva, il marchio B.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Colpire nuovamente l’Anima per togliere speranza e salvezza, al fine di impedire alle generazioni coinvolte in questa tragica esperienza di superarla e anzi di poterla volgere a proprio favore come momento di crescita personale e acquisizione di maggiore consapevolezza e coscienza, come accade da sempre alle generazioni che sono chiamate a ricostruire i propri paesi, i propri popoli e sé stesse, dopo una guerra convenzionale fatta di macerie, bombe, carne, ossa esposte e sangue.</div><div style="text-align: justify;">La guerra è un evento traumatico ma, soprattutto se si è combattuto per riacquistare la propria libertà, diviene portatrice di un nuovo furore di rinascita, di nuovo inizio e ricostituzione del proprio sé e della propria personalità in quello che è un vero percorso di guarigione, singola e collettiva. Questo processo di guarigione è da sempre condotto dalle giovani generazioni e dal loro naturale entusiasmo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">Stiamo invece leggendo una vera pletora di articoli terroristici sui danni permanenti alla popolazione, soprattutto ai bambini e agli adolescenti, che questa guerra psicologica C-19, con la solita certezza incrollabile della Scienza, è destinata a lasciare in eredità. Cito solo un paio di esempi. Dal <a href="https://www.ilsole24ore.com/art/il-neuropsichiatra-il-covid-e-stato-detonatore-i-ragazzi-e-boom-ricoveri-AEdWQOC?refresh_ce=1" target="_blank">“Sole 24 ore”</a>: <i>“Il neuropsichiatra: «Il Covid è stato un detonatore, tra i ragazzi è boom di ricoveri». La pandemia ha acuito fragilità che magari in altri periodi avrebbero “retto” avverte Stefano Vicari, docente e primario di Neuropsichiatria infantile al Bambino Gesù di Roma."</i></div><div style="text-align: justify;">E ancora, sul <a href="https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/22_gennaio_21/modena-studenti-medie-controllare-green-pass-bus-scolastici-2c8fb25e-7aed-11ec-9fc0-f958588bb295.shtml" target="_blank">“Giornale del Ticino”</a>: <i>«Tra i giovani è in corso una crisi mondiale della salute mentale. L’incidenza di depressione e ansia fra adolescenti è raddoppiata rispetto a prima della pandemia: un’analisi pubblicata su JAMA Pediatrics ha dimostrato che un adolescente su quattro ha i sintomi clinici di depressione e uno su cinque segni di un disturbo d’ansia”.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">Ecco la diagnosi infausta a mezzo stampa per la quale vale il solito principio fondante del capitalismo terminale: “Non c’è alternativa” (There Is No Alternative, TINA). Espressione, più che di una previsione scientificamente fondata, del desiderio di aver ottenuto una generazione incapace per sempre di uscire dallo shock indotto, da quello shell shock osservato nei reduci della Prima Guerra Mondiale sul quale il Tavistock Institute fondò i suoi studi sulla riprogrammazione mentale e le tecniche di brain washing. Tecniche, giova ricordarlo, che sono riuscite solo in parte ad ottenere i risultati attesi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">A scanso di equivoci, non sto affatto negando l’esistenza di un grave e in alcuni casi gravissimo problema di sofferenza psicologica nei piccoli e nei nostri ragazzi che perdura da ormai due anni e sta aggravandosi progressivamente. Un’amica docente universitaria ha scritto ieri in un tweet: “Ho visto un adolescente solitario bere un sorso da lattina e alzare subito il bavaglio. All'aperto.”</div><div style="text-align: justify;">Anch’io vedo ragazzini spaventati ed intrappolati in una ancora più preoccupante e acritica adesione alle regole del regime sanitario sperimentale, nell’illusione di “tornare a vivere”. Vedo bambini piccolissimi oppressi da mascherina all’aperto da mamme immerse nella matrix che guardano terrorizzate la mamma africana a fianco che nello stesso preciso momento sta vivendo in un mondo reale dove i figli non si sottopongono a deprivazione d’ossigeno perché l’hanno detto la televisione e un decreto legge di due anni fa ma perché te lo suggerisce il tuo istinto materno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non nego i tentativi di suicidio e autolesionismo di cui si viene a conoscenza ogni giorno.</div><div style="text-align: justify;">Abbiamo un enorme problema e ce lo trascineremo per molto tempo ma mi rifiuto di credere che l’unica soluzione alla minaccia di suicidio sia l’istigazione al medesimo, come sembra suggerire il solito schema di irrorare depressione su interi popoli tramite i media. Scopo di queste mie riflessioni sarà anche l’offrire una possibile e concreta soluzione e via di guarigione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La prima contraddizione che emerge da questo senso di pessimismo da danno irreparabile veicolato dai media è infatti la seguente: come può pretendere una scienza autodegradatasi a pura magia operativa di patto di offrire gli strumenti per rimediare ai danni che essa stessa ha provocato, senza rivelare che proprio quello è lo scopo della Shock Therapy, alla realizzazione dei cui dettami si è concessa ormai incondizionatamente? Uno stato fondato sulla Medicina iatrogena quale quello che ha prodotto la C-19 non si accontenta di creare legioni di ipertesi e iperglicemici permanenti, da legare a vita alla consumazione della terapia farmacologica, e nemmeno sarà placata dalla moltiplicazione di “fragili” per decreto da fidelizzare a vita con vaccini che non sono nemmeno vaccini: vuole lo stesso risultato sul piano mentale, ne ha disperato bisogno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una popolazione diagnosticata e certificata urbi et orbi con il disordine post traumatico da stress è generalmente più docile di chi, all’interno di essa, dopo due anni di privazioni sempre crescenti della propria libertà, ha solo imparato ad amarla di più ed a combattere per riottenerla. Direi anzi che ha scoperto finalmente cosa fosse la libertà di cui aveva goduto senza rendersene conto fino a quel momento. Colui che dopo questa esperienza è diventato insomma più forte di prima. Perché i traumi - sorpresa! - aiutano a crescere a fortificarsi. I traumi non si dimenticano ma possono e devono essere superati in quanto paradossalmente ci offrono un’occasione unica di evoluzione. Non si dimentica un abuso sessuale subito nell’infanzia, esso ci segna per sempre ma quando, dopo averlo elaborato lo superiamo, liberandocene come di un peso insopportabile, diventiamo persone immensamente più forti e capaci di difendersi dal male.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La seconda significativa contraddizione in questa pelosa preoccupazione da dopoguerra psicologico sui bambini a rischio “Germania anno zero” - celebre film neorealista che culmina con il suicidio del piccolo protagonista in una Berlino devastata dalla sconfitta della Seconda Guerra Mondiale - è che da un lato si ammette la dannosità del lockdown, dell’isolamento, dell’obbligo di indossare quello che non è mai stato un presidio medico chirurgico atto a limitare il contagio ma uno strumento di addestramento per docili animaletti umani: una museruola, una mordacchia, un impedimento al normale uso del linguaggio, che è fatto anche dalla comunicazione non verbale delle espressioni del volto. Per non parlare della sconcertante accettazione dello stupro di sé attraverso tampone, la cui valenza simbolica stranamente è sfuggita alle femministe de “il corpo è mio”, altrimenti cercatrici compulsive di significanze fallocratiche soprattutto dove non sussistono.</div><div style="text-align: justify;">Insomma si concede al popolo che l’aver chiuso le scuole, forzato le lezioni alla modalità DAD e costretto i giovanissimi ad acquisire, grazie all’imposizione sadica del distanziamento sociale, il terrore della socializzazione fino a sviluppare la fobia degli altri, una sorta di Sindrome Autistica Acquisita, sia stato un “errore.” Errore però chissà perché, da percepire come irrimediabile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">Dall’altro lato non si considera evidentemente altrettanto dannoso il tentativo in atto di approfittare dello stato di soggiogamento di fatto dei bambini per sottoporli ad una irregimentazione di tipo ideologico di stampo totalitario, come si evince da titoli come questo, del <a href="https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/22_gennaio_21/modena-studenti-medie-controllare-green-pass-bus-scolastici-2c8fb25e-7aed-11ec-9fc0-f958588bb295.shtml" target="_blank">Corriere di Bologna</a>: <i>“Modena, studenti delle medie diventano «tutor» sui bus scolastici. </i><i>L’iniziativa a Formigine: ricorderanno le regole anti Covid agli altri compagni. L’assessora all’istruzione: «La scuola dà le basi per diventare cittadini con senso critico».</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Senso talmente critico che sarà vietato mettere qualsiasi cosa in discussione di queste “regole”. Vi svelo un segreto: il Grande Fratello era una Grande Sorella. Sul ruolo di un cotale vergognoso collaborazionismo di Eva in questi due anni di oppressione occorrerà dedicare nei prossimi anni un’ampia serie di studi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">Dopo averli adeguatamente ammorbiditi con l’addomesticamento istituzionale affidato a maestre paranoiche e maniaco-ossessive, corroborate da mamme altrettanto patologicamente soggiogate dalla narrazione e a padri ed altre figure maschili ma svirilizzate incapaci di scuoterle, anche con qualche sano ceffone, fino a farle uscire dall’ipnosi, non si capisce come questi piccoli depressi e abulici, suppongo da fidelizzare con psicofarmaci inefficaci e psicoterapie altrettanto inconcludenti, e forse da strappare alle proprie famiglie designate come inadatte ad educarli, perché bollate come dissidenti, potrebbero incarnare la figura del baby kapò e delatore con la stessa energia della ragazzina posseduta dall'incubus distopico che conosciamo con il nome di Greta. Colei che fa parte di quel perfetto prototipo di baby Erinni incaricata di scagliare il suo “How Dare You!” su tutti tranne coloro che la stanno ignobilmente manipolando.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">Noto come non stia facendo altrettanta paura del contagio da raffreddore l'idea ricorrente dei regimi di usare dei bambini per farne dei piccoli mostri da scagliare contro i nemici dello Stato. I bambini fanno gola alle dittature perché sono capaci di grandi crudeltà se non viene insegnato loro cosa sia il Bene. Evidentemente al Grande Reset le piccole guardie rosse o brune servono per la nuova normalità, ma auspicarne il ritorno significa giocare con fiamme libere accanto ad un distributore di benzina.</div><div style="text-align: justify;">Un cappello d'asino da nemico del mondo nonché Grande Inquinatore non ve lo toglierà nessuno. Succederà tutto e di peggio, se ci si rifiuta di ripassare, o meglio studiare perché non ce lo hanno raccontato o lo hanno fatto in forma mitologica ed apologetica come per il Sessantotto, cosa fu la Rivoluzione culturale cinese alla quale attinsero anche certi ideologi italiani dell'educazione dei piccoli e, a margine, dell’abuso della loro sessualità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Abbiamo quindi da una parte il problema di curare il trauma evidente nelle vittime e, dall’altra, il tentativo del regime sanitario di perpetuarlo e cronicizzarlo.</div><div style="text-align: justify;">Vi è però stato un imprevisto nello svolgimento di un programma così ben studiato e congegnato: si è verificato quello che gli economisti chiamano cigno nero. Se non è ancora abbastanza chiaro, l’attuale e irrazionale accanimento contro chi non si sottomette, e a questo punto non si sottometterà mai al trattamento sanitario obbligatorio, ha un’unica spiegazione ed è la più semplice: il brain washing non ha funzionato su tutti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">Chi dovrà riflettere sulla mole immane di dati comportamentali raccolti in questi due anni di laboratorio a cielo aperto su milioni di cavie umane, il solito Scienziato con la s maiuscola, si arrovellerà senza fine su questo punto: perché la propaganda della menzogna che prima o poi diviene verità non ha funzionato su tutti? Se l’uomo è massa, ama essere fottuto, è un animale solo un po’ più linguacciuto e cattivo, in ogni caso imperfetto, sicuramente non toccato da alcuna scintilla divina; perché insomma quella scimmietta non ha imparato ad insaporire le patate nell’acqua di mare come tutti quelli della sua specie? Come mai non ha salivato a comando al suono del campanellino, come fa ogni esemplare dell’animale che è pure il suo migliore amico?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">La Scienza non avrà risposte alla domanda perché se le avesse dovrebbe rinnegare prima di tutto ciò che è stata negli ultimi secoli, ossia un instrumentum regni, il braccio tecnico del Potere. La Scienza che si fonda sul paradigma darwiniano parareligioso dell’Uomo-Scimmia, il tecnocrate suo sacerdote che chiama sprezzantemente Sapiens il suo simile come se egli appartenesse già ad un’altra specie che si è autodeificata, non potranno capire perché l’Uomo resiste anche alla tortura e per così lungo tempo: perché qualcosa dentro di lui interviene a salvarlo ed è qualcosa che egli non potrà mai spiegare perché attiene al campo dell’inconoscibile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Come si può far tesoro della lezione di chi non si è lasciato piegare e privare della libertà, che non ha ceduto alla disperazione ed alla voce che lo spingeva a sottomettersi, per aiutare gli altri ad uscire dalla sofferenza di questi giorni e di quella che li accompagnerà ancora a lungo?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">Riguardo al sogno bagnato dell’élite di ridurre la popolazione ad insieme di unità acefale e senz’anima, chi ha letto fino qui avrà intuito che la contromisura più efficace è riproclamare la sacralità dell’essere umano come custode e non dominatore del bene supremo della Vita. Ognuno può riconsacrarsi attraverso la Fede, la spiritualità e la consapevolezza di essere qualcosa di unico e prezioso, la cui integrità ha il compito e dovere di difendere. Se impariamo a farci cavalieri di noi stessi saremo sempre in grado di difenderci e di difendere i nostri figli. Dobbiamo insomma ritrovare lo scopo della nostra esistenza, il fine ultimo della nostra vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">C’è un bel messaggio nel noto film di fantascienza “Guerra di mondi”, nella versione realizzata qualche anno fa da Steven Spielberg. Tom Cruise è un padre separato, operaio, i cui figli sono stati condizionati ad odiarlo. La bambina in special modo è isterica, fobica, una mostruosa adulta in miniatura con tutte le nevrosi del ceto sociale al quale ora appartiene grazie al secondo ricco matrimonio della madre. Ebbene, durante l’invasione aliena che si svolge nel film, è proprio quel padre denigrato e middle class che, ritrovando in sé quelle doti paterne fatte di “no” e di autorevolezza, riuscirà a salvare i figli riportandoli a casa e riacquistandone la stima.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">Noi stiamo vivendo in un certo senso un’invasione aliena e, dal punto di vista tradizionale, essa lo è indubbiamente, in quanto battaglia spirituale per il predominio sull’Umanità tramite la sua perdizione oppure la sua salvezza.</div><div style="text-align: justify;">Bambini e adolescenti avranno bisogno di figure autorevoli, maestri di vita e di amore, che si sostituiscano sconfiggendole a quelle autoritarie che vogliono prenderseli. Non sarà facile perché come genitori bisognerà smettere di dare cose ai figli al posto di valori, esempio, fiducia, sostegno e AMORE incondizionato, assieme a tanti “no”. La stessa cosa dovremo farla in ogni altro nostro rapporto con gli altri. Reimparare la solidarietà vera, quella che comporta il mettere in discussione noi stessi, e che dovrà partire dall’aprirci a ricevere ed a fornire a nostra volta quell’aiuto reciproco che amplifica ed enfatizza le strategie di risoluzione dei problemi.</div><div style="text-align: justify;">Fondamentale sarà imparare a riconoscere per tempo i segni dell’inganno e della manipolazione e, allo scopo, spegnere intanto la televisione sarà la prima cosa necessaria da fare, per difendersi dalla propaganda che cercherà di convincerci di essere tutti malati nel corpo e nella mente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">E se una scuola piegata e malata terminale cercherà di irregimentare i giovani, per farli diventare tanti docili soldatini da avviare all’alternanza tra lavoro e lavoro, senza più alcuna formazione culturale ma soprattutto valoriale, questi giovani, che per fortuna non sono tutti fresconi o criminali in pectore come li si vorrebbe considerare, con la forza delle loro proprie idee potranno ribellarsi e diventare quella nuova generazione che sarà chiamata alla più importante ricostruzione dei nostri tempi. Quella dell’intera Umanità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <p align="justify" style="font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-28751389184872354182021-03-15T00:55:00.001+01:002021-03-15T01:24:10.182+01:00IL MARCHESEDELGRILLISMO TECNICO E LA FINE DELLA POLITICA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQlLMQZBagQJP6oGcw853bHZutLi9q_zOJ1a8F6-tWI4sf87_t-XUl4XEvWQJLmP7MO5jvER7CWthPw3wL2peQ52JPHmJFuyBFK_XpYrzWO4jGrsUhkSQJ4O9TY3_EJ-ui1rtU/s720/Il_marchese_del_grillo.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="416" data-original-width="720" height="370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQlLMQZBagQJP6oGcw853bHZutLi9q_zOJ1a8F6-tWI4sf87_t-XUl4XEvWQJLmP7MO5jvER7CWthPw3wL2peQ52JPHmJFuyBFK_XpYrzWO4jGrsUhkSQJ4O9TY3_EJ-ui1rtU/w640-h370/Il_marchese_del_grillo.png" width="640" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">Come scrivono Maria Micaela Bartolucci e Pier Paolo Dal Monte <a href="https://frontiere.me/un-governo-tecnico-non-e-mai-politico/" target="_blank"><b>in un articolo pubblicato sul blog di Frontiere</b></a>, un governo tecnico non può mai essere politico.</p><p style="text-align: justify;">E' vero perché esso non ammette dialettica né al suo interno, né nei rapporti con l'esterno, e quindi rappresenta l'antitesi della politica che è mediazione, smussatura, compromesso, concertazione e soprattutto, in democrazia parlamentare, motore del dialogo tra diverse parti sociali su diverse istanze, oltre che il luogo ove potersi scontrare tra opposte visioni del mondo. </p><p style="text-align: justify;">Il governo tecnico non è politico perché le decisioni che deve prendere sono già state decise altrove e, non è prevista alcuna modifica dei testi delle leggi e stravolgimento delle tabelle di marcia. Al pari dei piani quinquennali sovietici, il governo tecnico arriva con il programma già fatto e a quel punto si tratta solo di metterlo in pratica con la perseveranza dello schiacciasassi.</p><p style="text-align: justify;">La tipica squadra di tecnici è un catalogo di esecutori di ordini provenienti da ambienti che possono fare a meno della mediazione della politica perché ne hanno superato la ragion d'essere, gestendo ormai in prima persona, attraverso loro uomini e donne fidati, il proprio interesse. L'amministrazione, la gestione di una nazione è ormai caduta in balìa di questo sistema parassitario piramidale dove la cuspide è intuibile ma innominabile. Un sistema che è francamente ossessionato dal dover deviare il corso della storia, creando invasi e dighe sempre sul punto di crollare a meno che qualche migliaio di sacrifici umani non giungano a sventare la catastrofe e a placare l'ira del dio denaro. Entità che ordinano ai loro sicari di esprimersi utilizzando imperativi categorici futuribili ed ineluttabili: "In futuro le cose cambieranno", "è necessario cambiare", "la nostra vita non sarà più quella di prima", "bisogna fare le riforme". Questi proclami sono idealmente simili a quelli che una ipotetica razza aliena ostile appena sbarcata proporrebbe ai terrestri per scioccarli e domarli in attesa di cibarsene.</p><p style="text-align: justify;">Non bisogna farsi suggestionare dall'uso di termini inclusivi come "noi", "nostro", "dobbiamo", perché sono scelti solo per instaurare un fittizio rapporto di solidarietà tra oppressi ed oppressori, con questi ultimi che dicono; "Non temere, anche noi viaggeremo sulla vostra stessa scialuppa del Titanic." E' lo sberleffo, l'irrisione verso chi non merita rispetto da parte di chi attua il più irridente marchesedelgrillismo. In realtà tutto ciò che è contenuto nel manuale di istruzioni che gli esponenti del governo tecnico devono seguire alla lettera, riguarda i popoli intesi come gente comune, sempre più percepiti come colonie batteriche da debellare con il più potente antibiotico. Inoltre l'affermazione secondo la quale un tecnico sarebbe più competente e "bravo" di un politico è falsa, perché per eseguire degli ordini incontestabili non è assolutamente richiesta abilità tecnica ma solo freddezza nell'esecuzione di ciò che deve essere fatto a tutti i costi, anche con la prospettiva di dover camminare sui cadaveri. Anzi, l'idiozia sapiente del grigio esecutorie materiale si abbina alla franca sociopatia degli esponenti del grado superiore dei mandanti.</p><p style="text-align: justify;">Essendo ciò che resta della politica troppo mondano per missioni tanto nobili quali il "salvare il Pianeta" quasi che esso fosse una donzella in periglio, i tecnici diventano i "volonterosi carnefici". Possono agire come abili cecchini appostati sul tetto, in grado di eseguire esecuzioni mirate di aziende indegne di essere imprese o di gruppi sociali da rieducare alla durezza del vivere. A titolo di esempio, ecco un passaggio spesso citato dal documento del <b><a href="https://www.group30.org/" target="_blank">Gruppo dei Trenta</a></b>, una delle famose tabelle di marcia studiate per rovinare la vita della gente colpevole solo di essere contemporanea di questi psicopatici. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIo2Mk8m3KEBPdtyCkTX13UC1eaBj8_d8FND5uX_UTleI0Nh_N1UutSwZXT_HftbuukZ2L_IHb0xRFyN9kibYZ-visPoceo_WBn52oGH9A2T-nE1yKu_o9SNDrisOAWiG6IYdA/s985/Immagine+2021-03-12+213327.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="364" data-original-width="985" height="237" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIo2Mk8m3KEBPdtyCkTX13UC1eaBj8_d8FND5uX_UTleI0Nh_N1UutSwZXT_HftbuukZ2L_IHb0xRFyN9kibYZ-visPoceo_WBn52oGH9A2T-nE1yKu_o9SNDrisOAWiG6IYdA/w640-h237/Immagine+2021-03-12+213327.png" width="640" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">Non è detto che il governo tecnico esprima però sempre e comunque dei meri pigiatori di pulsanti e delle riserve come Conte. A volte scendono in campo i titolari, come nel caso del neo ministro della (d)Istruzione Bianchi, di cui la rossolabbruta Azzolina è stata solo la la ragazza del ring, incaricata di portare in giro il ballon d'essai dei banchi a rotelle in attesa del clou. Per non parlare del nuovo premier Mario Draghi, addirittura tra i trenta distruttori creativi di cui sopra.</p><p style="text-align: justify;">Se quello tecnico è l'unico modello di governo locale ormai utile al sistema globale, qual è allora il ruolo della politica, dei partiti, dei movimenti, delle persone che nelle ormai rarefattesi occasioni di voto ci vengono presentate come i nostri candidati? E perché il sistema si ostina ancora a comprenderli nel governo? Parlare di politica oggi, in piena guerra covid che ha visto saltare tutte le regole democratiche, equivale ad un atto di spiritismo o di goezia, di evocazione di demoni. Anche perché dovremmo finalmente realizzare che in Italia la politica dei partiti, delle ideologie, dei leader, dei programmi e delle differenze tra schieramenti è morta nel 1992 e questi che vediamo oggi sono appunto fantasmi, presenze sottili al servizio anch'essi della dissoluzione. </p><p style="text-align: justify;">In modo silente ma costante e non facendocene accorgere grazie all'introduzione del bipolarismo che distrasse l'elettorato per un buon ventennio durante l'era del Berlusconi-che-ci-avrebbe salvato-dal-comunismo vs. la Sinistra-che-ci-avrebbe-salvato-da-Berlusconi, la politica è stata decommissionata e ora ne rimangono solo le scorie. La lotta alla corruzione nella politica è servita ad eliminare la politica e ad elevare la corruzione dell'anima a Sistema.</p><p style="text-align: justify;">Se un governo tecnico comprende oggi ancora per poco una componente politica, dove la politica ha la stessa funzione dell'accensione a benzina in un motore ibrido, questo è nient'altro che un paravento, un contentino per i nostalgici del palio tra le contrade ideologiche morte, combattuto in tempi andati a nerbate e ora nient'altro che una mazzetta di colori tra i quali scegliere una delle cinquanta sfumature di rumore bianco del temporeggiare pallido e assurdo. Una commedia replicata in attesa di poter demolire definitivamente il teatro del gatekeeping con la dinamite del grande reset.</p><p style="text-align: justify;">La figura del politico, ovvero dell'individuo che in determinate condizioni e grazie a sue caratteristiche personali poteva distinguersi come statista seguendo un'ideologia e perfino, pensate un po', degli ideali, è totalmente scomparsa per essere sostituita, per la parte manovalanza attiva, da avventizi intercambiabili a piacere e destinati a non lasciar alcuna traccia storica di sé e, per la parte di facciata, per la farsa della rappresentanza, da frontman più avvezzi alla comparsata in televisione che alle raffinatezze della dialettica politica appresa in lunghi anni di "scuola" di partito. L'evidenza della totale inadeguatezza a governare la complessità attuale di tali personaggi selezionati con il medesimo tipo di casting che presceglie i concorrenti dei reality show, è esplosa con la crisi del covid, che è destinata a spazzarli via definitivamente.</p><p style="text-align: justify;">Quando ci lamentiamo che i "politici" non ascoltano il grido di dolore del popolo colpito da provvedimenti di inaudita violenza antidemocratica; quando captiamo le contraddizioni, le menzogne, le confabulazioni che tentano di giustificare l'ingiustificabile, e soprattutto la totale mancanza di empatia, chiediamoci quante volte abbiamo sentito dire da uno qualsiasi di costoro nel corso dell'ultimo anno una frase come: "Poveri italiani, non sapete quanto ci dispiace che dobbiate subire tutto questo." </p><p style="text-align: justify;">Non avendo costoro una vera coscienza politica perché non hanno avuto alcuna formazione politica, essendosi formati in anni in cui la politica era qualcosa di immondo da dimenticare al più presto in favore dell'avvento della gestione moderna del "sistema paese" e non avendo tanto meno una coscienza tout court, sono in grado di affermare qualcosa e di smentirla il giorno dopo senza nemmeno accorgersene. Sono quelli che si bagnano nella folla ma ritengono accettabile chiudere tutti in casa, chiudere le scuole e tollerare la serrata della sanità pubblica che non cura più le malattie normali.</p><p style="text-align: justify;">Guai però a lamentarsi con loro. Non sono più tenuti per contratto a difendere gli interessi del popolo (pensiamo anche ai rappresentanti sindacali o delle categorie) e sono come quegli agenti che ti vendono il contratto con il gestore telefonico e poi spariscono se hai qualche reclamo da fare. La fidelizzazione dell'elettore dopo l'accaparramento iniziale ormai è come quella del cliente, non è più necessaria.</p><p style="text-align: justify;">Però in compenso richiedono dalla categoria ormai anch'essa in estinzione degli elettori una stupefacente assoluta fedeltà e fiducia in quello che non faranno. I circoli di partito sono sostituiti dai fan club, dalle sardine e dalle varie "bimbe di", incaricati di alimentare una serie di culti della mancanza di personalità. I rapporti con gli elettori e i simpatizzanti sono all'insegna o della bullaggine, o del donmilanismo, della pratica dello sberleffo nei confronti di chi persevera nel richiedere atti politici a chi non è in grado di produrli; da una gestione narcisistica del rapporto con l'elettore, fino all'aperta dichiarazione di impotenza del "non possiamo farci nulla" di chi si è ormai impropriamente identificato nell'aristocrazia 4.0 che sta rappresentando e frequenta banchieri mentre una volta il suo partito lottava assieme agli operai. Addirittura si suggerisce che il richiedere un'azione di coraggio al politico quando il popolo è in pericolo, sia come chiedergli di immolarsi. Peccato che se passa il principio che il popolo possa essere sacrificato per proteggere i politici, non vi sarà alcun limite ai sacrifici che potranno essere richiesti al popolo.</p><p style="text-align: justify;">Questo atteggiamento denota inequivocabilmente la rinuncia di tutta la politica a contare qualcosa, ad avere voce in capitolo e soprattutto a voler sopravvivere. Sembrano tutti in attesa di un rompete le righe, di poter finalmente tornare ad occuparsi dei fatti propri. La sostituzione del politico con il tecnico quindi è un processo assolutamente irreversibile e in un certo senso meno penoso della rappresentazione di una commedia democratica con sempre meno spettatori perché gli attori sono sempre più cani. Dovesse instaurarsi veramente un governo apolitico non sapremmo più davvero quale volto avrebbero i governanti. Forse non ne conosceremmo nemmeno i nomi. Una gestione disumana della società asocializzata non potrebbe che essere gestita da invisibili disumani. </p><p style="text-align: justify;">La politica orgogliosa della sua impotenza è ormai l'ultimo sottile diaframma tra il popolo e i suoi carnefici ma non è più un corpo intermedio e solido ma un ectoplasma di materia attenuata. La politica che non sa di essere morta non ha capito che assieme al popolo sparirà anch'essa e per giunta tra le maledizioni di coloro che non è stata capace di difendere. Non ha capito che i responsabili delle atrocità commesse dai governi tecnici saranno cercati tra i politici e non tra i tecnici, e che è ciò che il sistema voleva: usarli un'ultima volta come capri espiatori e utili idioti. E loro, tra una fine comunque ma almeno dignitosa hanno scelto di non scegliere.</p><p style="text-align: justify;">Inutile dire che se ci toccherà l'onere di ricostruire, la lezione di questi ultimi mesi sarà stata la miglior scuola di partito che si potesse immaginare per stabilire cosa deve essere e soprattutto cosa non deve essere un politico.</p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-43152596867190642732021-02-20T11:24:00.001+01:002021-02-20T11:24:40.744+01:001978-2021: dal sequestro Moro a quello dell'Italia. Corsi e ricorsi storici di un sistema fondato sull'emergenza.<p style="text-align: justify;"></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_umtVkdzoLl6a-BB7GpLIEyZHdy5AW9yH44CoW4hFukxiIUPtcCgBqROwJrywg3BQaeafafqQWz_jowTJBeIR0dDQ2sme7nG3NeIiaOQHFl88yKwCxGMfixNDrJIHV4nE9rj-/s700/00002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="494" data-original-width="700" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_umtVkdzoLl6a-BB7GpLIEyZHdy5AW9yH44CoW4hFukxiIUPtcCgBqROwJrywg3BQaeafafqQWz_jowTJBeIR0dDQ2sme7nG3NeIiaOQHFl88yKwCxGMfixNDrJIHV4nE9rj-/w400-h282/00002.jpg" width="400" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ragionando sui tempi che stiamo vivendo, sto trovando sempre più similitudini tra il 1978, anno passato alla storia italiana per quello del rapimento e uccisione di Aldo Moro, e l'attualità del 2020-21 della situazione covid, con il sequestro di un'intero popolo senza che ancora si intraveda l'ipotesi di una sua liberazione, e sperando che, come allora, la sorte dell'ostaggio non sia stata già decisa a priori nelle solite segrete stanze dell'Ultrapotere. </p><p></p><p></p><p style="text-align: justify;">Perché questa strana suggestione tra epoche lontane e appartenenti a Italie molto differenti tra loro, oltre che separate da una buona quarantina d'anni? Perché tanti fatti che si verificarono allora sembrano aver trovato ora il modo di ritornare, come una reinfezione da virus silente, in veste nuova ma con un significato assai simile, volendolo inquadrare in un contesto generale di crisi periodica del capitalismo. Una di quelle dove non si ha a che fare solo con stravolgimenti finanziari tipo crisi dei mutui subprime o crollo del 1929 ma che è caratterizzata da una violenta inversione dei poli magnetici politici e sociali. Come sappiamo, sono queste le crisi più pericolose per gli effetti a lungo termine che provocano sulle vite delle persone. In questo senso il settantotto non ha niente da invidiare al più blasonato sessantotto.</p><p style="text-align: justify;">Lo schema di quell'anno: <b>crisi in corso, evento catalizzatore che porta a stato di emergenza, utilizzo dell'emergenza per imporre una svolta autoritaria, invocazione di un cambiamento ed effettivo inizio di una nuova era</b>, si è già ripetuto nei quarant'anni successivi in molti luoghi diversi, con diversa intensità ed ampiezza, con i due picchi assoluti che sono stati l'11 settembre e appunto questa emergenza globale del covid-19.</p><p style="text-align: justify;">La crisi in corso quell'anno 1978, diciamo il substrato dove far attecchire il "cambiamento inevitabile", era rappresentata da un clima di protesta e rivendicazione sociale che coinvolgeva il mondo del lavoro attraverso manifestazioni, scontri con la polizia e scioperi e parallelamente dall'impressionante sequela di atti di terrorismo compiuti dagli opposti estremismi, con in primo piano le azioni delle Brigate Rosse. Gli anni di piombo ce li siamo forse dimenticati ma erano quelli dove poteva capitare, tornando la sera in macchina dal cinema, di essere fermati e perquisiti ma proprio con perquisizione corporale appoggiati al cofano dell'auto come nei film, oppure di subire l'irruzione di un gruppo di agenti sull'autobus che portava a scuola, con tanto di perquisizione e mitragliette spianate. Lo ricordo a coloro che, troppo giovani, non hanno vissuto quelle situazioni e pensano che i controlli polizieschi di oggi siano una assoluta novità. In effetti furono anni difficili, duri. Seppure, ripensandoci, sempre meno angoscianti di quelli attuali. Forse perché allora il combattimento era a viso aperto, era guerra guerreggiata con le armi tra eserciti seppur non convenzionali e il nemico aveva una faccia, un nome e un cognome. Si lottava su cose concrete: il lavoro, lo studio, gli ideali, non contro una spettrale pandemia il cui agente non si sa nemmeno ancora esattamente da dove provenga e per giunta indossando ridicolmente una museruola di stoffa. Soprattutto non si era considerati in blocco, tutti come popolo, un nemico da reprimere indipendentemente dalle azioni commesse. Come la guerra classica è evoluta dalle battaglie tra soldati sul campo ai bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile, fino all'olocausto nucleare, anche la guerra civile sta seguendo lo stesso percorso. Non più lotta di strada a colpi di spranga e P38 tra fazioni e ideologie ma lotta del Potere contro la popolazione civile. Un potere per giunta non più identificabile ma plasmatico, impalpabile e onnipresente.<br /></p><p style="text-align: justify;">Il clima di rivolta settantottina riguardò anche la sfera sociale con le lotte femministe, quell'anno concentrate sull'aborto rivendicato come diritto primario e assoluto delle donne, finalmente ottenuto il 22 maggio con la legge 194. Curiosamente il '78 fu anche l'anno della prima nascita per fecondazione assistita di una bambina, Louise. L'inizio del percorso verso il controllo della riproduzione umana che fa già intravedere un futuro di uteri artificiali.</p><p style="text-align: justify;">Il 10 maggio era stata approvata anche la Legge Basaglia, confluita a fine anno nella più generale legge sul servizio sanitario nazionale, che decretava da un lato la fine della carcerazione di fatto per i malati mentali ma dall'altro introduceva il concetto di <b>trattamento sanitario obbligatorio</b>. Due leggi, la 194 e la 180, approvate a cadavere di Moro ancora caldo. Ogni riferimento a vittime sacrificali è puramente casuale. </p><p style="text-align: justify;">Il sequestro Moro, il 16 marzo, rappresentò il pretesto per introdurre in Italia un primo esempio di vincolo esterno nella gestione di un'emergenza politica interna.</p><p style="text-align: justify;">Dal sempre prezioso Archivio Cipriani, vero e proprio forziere di perle di riflessione sulla storia contemporanea, ordinate secondo un'accuratissima <a href="http://www.fondazionecipriani.it/Kronologia/Krono.htm" target="_blank">cronologia</a> che data dal 1943 al 2011, traggo questo brano eloquente ed evocativo di corrispondenze con l'attualità :</p><div><blockquote>"A Roma, subito dopo l’agguato di via Fani, s’insedia presso il ministero degli Interni il ‘<b>Comitato tecnico politico operativo</b>’ presieduto dal ministro Francesco Cossiga e, in sua vece, dal sottosegretario Nicola Lettieri. Contestualmente, è creato un ‘<b>Comitato per la gestione della crisi</b>’, formato da un gruppo ristretto di esperti. Fra coloro che saranno chiamati a far parte della struttura di crisi vi sono: Vincenzo Cappelletti, direttore generale dell’Istituto per l’Enciclopedia italiana; Augusto Ermentini, psichiatra; il professor Ignazio Baldelli; il professor Mario D’Addio, preside della Facoltà di scienze politiche dell’Università di Roma; Franco Ferracuti; Stefano Silvestri; Giulia Conte Micheli; Steve Pieczenick, funzionario della sezione antiterrorismo del Dipartimento di stato americano. Il Comitato si riunirà, fino al 3 aprile 1978, 14 volte sempre verso le ore 19,30, esclusi il sabato e la domenica. Francesco Cossiga partecipa alle riunioni solo per i primi tre giorni. Nella prima, il ministro fa "presente la necessità di avere la fiducia dell’opinione pubblica mediante l’affermazione della presenza dello Stato...Bisogna programmare - dice - un piano di perquisizioni saltuarie ma continue...". Dopo il 3 aprile, non sono più noti i verbali delle riunioni." (Archivio Cipriani, 16 marzo 1978)</blockquote><br /><div style="text-align: justify;">"Comitato tecnico politico" allora, "comitato tecnico scientifico" oggi, ma uguale estromissione della politica a favore della téchne e dell'eterodirezione dei fatti interni e sovrani di una nazione, come espressione degli interessi di poteri che allora identificavamo con i soliti amerikani con la kappa ma che oggi definiremmo più correttamente "sovranazionali". Se oggi ci tocca subire le mostruosità teratologiche del baraccone dei virologi, epidemiologi e stupratori vari di Ippocrate, ricordo che allora ci beammo con gli psichiatri e criminologi, tutti concentrati a raccontarci della certa ma indimostrabile "sindrome di Stoccolma" dell'ostaggio. Il trionfo dell'antiscientifica diagnosi psichiatrica a distanza. Allora come oggi, lezioncine ripetute da esperti dall'alto di un'assoluta autorevolezza acquisita per meriti da non indagare.</div><div style="text-align: justify;">E' noto inoltre che il vincolo esterno e atlantico di quel comitato tecnico politico si incarnò in un personaggio preciso, quello Steve Pieczenick, psichiatra ed esperto americano di controterrorismo ed operazioni psicologiche che è riapparso di recente, in occasione dell'elezione di Donald Trump nel 2016, come ospite fisso delle trasmissioni di controinformazione, a raccontarci di golpe e controgolpe, naturalmente collocandosi dalla parte dei "buoni" e riuscendo a presentarsi, lo ammetto essendoci cascata anch'io, così convincente da far dimenticare il suo cupo passato. Chapeau.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La leggenda narra che Moro fu rapito per impedire che i comunisti andassero al governo. Eppure quello fu l'anno in cui democristiani e comunisti si ritrovarono perfettamente concordi nel perseguire la strategia della fermezza riguardo alla sorte del presidente della DC. Gli americani, sempre secondo la mitologia degli anni settanta, avrebbero fatto fuoco e fiamme per impedire che i rossi conquistassero l'Italia ma stranamente, proprio durante quei 55 giorni del sequestro di Moro, un altissimo dirigente comunista, poi divenuto Presidente della Repubblica in anni recenti, Giorgio Napolitano, compì un viaggio negli USA preceduto da incontri di nostri dirigenti dei servizi con lo staff di Henry Kissinger. L'inizio di una bella amicizia.</div><div style="text-align: justify;">Il 16 marzo, lo stesso giorno della strage di via Fani, il governo Andreotti di unità nazionale paradossalmente auspicato dallo stesso Moro, ottenne la fiducia con una maggioranza quasi "bulgara" (545 si, 30 no, 3 astenuti), curiosamente simile a quella appena ottenuta dal neonato governo Draghi (535 si, 56 no, 5 astenuti). </div><blockquote>"Enrico Berlinguer, nelle dichiarazioni di voto, esprime la soddisfazione per essere entrato il Pci in una maggioranza "chiara ed esplicita, qualitativamente diversa da quella succedutasi da trent’anni a questa parte". (Archivio Cipriani, 16 marzo 1978)</blockquote><p style="text-align: justify;">Il PCI concesse al governo la fiducia incondizionata per quasi un anno, salvo poi farlo cadere in seguito al rifiuto di Andreotti di concedergli dei ministeri. Si colgono qui tanti spunti di deja-vu sull'intraprendenza degli uni e l'ingenuità degli altri all'interno della medesima forza politica. Berlinguer un anno prima aveva deliziato gli intellettuali con un discorso nel quale aveva elogiato <b>l'austerità economica</b> premonitrice di durezze del vivere, lacrime, sangue, sacrifici aztechi da parte di sacerdotesse universitarie degli anni post 2011.</p><p style="text-align: justify;">Due giorni dopo il varo del governo "bulgaro" d'emergenza del 1978, Ugo Stille, sulle pagine del "Corriere della sera", riportava un editoriale del "Washington Post" che si concludeva con queste parole: </p><blockquote> "A noi sembra che stia per concludersi in modo drammatico la vecchia tradizione italiana dei governi deboli, espressione di un mondo politico chiuso e senza ricambio dominato da una piccola cerchia di figure perenni, preoccupate di sopravvivere a se stesse. <b>Questo delitto potrà ora far precipitare in Italia quel tipo di crisi dalla quale dovrà emergere uno stile di governo molto diverso</b>". (Archivio Cipriani, 18 marzo 1978)</blockquote><p style="text-align: justify;">E' sorprendente perché sembrano quei discorsi che abbiamo sentito tante altre volte in seguito e con straordinaria e spietata ricorrenza negli ultimi vent'anni: "Verrà una crisi... dalle crisi nascono possibilità..." fino a "il covid è un grande opportunità per (argomento a piacere)", di cui sono zeppi i siti che illustrano senza pudore i programmi pornografici del Grande Reset di Davos e del World Economic Forum.</p><p style="text-align: justify;">Naturalmente, il pretesto della lotta al terrorismo, come sarebbe accaduto all'indomani dell'11 settembre 2001 in USA con il Patriot Act, permise allora l'introduzione di "leggi speciali". L'atteggiamento del PCI di allora è straordinariamente simile a quello di chi oggi non fa una piega di fronte alla limitazione delle libertà fondamentali come quelle di movimento dei cittadini ed arriva non solo a tollerarle ma perfino ad invocarle.</p><div style="text-align: justify;"><blockquote>"Il decreto legge governativo ‘contro il terrorismo’ introduce <b>norme eccezionali nel codice penale che sono difese dal Pci</b>, <b>secondo il quale "non intaccano le garanzie costituzionali".</b> Il governo decreta anche che tutti i proprietari di appartamenti devono notificare alla polizia, entro 48 ore, la vendita o l’affitto degli appartamenti." <span style="text-align: start;">(Archivio Cipriani, 21 marzo 1978)"</span></blockquote></div><p style="text-align: justify;">Oggi si è arrivati per giunta, con l'introduzione del metodo denominato con il termine carcerario di lockdown, direttamente all'indiscriminato divieto di uscire di casa e di spostarsi da regione a regione e all'obbligo di chiusura delle proprie attività commerciali. </p><p>Riguardo al concetto di eterodirezione della politica, è interessante una relazione del SISMI del 1° maggio 1978 sulla massoneria, in risposta ad un'interrogazione parlamentare presentata l'anno prima da Alessandro Natta, nella quale si legge:</p><blockquote>Occorre rilevare, a questo punto, che l’azione mondiale della massoneria è ispirata dalla direttiva economico-politica che viene dagli Stati uniti e dall’Inghilterra, anche se non sempre in modo univoco. In tale azione di Washington giocano un ruolo economico-politico molto importante le cosiddette multinazionali americane, i cui dirigenti sono in parte massoni o legati alla massoneria. <b>Esse sono favorevoli ad un mondo non più diviso da confini nazionali, ma unificato e integrato dal capitale dominato da un’unica legge: quella del profitto. Il loro nuovo ordine internazionale vede il mondo unito attraverso federazioni continentali, per un governo economico mondiale, che è poi da sempre l’obiettivo finale della massoneria anglo- americana che si avvale dei Grandi orienti sparsi nel mondo per portare avanti e realizzare questo disegno.</b> In tale quadro le multinazionali tendono a condizionare anche le economie dei paesi socialisti, attraverso l’interdipendenza e l’integrazione. Nei paesi capitalisti si sviluppa, sul terreno giuridico ed ideologico, la tendenza favorita dalla massoneria a considerare la proprietà come un bene strumentale, legittimo solo quando svolge un’azione sociale, attuabile peraltro se i grandi mezzi finanziari di produzione e di scambio sono controllati da concentrazioni e da gruppi particolari e ristretti, riconducibili al potere economico e quindi, direttamente o indirettamente, a quello politico tradizionale. L’azione nel senso /sopra detto/ sarebbe sostenuta dalla ‘Trilateral Commission’ organismo creato nel 1973 da David Rockfeller allo scopo ufficiale di tendere alla pianificazione multinazionale delle risorse americane, europee e giapponesi. Di essa, che potrebbe essere una emanazione della massoneria internazionale, farebbero parte circa 180 uomini politici e militari americani e una trentina tra europei e giapponesi". (Archivio Cipriani, 1° maggio 1978)"</blockquote><br />Ricordo che allora non esisteva ancora il concetto di complottismo e nessuno si sarebbe sognato di debunkare l'idea che chi detiene il potere voglia assicurarsi in ogni modo di non dover più correre il rischio di perderlo.</div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Le suggestioni incrociate tra il 1978 e l'attualità ci restituiscono quindi sapori e odori che ormai impregnano la nostra esistenza quotidiana: il fine drammatico che giustifica i mezzi drastici, il profitto da conseguire oltre ogni limite e liceità morale e bioetica, perfino sdoganando la sperimentazione umana; l'uso chirurgico del pretesto, il tradimento in tutte le sue cinquanta e passa sfumature come metodo di governo e autoconservazione della specie politica, la progressiva decadenza della stessa a fronte dell'emergere di poteri alternativi, corporativi, addirittura settari che tendono a colpire, infettare e metastatizzare la democrazia fino a portarla ad uno stato di malattia terminale e quindi all'invocazione dell'eutanasia pietosa. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il cambiamento avvenuto nel 1978 grazie alla dottrina dello shock del sacrificio Moro, inaugurò in effetti una nuova stagione ma, rispettando l'andamento ciclico a fisarmonica delle crisi periodiche, che alternano fasi di chiusura e ristrettezze a fasi espansive e di apertura e in un certo senso rappresentano la cifra del disturbo bipolare proprio del capitalismo, gli anni ottanta furono sorprendentemente all'insegna del disimpegno, dell'illusione dell'arricchimento facile degli yuppies e, in generale, di un'Italia che avrebbe superato ogni sfida del mondo moderno perché paese creativo, modaiolo, vincente nello sport e in ogni altra competizione.</div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli anni settanta del Club di Roma e dei "limiti dello sviluppo", del discorso di Cefis sulla grande bellezza delle multinazionali e delle varie agende allora in menabò avrebbe avuto un decennio e passa per lavorare in sonno al taglio della cresta del paese del "made in Italy". Un paese messo all'ingrasso per poterlo poi spolpare meglio. Dal 1992 in avanti (altro anno cruciale nel quale compare all'orizzonte un certo panfilo) sarebbe partita la grande demolizione controllata dell'Italia che ora sembra giunta in "dittatura" d'arrivo con la fusione finale tra ambientalismo malthusiano e militarizzazione della salute. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il covid-19 sta infatti offrendo ai Soliti Insospettabili l'ennesimo pretesto per il cambiamento in loro favore ma il livello di disumanità che stanno applicando è decisamente sconvolgente. Il '78 dell'aborto come diritto ritorna come abbandono della donna al trauma di doversi disfare del proprio figlio da sola nel bagno di casa. </div><div style="text-align: justify;">Il TSO della legge Basaglia ritorna come possibile strumento di repressione del dissenso nella ridefinizione del concetto di malattia mentale del termine "negazionismo" e come possibile obbligo di trattamento sanitario sperimentale ai fini dell'ergastolo vaccinale senza condizioni. La trasformazione della popolazione in gregge di malati cronici eventualmente sacrificabili sull'altare di una Scienza-Moloch insaziabile.</div><div style="text-align: justify;">La politica, ormai incapace di qualunque moto di empatia per un popolo torturato da un anno da un atroce esperimento globale di psicologia sociale, non si sente più nemmeno in dovere di seguire la prassi parlamentare per promulgare leggi speciali atte a proseguirne il tormento. Si governa direttamente con ukase arbitrari e incostituzionali fatti percepire, grazie al ruolo ormai fondamentale e scoperto dei media, come leggi di fatto acquisite automaticamente al codice. </div><div style="text-align: justify;">Infine, stavolta non hanno un solo ostaggio da sacrificare, ma milioni. E, come disse qualcuno, i milioni non sono una tragedia come la morte di un solo uomo ma diventano solo una statistica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il fatto che la crisi epocale del covid sia, quella si, pandemica e clonata in ogni paese dell'Occidente crea una preoccupazione ulteriore. Che stavolta sia la loro volta buona per l'accelerazione finale e che non ci concederanno un'altra fase espansiva per respirare, nel vero senso della parola. L'incognita maggiore è questa. Se il capitalismo sia veramente giunto al termine e quindi siamo al si salvi chi può in attesa di un mondo post industriale da ricostruire daccapo tra superstiti o se Essi decideranno di innescare un'altra fase espansiva e illusoria di un ritrovato benessere, cosa che molti sono convinti avverrà, appoggiando il nuovo governo Draghi con lo stesso entusiasmo del Berlinguer di allora.</div><div style="text-align: justify;">Ed Essi, i Potenti, potrebbero anche farlo, magari solo perché le navette per scappare su Marte non sono ancora pronte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-10889689708460722021-01-10T20:25:00.005+01:002021-01-11T14:32:40.560+01:00ASOCIALISMO, FUTURA DISUMANITA'<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDJAfTgy6KFuJ9kBaeU9SeDnHU-_FBZRHGuD0zAyPPvwv33f3hVqqgdpBBiGQDkAI_EhtDF1GTGr3XtXKr8JBms3sml0PilvL9DekoccMDVNGqUQO_EWoxbwfGK1k_SPtOeGY0/s612/distanziamento-sociale.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="459" data-original-width="612" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDJAfTgy6KFuJ9kBaeU9SeDnHU-_FBZRHGuD0zAyPPvwv33f3hVqqgdpBBiGQDkAI_EhtDF1GTGr3XtXKr8JBms3sml0PilvL9DekoccMDVNGqUQO_EWoxbwfGK1k_SPtOeGY0/s320/distanziamento-sociale.jpg" width="320" /></a></div><p style="text-align: justify;">Il distanziamento sociale, il fatidico metro o metro e mezzo da mantenere tra le persone, come certificato ad esempio in tutti i gadget e la cartellonistica concentrazionaria fornita agli esercenti dalle associazioni di categoria compiacenti (lo ripeterò finché avrò fiato in corpo: compiacenti e complici) verso la distruzione umana ed economica dei propri iscritti, avrebbe dovuto essere il primo segnale da cogliere per capire che non si trattava di una disposizione di precauzione sanitaria ma di un nuovo modo di concepire la socialità. Una "nuova normalità", una regola da seguire sempre e comunque e, scommetto, vita natural durante, da imporre alla plebaglia infetta. Infetta non perché contagiata da un virus SARS, ma ontologicamente reietta, impura ed intoccabile. Questo "metro" di giudizio finale doveva essere l'allarme che scatta, la pioggia dal soffitto che spegne provvidenzialmente l'incendio nella stanza, il salvavita che ti mette in sicurezza isolando l'impianto. </p><p style="text-align: justify;">Invece no, la cosa è passata in fanteria come le altre assurdità di questo incubo, ed ancora oggi si fa fatica a farne cogliere la disumanità ai nostri compagni di sventura, ipnotizzati dalle mascherine, dalla paura di una malattia che due anni fa avremmo chiamato influenza, dalla nevrosi indotta da regole - lo ripeto perché deve diventare un mantra - disumane. Nemmeno quando i torturatori ci comunicano quale parte della nostra vita privata dovrà ancora essere fatta oggetto di intrusioni indebite, si osserva una reattività nella massa di zombificati ai quali, forse, una bella secchiata d'acqua gelata in faccia farebbe assai bene. Perfino l'inedita ed inaudita pretesa di intromettersi nella nostra vita affettiva e sessuale per regolamentarla - paradossalmente in tempi in cui ognuno dovrebbe essere di tutti e fare ciò che vuole - ha fatto svegliare chi è precipitato nello stesso torpore magicamente indotto di Re Theoden. </p><p style="text-align: justify;">Il distanziamento socialmente indotto tra gli individui è credo la più inedita e spaventosa forma di totalitarismo che abbiamo mai sperimentato. In situazioni concentrazionarie e carcerarie il contatto con gli altri non era vietato. Lì si pativa casomai la promiscuità forzata, la mancanza di intimità. Ora la definitiva distruzione della psiche la si vuole ottenere alternando gli opposti, alternando promiscuità ad isolamento. Difatti durante il lockdown siamo stati costretti sia a trascorrere feste e compleanni in perfetta solitudine, separati dagli affetti, dagli amori e dal semplice contatto umano ma le famiglie numerose sono state costrette ad una coabitazione forzata altrettanto problematica perché artificiosa, sperimentale. Basta fare la banale osservazione etologica di cosa avviene in una gabbia troppo affollata di cavie, dove l'aggressività trascende in aggressione. Sono stati quindi violati gli spazi vitali tra le persone, o invadendoli o allargandoli fino a farli diventare bolle di isolamento. E' una ferocia subdola perché non si manifesta con violenze e torture fisiche ma agisce solo sulla psiche. I danni di questa tortura vanno da un senso di disperata solitudine e vuoto affettivo a reazioni di fobia sociale.</p><p style="text-align: justify;">Vi sono stati altri esempi storici di un simile tentativo di controllare psicoticamente i rapporti tra gli individui, di cui la misurazione della distanza tra io e l'altro è solo l'ultima novità generata dalle teste fine che si sono spremute per ideare questo bel programma antiumano. L'intrusione dell'entità stato o partito nella vita intima delle persone è stata un elemento caratterizzante le dittature comuniste come quella maoista e cambogiana, dove alla privazione del tempo per l'espressione dell'affettività, nella giornata dedicata unicamente al lavoro, si univa la pretesa di gestire e regolamentare anche la sessualità; indicando la cadenza dei rapporti coniugali, stabilendo che essi dovessero avvenire solo in concomitanza con i giorni fertili e proibendo ogni occasione di gioiosa seduzione e corteggiamento tra i sessi, per esempio mortificando la femminilità sotto divise e pettinature tutte uguali. Un tipo di gestione totalitaria del privato che abbiamo visto essere messo in pratica anche in più recenti regimi fondamentalisti islamici e in alcune vicende italiane note alle cronache. L'altro giorno, guardando un documentario sulla vicenda del "Forteto", notavo come i ragazzi chiamati a testimoniare la loro esperienza di degradazione e violenza raccontassero di coppie sposate costrette a vivere in castità e in segregazione, di ragazze mortificate nell'abbigliamento, e di un clima complessivo di controllo sadico sulla vita delle persone che, come le vicende giudiziarie hanno rivelato, nascondevano le motivazioni turpi di alcune personalità deviate messe in condizione di poter soggiogare completamente gli altri. E' noto comunque che tra le personalità che ammantarono quell'esperienza settaria gnostica di validità scientifica e culturale vi furono esponenti di quel partito "cinese" che già allora esaltava come esportabile il modello di società sortito dalla rivoluzione culturale maoista.</p><p style="text-align: justify;">Che una pandemia, ovvero un fatto emergenziale sanitario potesse "fortetizzare" un paese intero, permettendo alla cover band grottesca e stracciona dei "Signori" del Salò di Pasolini di poter giocare con la vita di tutti gli italiani, servendo loro giornalmente merda in forma di regole da rispettare, non poteva forse essere previsto. Però ora che ci rendiamo conto di quale scientificità possa trovarsi nella pretesa di tenerci per sempre imbavagliati e a distanza tra di noi quando è ormai dimostrato che i parametri che definiscono la pandemia sono totalmente arbitrari, il non reagire, soprattutto da parte della politica che dovrebbe fare il suo mestiere, ovvero rappresentare gli interessi del proprio popolo, si sta ravvisando come altrettanto scellerata e colpevole della mancata reazione di coloro che non mossero un dito di fronte alle avvisaglie dei genocidi del secolo scorso.</p><p style="text-align: justify;">Pochi ancora hanno colto a chi si riferiscono veramente queste nuove regole. L'illusione che siano norme generali che valgono per tutti stile rancio militare svanirà presto. Varranno solo per una categoria specifica di popolazione. Non varranno per i membri dell'élite, per i loro compiacenti ed indispensabili servi, per le loro baldracche di ogni sesso, per chi ha servito ai fratelli il piatto di lenticchie, per gli utili idioti e per le masse di comparse spostate da un continente all'altro per la sacra rappresentazione di contorno della grande sostituzione. E nessuno pensi di cavarsela considerandosi privilegiato per il fatto di rientrare nelle categorie sopraelencate. Per ognuno di loro verrà il momento della disillusione. Lo sgomitare dei bravobambinisti non li salverà. Chi potrà accedere ad Elysium è già stato stabilito e non ci saranno posti in piedi.</p><p style="text-align: justify;">Andando per esclusione avrete capito a quale categoria di umanità sottoposta alle regole più disumane mi sto riferendo. Bisogna eliminare i testimoni del mondo come era, cioè del nostro. Imperfetto, classista, ingiusto ma dove si era ancora liberi di uscire da casa propria per il gusto di farlo. Un mondo dove comunque eravamo ancora liberi e c'era spazio perfino per la dimensione spirituale, oscenamente cancellata anch'essa, con la putrida connivenza delle gerarchie religiose, durante il confinamento. </p><p style="text-align: justify;">Se il fine è l'isolamento di un individuo dall'altro, l'anomia destrutturante del sé, al distanziamento fisico vorranno far seguire il distanziamento in ogni sua altra forma, compresa la socialità virtuale ma comunque affettiva che ci siamo creati sui social network, anch'essi laboratori dove abbiamo agito come cavie, ma che in questo anno ci hanno mantenuto in contatto tra noi e ci hanno in qualche modo salvati. Occorrerà studiare, nel caso di confinamenti e censure, nuove reti di comunicazione e non sarebbe male, da parte di quelle forze che comunque si stanno opponendo a questa follia necrofila di una parte dell'élite, creare una Rete parallela, un nuovo web dove bypassare il nero cancello di Google. In tempi non ancora pandemici scrissi che ci saremmo ritrovati tutti nel dark web e non scherzavo perché l'invasività del monopolio del web di superficie era già visibile da alcuni marcatori. Sulle modalità di resistenza alle censure sui social e sull'importanza di mantenere uniti i nodi della rete, segnalo questo importante <a href="https://www.enzopennetta.it/2020/12/siate-contagiosi-obiettivo-r01%ef%bb%bf/">articolo di Enzo Pennetta</a> a riguardo.</p><p style="text-align: justify;">Il grande paradosso di questi tempi terminali è che un Sistema fondato sui principi dell'evoluzione, del primato del forte sul debole e sul progresso inarrestabile, per sopravvivere ha dovuto vendersi l'anima al demonio della dissoluzione e dovrà assistere al primato della forza sulla fortezza, alla cancellazione di ogni segno di evoluzione, ad un'improvvisa e per nulla graduale inversione nella regressione ed al trionfo di un a-socialismo che potrebbe spegnere per sempre il sol dell'avvenire in un inverno forse non nucleare ma infernale. </p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-80144954997249588022021-01-05T02:11:00.008+01:002021-01-05T16:00:09.637+01:00REQUIEM PER IL DARWINISMO CULTURALE<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt0HLMFUbFNwPPXs974hyt73o4zjtG28HgwEnIc7tQoeRFGVPgmLNICMKJJ1NDpIHH7nc5aKlWz9d3fxZCMWx83KkV9Yd-mxzXYxSwfSh5fBalGQTX5inHUXwW-160jR0UkEs4/s780/c0000b2e241a66ca12c6869ea9275b5d.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Da "La fuga di Logan"" border="0" data-original-height="439" data-original-width="780" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt0HLMFUbFNwPPXs974hyt73o4zjtG28HgwEnIc7tQoeRFGVPgmLNICMKJJ1NDpIHH7nc5aKlWz9d3fxZCMWx83KkV9Yd-mxzXYxSwfSh5fBalGQTX5inHUXwW-160jR0UkEs4/w640-h360/c0000b2e241a66ca12c6869ea9275b5d.jpg" title="Da "La fuga di Logan"" width="640" /></a></div><br /><p></p><p></p><div style="text-align: justify;">"Ad Eleusi han portato puttane</div><div style="text-align: justify;">carogne crapulano</div><div style="text-align: justify;">ospiti d'usura."</div><p></p><p style="text-align: justify;">Ezra Pound</p><p style="text-align: right;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></p><div style="text-align: justify;">La deriva liberticida di quella che sembrava solo una pandemia era un evento davvero così imprevedibile? Non erano forse stati seminati nei decenni passati abbastanza segnali premonitori di una volontà di blocco e ripartenza del sistema in base a nuove regole arbitrarie per imporre un gioco ormai definitivamente truccato e non più democratico, quello che oggi viene apertamente definito come "grande reset"? Un grande calcio alla scacchiera che ne manda per aria tutti i pezzi non solo a causa della solita crisi periodica del capitalismo ma in nome di quella che, parafrasando Cesarano e Collu, chiameremmo Apocalisse ed "involuzione"? La pandemia attuale non pare effettivamente il pretesto per il completamento di un progetto a lunghissima lievitazione che ha come scopo il dominio sull'Uomo ed il suo traghettamento sulla barca di Caronte verso l'Inferno del transumanesimo? Ovvero la logica conseguenza di quel darwinismo che non è più solo sociale ma pervasivamente culturale?</div><p style="text-align: justify;">"In questo scompartimento ci sono troppi indizi", dice Hercule Poirot quando scopre il cadavere dell'assassinato sull'Orient Express. E anche qui nel teatro pandemico, sul tavolo settorio sul quale giace il cadavere del mondo come lo conoscevamo, ve ne sono a bizzeffe, a saperli riconoscere. Partendo almeno da quel documento, "Rapporto sui limiti dello sviluppo" del Club di Roma del 1972, che rappresentò il fischio di inizio della fine del capitalismo espansivo del secondo dopoguerra, per proseguire con l'imposizione del neoliberismo e della dottrina dello shock, mascherati sapientemente negli anni ottanta da un'illusione di libertà, arricchimento facile ed edonismo incurante del futuro, una sorta di nuovi "happy days", per poi giungere all'inquietante proclamazione della "fine della storia" nel 1992. Fine intesa come consacrazione dell'abolizione dell'alternativa all'unico Sistema possibile. La storia è finita, datevi pace. </p><p style="text-align: justify;">Da quel proclama poteva così iniziare quel processo che, su un piano sempre più inclinato, avrebbe portato alla definitiva messa in discussione di un principio fondamentale della comunità umana, la sovranità, e a stabilire il primato assoluto del concetto di vincolo esterno. In altri termini, il ritorno della schiavitù. Per far ciò si è lavorato a ritroso a partire dai macrosistemi, le nazioni; dai tessuti sociali come gli stati fino ad intaccare ora la singola cellula che li compone, il cittadino, per giungere al suo DNA, la sua sovranità corporea, e poi fino nel profondo della sua essenza umana e sacra. </p><p style="text-align: justify;">In Europa si è lavorato dapprima sulle entità nazionali, proponendo in alternativa ad esse un simulacro di area comunitaria ideale e sovranazionale, ereditata dalle solite distopie neoaristocratiche e latomistiche, suggello della quale sarebbe stata una moneta unica per "nel buio incatenare" i popoli che la formavano. Un sogno di fratellanza infrantosi prima sulle basse logiche di dominio economico tra stati, per troppo tempo represse nella fasulla e sdolcinata narrativa dei "settant'anni di pace", e ora sulle bianche scogliere di Dover. </p><p style="text-align: justify;">L'immagine delle due torri polverizzate nel 2001 avrebbe ben simboleggiato l'inizio di un ventennio che sarebbe stato votato alla distruzione controllata e sistematica del modello occidentale, già minato da decenni di messa in discussione culturale del proprio diritto di esistere. E' stato il ventennio del vandalismo, per utilizzare il termine che Raphael Lemkin riserva alla categoria del genocidio culturale, di tutto ciò che fosse bianco, occidentale, religioso, tradizionale e perfino socialista in senso classico. Ogni categoria culturale è stata infettata con il politicamente corretto, braccio armato dello scientismo secondo cui la realtà fenomenica deve piegarsi all'interpretazione che ne dà il pensiero unico e, successivamente, è stata disciolta nell'acido della società liquida senza più punti di riferimento, con, negli ultimissimi anni, una drammatica accelerazione verso la dissoluzione totale. E ciò mentre il modello cinese, perfetta fusione di totalitarismo ideologico, tecnologico ed economico e, in quanto tale, modello ideale da imporre in tutto il mondo da resettare, si espandeva, costruendo da colonizzatore città intere in Africa ma non per gli africani, acquisiva asset ovunque in Occidente senza mai avere problemi di liquidità e ampliava la propria influenza commerciale e anche politica sui governi del primo mondo. </p><p style="text-align: justify;">In Italia, per cancellare il principio di sovranità dello stato si è privatizzando tutto il privatizzabile, stabilendo nuove regole di gestione delle risorse umane ed infrangendo le barriere di difesa alla penetrazione del mercato in ambiti non strettamente economici. La società economicistizzata ma stucchevolmente moralistica delle regole, delle norme, dei compiti a casa, delle riforme, dei soldi che non ci sono e del debito che lasceremo ai nostri figli. L'economia stessa è diventata, anche in forma critica al Sistema, un ottundente oppio del popolo.</p><p style="text-align: justify;">Sanità e scuola sono state progressivamente aziendalizzate e sottoposte ad uno stravolgimento senza precedenti delle loro funzioni sociali, fino a divenire patetiche rappresentazioni parodistiche di ciò che dovrebbero essere i pilastri fondamentali della società: la prima come luogo della formazione culturale e della conservazione dell'identità di sé come individui e popolo e la seconda come conservazione della salute e diritto alla cura secondo principi di giustizia e civiltà. Entrambe sono ora, dopo i colpi mortali assestati dai ripetuti lockdown da covid, le ennesime due torri polverizzate. </p><p style="text-align: justify;">Ora, se vogliamo considerare la concatenazione di eventi attorno alla "situazione covid" come una struttura coerente che identifica in quella personale dell'individuo l'ultima residua sovranità da abbattere, al fine di annullarne l'umanità e sacralità, è evidente che chi l'ha creata è sempre il solito Sistema dominante che vuole condurre il gioco, pretendendo di interpretare le intenzioni di una Natura che, inspiegabilmente, oggi desidererebbe sbarazzarsi dell'Uomo divenuto oppressore di quello che, secondo una visione atea, dovrebbe essere nient'altro che un insignificante pianeta della Galassia. </p><p style="text-align: justify;">Un Sistema ora apparentemente vincente su tutti i fronti ma in realtà votato all'omicidio-suicidio collettivo come gesto di estrema ribellione di fronte alla sua evidente sconfitta come unico modello degno di sopravvivere alla fine della Storia in quando ormai cancro di sé stesso, come gli esempi storici raccontati dimostrano e che purtuttavia nega ancora il fatto che questa sconfitta derivi dall'aver sacrificato la Scienza, ovvero la volontà dell'Uomo di essere degno di servire e spiegare e non piegare a sé la Natura, sull'altare di una Teoria fondativa totalmente falsa della quale non uno dei postulati era vero ma che doveva esserlo per permettere al Sistema di imporre il proprio dominio. Un Sistema che ha fissato i paradigmi, ha creato ideologie opposte mandandole a combattersi sul campo di rivoluzioni e guerre, riuscendo sempre ad evitare di mettere in discussione sé stesso ed il proprio immutabile schema basato sulla lotta per la sopravvivenza: naturale ma con le carte truccate. L'unico vero governo mondiale già in essere da tempo immemorabile al quale, per denudarsi del tutto prima del clamoroso suicidio finale, basta solo togliere di mezzo l'odiosa ed ormai inutile democrazia parlamentare e tentare, come atto finale, di trascinare all'Inferno con sé l'Umanità. </p><p style="text-align: justify;">C'è un libro abbastanza famoso, un classico del complottismo, che si intitola "Tutto ciò che sai è falso". Paradossalmente questo potrebbe essere anche il titolo del manuale di istruzioni del capitalismo anti fake-news che poggia le sue fondamenta sui falsi miti fondativi del darwinismo culturale. Nessuno ha mai trovato l'anello mancante, non siamo mai discesi dalle scimmie, l'evoluzione e la storia non seguono schemi fissi ed immutabili, il mercato non si autoregola, la curva di Malthus è solo pericolosa perché cieca, il materialismo non poteva rendere l'uomo felice e la storia non può finire. </p><p style="text-align: justify;">Tornando alla domanda iniziale: la pandemia come pretesto porterà veramente a quel definitivo "capitalismo della sorveglianza" dove potremmo renderci conto che non riacquisteremo più la libertà, perfino dopo l'introduzione del Sacro Vaax ad ungere coloro che si apprestano alla "rigenerazione" che, nella "Fuga di Logan", era un modo elegante e petaloso (vedi l'immagine) per significare il raggiunto limite di vita concesso? Gli indizi raccolti di un finale drammatico di quella accelerazione del Sistema contro il muro della dissoluzione che la Storia ci ha fornito sono molti. E' la prima volta che i sogni distopici più oscuri riescono a giungere a livelli impensati di realtà lucida ma è anche vero che, per usare una metafora bellica, i fronti aperti sono troppi e un fronte a livello globale non era mai stato aperto da nessun Napoleone o Hitler. Vi sono inoltre, anche all'interno dell'élite, interessi opposti che potrebbero presto stancarsi di uno stato di emergenza permanente creato da una pandemia a fisarmonica alimentata dalla lotteria dei contagi. Se questa è una guerra, dobbiamo per forza immaginarne una fine alla quale seguirà un dopoguerra e una ricostruzione dei danni che stavolta potrebbero essere immani.</p><p style="text-align: justify;">Ciò che è certo è che, in ogni caso, per essere giunto al massimo della distruttività, il Sistema è da considerarsi definitivamente sconfitto in quanto si è rivelato pericoloso per la sua stessa sopravvivenza. Come il virus che, uccidendo troppo presto l'ospite, si condanna all'estinzione. Se giungerà il dopoguerra come dopo-covid la sfida più imponente per scongiurare qualsiasi rischio di deriva nel transumanesimo sarà quella di trovare il coraggio di respingere una volta per tutte i postulati errati e fraudolenti del darwinismo culturale e costruire un nuovo sistema di riferimento che restituisca alla Scienza l'umiltà e all'Uomo il timor di Dio. Senza paura di recuperare valori che, ben lungi dall'essere superati, erano stati messi da parte solo perché d'ostacolo alla lunga corsa verso l'autodistruzione del Sistema. Ristabilire il primato della vita sulla morte, di Eros su Destrudo, potrebbe essere un buon punto di ripartenza. </p><p style="text-align: justify;">E' una sfida immane ma che non possiamo più evitare di affrontare.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-82294187901333281922020-12-27T14:07:00.003+01:002020-12-27T14:07:59.412+01:00IL VACCINISMO MAGICO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSOWBtyJcTW3fLIPqRDRBmTYwuNKZSC_9rpKIe5xMcXOkOQsr8yqD8S4RY71v8uCM2pGOnV7LGp5h_jgSvUktYQLpBehPcOVLCAqhHAyrtUdOYhd-UXXm09GQvbr4Bt43d_8zo/s400/main-qimg-502a59447860c6477623815c72b634d2.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="220" data-original-width="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSOWBtyJcTW3fLIPqRDRBmTYwuNKZSC_9rpKIe5xMcXOkOQsr8yqD8S4RY71v8uCM2pGOnV7LGp5h_jgSvUktYQLpBehPcOVLCAqhHAyrtUdOYhd-UXXm09GQvbr4Bt43d_8zo/s16000/main-qimg-502a59447860c6477623815c72b634d2.jpeg" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p style="text-align: justify;">Per comprendere il fenomeno covid potrebbe essere utile cambiarne l'approccio percettivo e visualizzarlo in termini di forma nello spazio con una propria struttura tridimensionale, descrivendolo come una serie di contenitori uno dentro l'altro, come le scatole cinesi, dove ogni scatola rappresenta concettualmente un pretesto per l'apertura della scatola successiva.</p><p style="text-align: justify;">Fino a questo momento, aprendo le varie scatole in sequenza, <b>il virus è stato il pretesto per la dichiarazione di pandemia</b>, termine che oggigiorno per l'OMS non indica più una malattia che si diffonda con un determinato indice di mortalità nel mondo ma <a href="https://ilblogdilameduck.blogspot.com/2015/10/vaccini-e-lora-del-defensor-fidei.html" target="_blank">"la diffusione di un agente infettivo in vari paesi contemporaneamente"</a>. Quindi in teoria come agente basterebbe anche il virus del raffreddore. </p><p style="text-align: justify;"><b>La dichiarazione di pandemia è stata il pretesto per il lockdown</b> e le altre misure restrittive della libertà che progressivamente hanno catturato tutta l'attenzione a discapito della malattia in sé, per la quale si sono scelte o cure sbagliate o ostacolate se non proibite quelle indicate dai medici come possibili e risolutive, mentre al contempo la sanità pubblica, ad esempio in Italia, veniva congelata in una generalizzata sospensione di cure e trattamenti, perfino quelli già programmati per i malati oncologici, che non riguardassero la strettissima emergenza. Una vera e propria serrata del servizio sanitario nazionale ex-pubblico, inspiegabile dal punto di vista logico e che con il passare dei mesi, con gli ospedali che ritornavano alla normalità, tanto da trasformarsi in scuole di danza rituale, sta diventando sempre più inquietante.</p><p style="text-align: justify;"><b>Il lockdown</b> e naturalmente il biscottino ai cagnolini di Pavlov rappresentato dalla promessa di liberazione dalle catene e dalle museruole, <b>è il pretesto per introdurre il vaccino</b>. Un vaccino realizzato in pochissimi mesi, si suppone saltando varie fasi della sperimentazione e soprattutto la normale prassi di approvazione e commercializzazione che è prevista perfino per i vaccini i quali, come è noto, godono di corsie di approvazione meno severe di altri farmaci. In questo <a href="https://blog.ilgiornale.it/locati/2016/07/25/i-vaccini-sono-tutti-approvati-senza-studi/" target="_blank">articolo del 2016</a> l'infettivologo Fabio Franchi, smentendo <a href="https://portale.fnomceo.it/wp-content/uploads/import/201801/156001_documento_sui_vaccini_fnomceo_8_luglio_2016-1.pdf" target="_blank">la Fnomceo</a>, dichiarò:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT-Duee4y7qNX_UQGdUj1icZKEE8rrooDJ4FENizcX_ZOoOjYEZap0gPJH3r8fT1v0WEcBfvTP-Tj3mOepJXm7pJWUUekxI-WbWDQPH9BvTIr_pmfPyAD-YheHF7KbWLmHr-Sk/s747/Immagine+2020-12-27+094450.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="247" data-original-width="747" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgT-Duee4y7qNX_UQGdUj1icZKEE8rrooDJ4FENizcX_ZOoOjYEZap0gPJH3r8fT1v0WEcBfvTP-Tj3mOepJXm7pJWUUekxI-WbWDQPH9BvTIr_pmfPyAD-YheHF7KbWLmHr-Sk/w640-h212/Immagine+2020-12-27+094450.png" width="640" /></a></div><p style="text-align: justify;">Perché tanta fretta e perché soprattutto la costruzione di una narrazione di tipo religioso sul concetto di vaccinazione di massa per il covid, della quale si dirà dopo? Un vaccino che quindi che ha tutta l'aria di un pretesto. Per cosa? Ecco l'ennesima scatola che si apre. </p><p style="text-align: justify;">Fino ad oggi la sperimentazione di un farmaco sull'uomo, che seguiva quella sull'animale e sulle linee cellulari in vitro, avveniva in quattro fasi secondo le modalità descritte sul <a href="https://www.aifa.gov.it/sperimentazione-clinica-dei-farmaci" target="_blank">sito dell'AIFA</a>. Essendo la quarta ed ultima fase l'osservazione post-commercializzazione dell'efficacia del farmaco e dell'eventuale comparsa di effetti collaterali a lungo termine, ci si domanda a quale fase precedente di sperimentazione si sia giunti riguardo al vaccino per il covid, tenendo presente che la fase 2 dura di solito almeno due anni e per completare la fase 3, sempre per l'AIFA, ne possono occorrere fino a cinque. Pare che una parvenza di fase 1 ci sia stata, almeno a leggere i resoconti sulle "reazioni allergiche" che sarebbero state riscontrate nei partecipanti ai test di quella che però <a href="https://www.healthline.com/health-news/what-we-know-about-the-side-effects-of-pfizers-covid-19-vaccine" target="_blank">viene definita già fase 3</a> della sperimentazione.</p><p style="text-align: justify;">Come è possibile accelerare tanto i tempi dei protocolli ufficiali di sperimentazione? E' il progresso della scienza "che oggi viaggia più in fretta" come ha affermato qualcuno, o è bastata l'autorizzazione alla<a href="https://www.aarp.org/health/conditions-treatments/info-2020/coronavirus-eua-process.html " target="_blank"> procedura d'urgenza</a> per l'autorizzazione concessa dall'FDA negli USA? E' il fatto che i vaccini "non sono farmaci", come è stato imposto da parte dell'industria farmaceutica di considerarli? Perché mettere a repentaglio la salute di migliaia di persone che sono già state convinte da una campagna di terrorismo mediatico a partecipare alla somministrazione di massa di un vaccino in alcune formulazioni addirittura contenente una tecnologia mai utilizzata prima, quella a mRNA? Perché, se ormai è dimostrato che il covid è curabile addirittura a domicilio e il suo tasso di mortalità reale, non gonfiato giocando sporco sui concetti di "casi", "contagi", "infetti" ed altre trappole linguistiche, non avrebbe permesso fino a qualche anno fa all'OMS di considerarlo malattia pandemica? Qui sembra aprirsi un'altra scatolina.</p><p style="text-align: justify;"><b>Il vaccino è il pretesto per la sperimentazione sull'Uomo</b>: selvaggia, privatizzata, di massa, senza responsabilità legale da parte di chi somministra i test, e soprattutto gratuita, perché per i farmaci tradizionali BigPharma qualche osso sotto la tavola te lo lancia, a meno che tu non interrompa il trial perché stai troppo male: in quel caso, ciccia. Dato che il vaccino non è un farmaco (toh, un pretesto!) si sperimenterà su cavie che firmeranno <b><a href="https://it.scribd.com/document/489117147/Modulo-Consenso-Vaccino-Covid#from_embed" target="_blank">un foglietto di carta </a></b>dove sarà scritto che se rifiutano la seconda dose dovranno aspettarsi <b>conseguenze</b>. Di che tipo ancora non si sa, se sanitarie o legali. Ed ecco aprirsi l'ultima scatola della serie, quella che contiene ciò che non si sarebbe voluto vedere. </p><p style="text-align: justify;">Questa <b>sperimentazione sull'Uomo è il pretesto per</b> una serie di imposizioni totalitarie per implementare <b>il transumano</b>: il controllo totale della salute, attraverso la manipolazione del sistema immunitario naturale, la sua progressiva disattivazione allo scopo di creare il paziente permanente, dipendente dai farmaci a vita ed eventualmente sopprimibile a comando. Un sistema immunitario privatizzato, restituito eventualmente in concessione con il contagocce e temporaneamente mediante appositi "vaccini", secondo comodi piani mensili di abbonamento. Fino a giungere allo scopo finale, già rivelato a suo tempo dall'ineffabile filantropo occhialuto e presente in bella mostra senza che nessuno lo noti, come la lettera rubata di Poe, in ogni agenda distopica dell'élite, nonché prerequisito fondamentale dell'implementazione della Quarta Rivoluzione Industriale: l'utilizzo del controllo della salute per limitare la popolazione mondiale con un vaccino che sterilizzi ed eventualmente si occupi di disattivare alcune categorie specifiche di soggetti. La categoria delle "vite indegne di essere vissute" a questo punto può estendersi illimitatamente a gruppi etnici, popolazioni di interi stati o razze specifiche.</p><p style="text-align: justify;">All'obiezione che ciò sarebbe troppo orribile anche solo da immaginare, rispondo con facilità ricordando che il malthusianesimo è uno dei pilastri del paradigma che ci domina. Che il darwinismo, apparentandoci con le scimmie, ci rende automaticamente l'anello mancante nella catena dei soggetti da sperimentazione, tra il Macaco Rhesus e l'androide. E che il transumano è il logico ed inevitabile punto di arrivo di un lungo percorso di negazione dell'Umano.</p><p style="text-align: justify;">Il ragionamento che ci ha condotti a scoprire l'ultimo dei pretesti funziona anche al contrario. Se volessi controllare la popolazione, con lo scopo di diminuirne il numero, avrei bisogno di controllarne la salute, quindi userei un vaccino da imporre a causa di una pandemia provocata da un virus opportunamente apparso sulla scena, sia spontaneamente sia cercato in qualche laboratorio. E questo ci porta all'ultimo concetto che viene dischiuso dal covid: la volontarietà del dominio dell'uomo sull'uomo in spregio a qualunque autorità superiore. Una volontà espressa da una scienza ormai liberata da ogni concetto di limite.</p><p style="text-align: justify;">Siamo veramente nella terza fase dell'umanità di Comte, la fase della Scienza, che fu preceduta da quella Filosofica e da quella Religiosa ma le cose non sono andate come previsto dal filosofo. Se visualizziamo anche questo schema comtiano nello spazio tridimensionale, vedremo come anch'esso sia riconducibile ad un sistema concentrico. La fase religiosa contiene quella filosofica e quella filosofica quella scientifica. Ben lungi dal rappresentare un progresso, la fase scientifica si è rivelata una progressiva discesa agli inferi, l'inversione dell'opera alchemica verso un nigredo senza fine. Per poter essere finalmente liberata, la Scienza ha dovuto distruggere ciò che la conteneva e per dominare le menti ed asservirle, a cominciare da quelle degli scienziati, indebolite dal delirio di onnipotenza, ha dovuto assorbire l'autorevolezza e il linguaggio delle fasi precedenti, trasmutandoli tuttavia nell'Ideologia e nello Scientismo, entrambe parodie della Religione con i loro miti, il clero sacerdotale, le tavole della legge, i testi sacri, l'ortodossia e l'Inquisizione. </p><p style="text-align: justify;">Si comprende quindi l'attuale sconcertante trasmutazione della pandemia, ovvero della catastrofe, in pseudo-eucatastrofe, con tanto di corrispondenza tra la simbologia sacra del Natale con quella della "nascita" del vaccino miracoloso. Compresi i Re Magi che trasportano il dono a Roma (non a caso), scortati dalle forze dell'ordine. Siamo al vaccinismo magico sorretto da una colossale evocazione medianico-mediatica basata sul terrore e lo stupore che deriva dagli altri nefasti -Ismi magici del novecento, tutti riconducibili ad una radice comune occulta: la sfida apocalittica alla natura divina dell'Uomo. Quella che suggerisce il vero significato dei balletti propiziatori da corsia di eroi ma soprattutto eroine, novelle baccanti, in camice pronti ad accogliere i vaccinandi per il nuovo battesimo: la festa per l'imposizione del marchio. Quello che permetterà, forse, la sopravvivenza nel nuovo mondo. E foss'anche quello di infamia per chi si sottrarrà al rito per giusto diritto di scelta. </p><p style="text-align: justify;">Aprendo la scatola della Scienza, invece del progresso, vi abbiamo trovato qualcosa che rischia, per sua intrinseca natura, di perderci per sempre trascinandoci con sé nell'Abisso del Nulla senza fine.</p><p></p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-77334747781096403082020-12-16T17:45:00.001+01:002020-12-16T17:47:40.325+01:00Trattamento Scientocratico Obbligatorio<div style="text-align: justify;">Ho fatto uno strano sogno nel quale da vent'anni era già stato pienamente instaurato un governo unico mondiale e tutti i politici e capi di stato erano degli attori incaricati di recitare una parte in quella che si rivelava una tragica rappresentazione della parodia di un sistema democratico. </div><div style="text-align: justify;">Un sogno al confine con la realtà di una democrazia come somma finzione a copertura dell'assoluta necessità di mantenere immutabile il Sistema inaugurato con la prima rivoluzione industriale. Altro che "cambiamento" e versione 4.0 della stessa! Una finzione così ben simboleggiata dalla sospensione della realtà alla quale ci hanno iniziato prima il cinema, poi la televisione ed ora la virtualità di Internet, che deriva dalla capacità dei sogni e della narrazione intesa come racconto, come letteratura, di farci viaggiare in una realtà parallela ed altra. Solo che, come accade nel film "Inception", ad un certo punto puoi non essere più in grado di distinguere realtà e sogno e ti perdi nel limbo tra sanità e follia, tra Scilla e Cariddi. </div><div style="text-align: justify;">Ciò che si vorrebbe, non è più un mistero, ci accadesse sempre di più è che restassimo immersi in un mondo che ci rendesse volutamente folli, perché se resti sano potresti scoprirne l'inganno. Truman che apre la porta nella scenografia di compensato, si ritrova fuori, nel mondo, e capisce.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo salto continuo tra realtà cosciente e realtà altra onirica è divenuto ormai parte della nostra esistenza. Lo sforzo di agganciarci al ricordo della vita precedente, anteriore a nove mesi fa, termina appena usciamo di casa e incontriamo i rassegnati in mascherina anche da soli in bicicletta alle sette del mattino in un quartiere ancora deserto. L'agghiacciante demonizzazione (il termine non è casuale) della socialità e del contatto umano instillata dall'ormai unica narrazione pervasiva ed infiltrante di regime, quella del covid, ha provocato forse la vera pandemia: quella dei poveri Asperger terrorizzati dal contatto umano che vorrebbero vivere in una bolla asettica ritornando all'utero materno ma dal quale stavolta non uscire mai più. Uno spettro autistico si aggira per il mondo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche a seguito della pandemia di influenza denominata "Spagnola" si osservò in molti sopravvissuti il fenomeno della letargia oppure della caduta in uno stato catatonico che li faceva assomigliare a zombi. Figure rappresentate idealmente dal Cesare del "Doktor Caligari" e forse della prima vittima di un progetto Monarch rappresentata sullo schermo, la Maria di "Metropolis". Uno stato di catatonia che impedì a molti di riconoscere i primi sintomi degli incubi distopici degli anni trenta e di preparare nei loro confronti una adeguata reazione di fuga.</div><div style="text-align: justify;">Impedire il risveglio, quindi, anestetizzare, drogare, non come atto caritatevole nei confronti dei propri simili colpiti dalla pandemia ma puramente funzionale ad impedirne rivolte violente. </div><div style="text-align: justify;">Un gregge da condurre ordinatamente al macello perché improduttivo o semplicemente superfluo perché non più gradito al Padrone deve sviluppare questa immunità alla reazione, alla lotta, alla ribellione.</div><div style="text-align: justify;">Leggevo stamattina su Twitter come il termine "immunità di gregge" sia stato mutuato dalla zootecnia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXCgm_grydDYouAeauofeY0Iikt6N4amCeXSo7RVEvXHES8oWYfkKyiN-raFKnGSzbrGQVCEoQerm_7kRNyspo0ZuN_sx9Lvu2BOX9hl7q_9a6qu4RVd-yMefF_BMbApEnkXfS/s688/Cattura.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="277" data-original-width="688" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXCgm_grydDYouAeauofeY0Iikt6N4amCeXSo7RVEvXHES8oWYfkKyiN-raFKnGSzbrGQVCEoQerm_7kRNyspo0ZuN_sx9Lvu2BOX9hl7q_9a6qu4RVd-yMefF_BMbApEnkXfS/w400-h161/Cattura.JPG" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il covid è il grande evento immunizzatore, nel senso della volontà dell'Unpercento Padrone di immunizzare il pianeta Terra dal virus Uomo, per sostituirlo con il transUmano fabbricato in vitro e modificabile a piacimento in un Adamo remissivo, non più inutilmente intelligente e stavolta privato del libero arbitrio in grado di fargli perdere l'Eden e di una Eva già pervenuta al Male, ovvero la somma parodia blasfema della Creazione condotta attraverso la distruzione ed il rovesciamento di quella originale e sacra.</div><div style="text-align: justify;">Per far ciò, pare essere necessaria una vaccinazione di massa come mai prima nella storia, intesa come nuovo battesimo, unzione degli adepti e marchiatura del gregge. E qui rientriamo nella realtà materiale dei fatti. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La volontà di vaccinazione di massa sarebbe suggerita dai numeri astronomici di dosi di un intruglio da iniettare in milioni di persone, già acquistate dagli autocrati europei; una pozione dall'afflato magico della quale si conosce pochissimo tranne che è basata su una nuova tecnologia ad mRNA sulla cui sicurezza vi è una vera e propria cacofonia di opinioni le più disparate: il vaccino è innocuo, no, modifica drammaticamente il DNA, è un vero e proprio crack di sistema, no, non è vero, non può farlo, è sicurissimo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un "vaccino" sicuro per il quale le case farmaceutiche hanno però preteso l'assoluta impunità da qualsiasi richiesta di risarcimento alle vittime per eventuali reazioni avverse. </div><div style="text-align: justify;">Pare strano che vi sia ancora qualcuno che non creda alla continua sadica ma sincera rivelazione alle pecore del "come andrà loro a finire" ma non bisogna mai sottovalutare il valore distraente del materialismo, grazie al quale, se le questioni non sono di bassa ragioneria, si possono anche ignorare.</div><div style="text-align: justify;">Nemmeno i padiglioni petalosi dove battezzare il giorno di Natale e di fronte alle cattedrali (!!) i nuovi credenti (nella sacra unzione) fanno capire la realtà del progetto di dominio assoluto che alberga nella mente di quel narcisista maligno che è il Padrone. </div><div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questa immunità dal dissenso non potrà che necessitare di una qualche obbligatorietà di trattamento, che ci verrà prontamente giustificata dal clero scientocratico come inevitabile e giusta. Se non altro perché la presenza di un numero ancora per il momento consistente di pecore nere avrà bisogno di ricercarne l'obbedienza con il tallone di ferro.</div><div style="text-align: justify;">Ecco quindi l'ipotesi assolutamente da non escludere come democraticamente impossibile del trattamento sanitario obbligatorio, il TSO, che, non so se è noto a tutti, è un lascito della Legge Basaglia del maggio del 1978, poi inserito nel novero della legge di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale del dicembre dello stesso anno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">I credenti nel potere sacro e salvifico della Costituzione ribadiscono che l'art. 32 comunque impedirebbe un atto medico obbligatorio e di massa, che il TSO riguarda eventualmente solo i matti e la sera dormono sonni tranquilli. Noi invece che li abbiamo spesso tormentati da sogni premonitori, ricordiamo che il medesimo art. 32 non esclude che una legge dello Stato possa introdurre, di necessità, l'obbligatorietà di un trattamento. Se è una questione di matti, basterebbe psichiatrizzare il dissenso come già storicamente fatto in altre realtà per far dilagare l'istituto del TSO.</div><div style="text-align: justify;">L'estensione dell'obbligo vaccinale per i bambini, condotto senza colpo ferire qualche anno fa su dettatura dell'industria, ne è oltretutto illustre precedente e scriteriato fu chi si stancò prematuramente di denunciarne la pericolosità predittiva per inseguire altre questioni distraenti abilmente portate nel frattempo in primo piano. Consideratelo un mea culpa molto personale. </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Ora che non si tratta più solo dei figli degli altri ma del nostro corpo e, se si viola la barriera ematoencefalica, anche della nostra mente, è ovvio che molti si sveglieranno e vorranno sapere se è possibile l'introduzione di un'eventuale obbligatorietà vaccinale e come difendersene legalmente se la si ritiene incostituzionale. </div></div><div style="text-align: justify;">Il babau-covid funge già da candidato a pretesto ideale per finire di smantellare il SSN, mettere in atto l'ennesima "riforma", ovvero taglio al welfare innescato dall'evento catalizzatore e praticare come metodo il ricatto del "se non ti vaccini non ti curo". La moneta elicottero in cambio dei padiglioni petalosi in ogni piazza.</div><div style="text-align: justify;">Alla luce delle ripetute violazioni del dettato costituzionale di questi mesi, governati a furia di paturnie dettate al dictator, se la vaccinazione di massa è una cosa che pare verrà fatta contemporaneamente in tutto il mondo, chi ha responsabilità politica non potrà esimersi dal prendere una posizione chiedendo, per conto dei suoi cittadini a chi richiede quest'atto, se esso sia veramente giustificato. </div><div style="text-align: justify;">E, da parte dei cittadini, la posizione da pretendere dai propri rappresentanti politici potrà essere condensata in una domanda secca: "Sei a favore o contro l'obbligatorietà di un atto medico su di me per il quale, se mi succederà qualcosa, nessuno sarà responsabile?" </div><div style="text-align: justify;">Questo a me pare essere ormai il vero Rubicone. Il confine tra democrazia e dittatura. </div><div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-55765645432297993962020-12-10T00:49:00.003+01:002020-12-10T00:55:20.351+01:00Il totalitarismo chimerico e la vaccinazione filosofale<p style="text-align: justify;">Lo scenario geopolitico che avrebbe dovuto restare immutabile per almeno trent'anni, il famoso "Progetto per un nuovo secolo americano", propiziato dal sacrificio di tremila esseri umani polverizzati in dieci secondi, nel giro di pochi mesi e nel corso di un altro dei maledetti anni con il nove, è improvvisamente e drammaticamente cambiato.</p><p style="text-align: justify;">L'idea vecchia e polverosa delle guerre guerreggiate, il grande progetto imperiale vecchio stile è scivolato, grazie all'ennesimo evento catalizzatore, nel sogno bagnato del Dottor Stranamore: l'unico governo mondiale totalmente nelle mani di coloro che hanno superato la soglia critica di ricchezza oltre la quale si perde completamente il lume della ragione e non si torna più indietro. Un progetto, questo restyling completo del mondo, questa riprogrammazione dell'Umanità a partire dal codice genetico, che ha occupato per almeno due secoli le notti insonni e tormentate dal mal di denti di generazioni di neoaristocratici odiatori dell'Uomo e sfidanti di Dio e che per comodità descrittiva concentriamo nella visione del "mondo nuovo" di Huxley e di altri profeti e visionari della distopia. Una scacchiera dove le pedine possono muoversi in ogni direzione senza più alcuna regola.</p><p style="text-align: justify;">Un progetto totalmente abusivo ed arbitrario mai richiesto da alcuno degli abitanti della Terra e che in effetti a nessuno di loro potrebbe apportare alcun beneficio né morale né materiale, essendo una comodità ad uso esclusivo dell'élite, ma che ora essa ritiene sia giunto il momento di implementare senza porre più alcun indugio perché forse alcuni segni dei tempi impongono un'accelerazione verso lo scontro finale.</p><p style="text-align: justify;">La malattia dal nome non da malattia ma da operazione in nero, ovvero il covid-19, può essere considerata l'evento catalizzatore di questo programma definitivo di dominio globale? Un 11 settembre come lo abbiamo fatto in casa ma più in grande? Assai probabilmente si. Anzi, la metafora medica ci aiuta a capire finalmente la natura scientifica (nel senso deteriore del termine) di quella che sembra la conclusione di una sperimentazione molto sofisticata e sul lunghissimo periodo per la ricerca del totalitarismo perfetto da applicare capillarmente in ogni punto del globo. Una chimera composta dal meglio-peggio di ogni totalitarismo passato, composta da un'accurata selezione degli abissi raggiungibili dalla volontà di sopraffazione dell'essere umano sul proprio simile. </p><p style="text-align: justify;">Secondo quest'ottica, dovendo i posteri scrivere la storia del Nuovo Ordine Mondiale, indipendentemente che esso si realizzi o meno, il Novecento dovrà essere considerato retrospettivamente come il laboratorio planetario - e ciascun paese e popolo come rispettivamente stabulario e cavia, dove ogni aspetto di questo totalitarismo ideale è stato accuratamente testato, monitorato, sottoposto a verifiche dai suoi scienziati pazzi, disposti ad attendere cent'anni e oltre, come dei costruttori di templi oscuri, prima di poter vedere il risultato della propria opera. Ovvero lo strumento perfetto di dominio da applicare in concreto alla svolta del millennio ed alla prima congiunzione astrale propizia per rendere il sistema politico dominante, il liberismo, come unico modello possibile di società umana. La vera "fine della storia". I risultati di questo esperimento sono stati sorprendenti e il materiale raccolto imponente. </p><p style="text-align: justify;">I geni di questa chimera sono stati meticolosamente isolati: le dinamiche concentrazionarie dei lager e dei gulag, quelle carcerarie con le loro tecniche di tortura; la psichiatrizzazione del dissenso; la forsennata regolamentazione del privato delle persone e l'ossessione per il controllo e manipolazione di ogni loro comportamento, sentimento e atteggiamento; l'arruolamento ideologico di medici e scienziati, la loro consacrazione come sacerdoti del culto della Scienza onnisciente e infallibile. Una parodia del sacro in dispregio e sostituzione della religione. Ancora, l'ideologizzazione di ogni aspetto dell'esistenza, le polizie politiche, la privazione della libertà di movimento e di parola, la propaganda, la suggestione, la manipolazione mentale, le dinamiche delatorie tra cavie, lo scatenamento dell'aggressività, il "come si diventa nazisti" e poi le reazioni di panico, di shock, di paura, di sottomissione. </p><p style="text-align: justify;">Altri geni sono stati forniti dal sistema dominante stesso: la sopraffazione, lo sfruttamento, l'alienazione, l'ossessione del profitto, il culto della tecnologia senza limiti e del progresso fine a sé stesso, compresi tutti gli artefatti ideologicamente rovesciati del progressismo. Agli ingredienti novecenteschi sono stati poi aggiunti elementi classici particolarmente cari all'élite come il pensiero magico, le pratiche sacrificali tribali e tutto ciò che, come ingrediente segreto ed occulto, potesse potenziare il risultato finale, il totalitarismo chimerico.</p><p style="text-align: justify;">Anche le due guerre mondiali e le varie rivoluzioni "proletarie" del secolo scorso sono da considerarsi a posteriori come altrettanti "laboratori"? Applicando la teoria delle opportunità che possono essere colte da sciagure e catastrofi, naturali e non, per applicare una propria agenda di potere, direi proprio che dalla loro lezione sono state tratte preziose informazioni e spunti ai quali ispirarsi, come si è visto. Durante le guerre, ad esempio, si possono compiere genocidi che in tempo di pace solleverebbero riprovazione e orrore. In guerra finisce tutto nel calderone delle perdite umane e alla fine i milioni di morti diventano statistiche, come ebbe a dire Stalin. I dopoguerra espansivi e fintamente democratici sono anch'essi utili per variare un po' il ritmo. Proviamo ad espandere il capitalismo, proviamo a riempire di soldi le tasche dei lavoratori, diamo loro il benessere, permettiamo ai loro figli di studiare. Così, a tempo debito, potremo osservare, come osserveremmo degli insetti con l'occhio dell'entomologo, il loro disperato agitarsi e fuggire in ogni direzione quando toglieremo loro tutto questo. Non perché necessario ma perché sarà nostro capriccio farlo. Perché Lui non gioca a dadi ma noi si. La democrazia diverrà gradualmente democratura e, prima o poi, sfocerà dove batte l'accento; nella dittatura.</p><p style="text-align: justify;">Questa pandemia, il covid come evento catalizzatore di un Grande Cambiamento, del Grande Reset, come viene chiamata la demolizione controllata (dev'essere una mania!) del capitalismo come lo abbiamo sempre conosciuto, sta però introducendo in queste ore un concetto totalmente nuovo e mai riscontrato in ogni precedente forma di dittatura sia essa nazista, comunista o ultraliberista: il trattamento sanitario obbligatorio. Questa violazione del corpo da parte dell'autorità, che con la psichiatrizzazione del dissenso comprenderà anche la mente, è un vero e proprio salto di paradigma. In un certo senso, con la cancellazione del principio di precauzione, l'abolizione del metodo scientifico e il vilipendio del giuramento di Ippocrate, per non parlare dello stupro della bioetica, essa rappresenta la fine sommaria della Medicina, già prefigurata nella demolizione controllata (ebbene si, ancora) della sanità pubblica negli ultimi anni.</p><p style="text-align: justify;">C'è tuttavia un aspetto così profondamente politico nella vicenda del vaccino covid che i suoi aspetti medici rischiano di finire in secondo piano. Mi riferisco all'elemento simbolico di qualcosa senza il quale non ci potrebbe più essere permesso avere una vita sociale normale. Si parla di divieto di accesso in alcuni luoghi, di viaggiare, di lavorare, perfino di uscire di casa per coloro che non si sottoporranno al vaccino. Vaccino non sufficientemente testato e che mai prima d'ora sarebbe stato somministrato tanto alla leggera ma, a questo punto, se ciò che vale è il gesto, all'interno della siringa potrebbe anche esserci solo acqua. Ecco quindi che il totalitarismo chimerico si arricchisce del suo marchio distintivo, il suo covenant ID, il suo segno di sottomissione, il numero tatuato non più sul polso ma direttamente nel sistema immunitario. Il vaccino come panacea, elisir di lunga vita, passaporto per la sopravvivenza, perfino via di iniziazione per una schiera di sotto-eletti che si compreranno l'indulgenza grazie alla simonia del clero pandemiocratico. La chimera e infine la sua pietra filosofale.</p><p style="text-align: justify;">E' evidente che questa accelerazione verso il possibile peggior totalitarismo della storia richiede una posizione di assoluta opposizione da parte di tutte le forse politiche che operano in democrazia fintanto che ne rimarrà un barlume. Se da varie parti politiche si era già prospettata e si comincia a considerare accettabile e normale l'inoculazione di milioni e milioni di dosi del vaccino covid su base obbligatoria, con le sacerdotesse della zootecnia che non si pongono alcun problema etico a riguardo, occorre al contrario opporsi ad ogni cedimento su concessioni minime che porterebbe a richieste ancora più pressanti e via via sempre più impossibili da rifiutare. Non bisogna creare il precedente, aprire il campo all'ennesimo evento catalizzatore. L'inviolabilità assoluta del corpo dev'essere dichiarata valore non negoziabile da parte della politica e gli elettori tutti devono pretenderla ad ogni costo. Chi dei loro rappresentanti non lo farà, non rispettando l'impegno, se ne assumerà la responsabilità e non solo di fronte all'Umanità.</p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-47342725796488903752020-10-16T10:44:00.001+02:002020-10-16T15:10:33.876+02:00IL VACCINO CONTRO IL COVID SIAMO NOI<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjYTDLFvIlfyvwiRovoabmP7zIXmQkKbBP4T2Yv82K-32baL_0LGVXfmknbk-mvOgaDMgmYuGwKJh1zk_JNLbpZvi0dwe4NpUnnf4HjAMsa-k7LMOc97IrfVJenpuLi4YZz2la/s1200/EYGWRErWAAE57PB.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="1200" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjYTDLFvIlfyvwiRovoabmP7zIXmQkKbBP4T2Yv82K-32baL_0LGVXfmknbk-mvOgaDMgmYuGwKJh1zk_JNLbpZvi0dwe4NpUnnf4HjAMsa-k7LMOc97IrfVJenpuLi4YZz2la/w640-h360/EYGWRErWAAE57PB.jpg" width="640" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;">In questo dramma intitolato "Covid-19" - si, 19 nonostante abbia debuttato nel '20 e questo è il primo mistero; dramma che ogni sera fa il tutto esaurito fin dal mese di febbraio nei teatri di tutto il mondo, è ormai chiaro che il coronavirus in sé non ne fosse affatto il protagonista ma un comprimario e per giunta anche cane. Diciamo che, poverino, mi ricorda quelle band un po' scalcagnate ma piene dell'entusiasmo dell'inizio carriera che una volta erano incaricate di aprire i concerti dei grandi gruppi rock.</p><p style="text-align: justify;">Per il coronavirus possiamo anche scomodare nuovamente Andy Warhol e il suo trito e ritrito quarto d'ora di celebrità. Di questo virus all'inizio presentato come lo sfidante del cugino Ebola per il titolo di Grande Sterminatore dell'Umanità e chiamato anche SARS-cov2 per distinguerlo dalla sua prima versione uscita qualche anno fa, si è già detto molto. Che è fatto strano, che all'analisi genetica presenta frammenti anomali, addirittura di HIV, probabilmente inseriti in laboratorio con una tecnica di bioingegneria assai discussa e diverse volte in passato sottoposta a moratoria, che si chiama gain of function. Dopo aver tirato in ballo improbabili e casuali scambi di effusioni in natura tra pipistrelli e pangolini, mi pare infine assodato che il virus sia nato nel laboratorio di Wuhan, uno strano luogo mezzo cinese, mezzo francese, americano e onuiolo, dove appunto era noto si giocasse un po' troppo allegramente con i virus, si può sospettare su commissione. </p><p style="text-align: justify;">Alla fine, quello annunciato come un virus pandemico letale come quello del film "Contagion", si è rivelato ciò che in fondo era e doveva essere, in quanto pretesto: un virus influenzale forse un po' più cattivo del solito. Tuttavia, combinato con qualche vaccinazione di troppo, la possibile interazione con fattori di inquinamento ambientale, i protocolli dell'ineffabile OMS che hanno ammazzato i pazienti obbligando i medici a pratiche errate e nel contempo ha "sconsigliato" le autopsie (con la curiosa indicazione di trattare i cadaveri con le stesse modalità riservate agli infetti da prione); autopsie che avrebbero orientato i medici al corretto trattamento delle polmoniti e chissà quali altri fattori che non conosciamo, incluso il divieto di utilizzare farmaci troppo plebei come la idrossiclorochina, il virus SARS-cov2 ha provocato un numero imprecisato di morti. Si, perché il numero esatto dei morti di questa pandemia non si conosce e sembra non interessare più alla narrativa pandemica, essendo stato oltretutto viziato da sovrastima in quei casi affatto infrequenti in cui il paziente è morto con il SARS-cov2 ma non per il SARS-cov2. </p><p style="text-align: justify;">I morti non interessano più e dovranno essere presto dimenticati come tutte le vittime sacrificali dei grandi eventi catalizzatori. Infatti il loro conteggio è stato sostituito da quello dei non morti, abilmente classificati in una moltitudine di termini neolinguistici: casi, positivi, negativi, contagi, guariti, asintomatici, addirittura spersonalizzandoli nel termine "tamponi". Tutto meno che con il loro nome: sani. E' questa la chiave, perché grazie ai morti si doveva arrivare ai vivi. Ed è qui che il dramma acquisisce le tinte più fosche. Quando capiamo che il virus era solo un pretesto, un antipasto e ora dovrà arrivare il piatto forte.</p><p style="text-align: justify;">Lo chiamano in tanti modi: Grande Reset, Quarta Rivoluzione Industriale, Nuovo Ordine Mondiale. Il primo riguarderebbe un vero e proprio riavvio, se non formattazione di basso livello, dell'attuale sistema finanziario impallato con due possibili scenari: la vittoria finale dell'usura, celebrata danzando sulle macerie del mondo e su montagne di cadaveri, oppure il ritorno alle banche centrali e al gold standard che tenterebbe un disperato salvataggio in extremis del capitalismo affetto da cachessia neoliberista. La Quarta Rivoluzione Industriale consisterebbe nella trasformazione del mondo in monoblocco totalitario su base tecnologica e transumanistica. Un mondo deindustrializzato da qualche miliardo di posti di lavoro perduti, senza spiegare che fine farebbero le famiglie dei posti di lavoro, probabilmente le comparse per le montagne di cadaveri previste anche in questo caso. Mondo sostituito da uno degli adorati "mondi nuovi" gaiosi e arcobalenati dell'élite dove Laterra finalmente si è liberata dei pidocchi che la infestavano: cioè, noi. Il terzo, il Nuovo Ordine Mondiale, è il nome che riassume i concetti precedenti e rappresenta il sogno bagnato delle medesime élite fin dai tempi della Prima delle Rivoluzioni Industriali. </p><div style="text-align: justify;">Il quadro quindi è fosco e le vere intenzioni di chi conduce il gioco al massacro vengono svelate, con non poco sadismo, giorno dopo giorno. La "nuova normalità" che vorrebbero imporci comprende il confinamento in cella senza ora d'aria, la militarizzazione di scuole e ospedali e, peggio ancora, ordinati dagli ukase che promanano dagli Esperti, un vario campionario di estratti a caso dall'elenco della servitù e nominati a fil di spada bramini della scienza, tamburini di latta dei media, mestieranti dello spettacolo, politicanti del ventriloquo, ai quali è stata promessa la salvezza dal grande repulisti. Non sanno i tapini di essere già classificati come tutti "casi" e "tamponi" della prossima pandemia di utile idiozia che li spazzerà via in quanto nel frattempo certificati come entità umane vecchio modello totalmente inutili.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div>La democrazia nel frattempo è diventata un'interminabile ed estenuante campagna elettorale in attesa di elezioni e conseguenti salvataggi che non arrivano mai. Il deserto degli elettori dove ciascuno di essi può sentirsi impotente come il Giovanni Drogo dell'altro celebre deserto. Un paese attaccato al mito di una costituzione che ci difende ma non si sa per quale preciso motivo dovrebbe farlo, visto che non esclude addirittura leggi speciali e la cui bellezza è servita probabilmente a cornificarci fin dalla prima notte di nozze. </div><div>La faccenda è seria perché se il progetto non verrà fermato sarà la dittatura delle minoranze scatenate dall'ultraminoranza contro la maggioranza e la sua cinghia di trasmissione sarà la vendetta generalizzata. Il trailer della prossima guerra civile è appena andato in onda negli Stati Uniti. </div><div><br /></div><div>Se lo scopo è davvero eliminare "i posti di lavoro", l'attacco sarà alla mente e al corpo, e sarà concentrico, con una violenza mai vista prima nella storia. Gli obiettivi saranno la salute mentale e il sistema immunitario. Ci hanno chiusi in casa in primavera, deprivandoci di vitamina D, togliendoci le cure per le altre malattie, suggerendoci di sfondarci di carboidrati, obbligandoci a reinspirare CO2, parcellizzando quindi il concetto di gasazione di massa. Ci hanno inoculato terrore, depressione, ansia, istigato al suicidio. Ci hanno concesso un po' di libertà in estate ma ora ricominciano con campagne vaccinali che saranno sempre più al buio riguardo ai loro veri effetti e scopi, altri confinamenti e deprivazione sempre più sottile del benessere che deriva dagli affetti, dalla sessualità, dalla semplice interazione personale, dalla celebrazione delle feste, dalla pratica della fede. E' un progetto mostruoso pensato da criminali e chi crede di poterlo fermare senza combattere davvero in prima persona, con gli atti di coraggio che competono ai leader, rasenta la complicità. E' una battaglia anche e soprattutto spirituale e chi ha rinunciato da tempo a quella dimensione della sua esistenza non servirà a nulla, nemmeno se si impegnerà con tutta la dialettica di cui dispone.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questi mesi ci hanno messo alla prova ma non dobbiamo arrenderci alla disperazione. E' la prima volta su scala così vasta ma non è la prima. Si è sopravvissuti ad altre catastrofi che parevano non dovere finire mai. Se manteniamo salda la mente salveremo anche il corpo. Pratichiamo, alla faccia degli Esperti, gli affetti, l'amore, il sesso, l'allegria, la condivisione. Svegliamoci ogni mattina con un pensiero che ci fa star bene e ci guarisce. Allacciamo nuovi legami, rinsaldiamo quelli precedenti, andiamo alla ricerca dentro di noi del nostro potenziale e troveremo armi che ci renderanno invincibili. </div><div style="text-align: justify;">Il covid è la metafora del neoliberismo, la sua chimera raffazzonata con tutto il peggio dei suoi totalitarismi e vorrebbe essere la soluzione finale contro l'Umanità. Noi siamo il vaccino, anzi, l'immunità naturale contro il covid.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-41989485465160111652020-09-22T22:54:00.000+02:002020-09-22T22:54:26.829+02:00UN MANIFESTO PER RIPARTIRE DALL'UOMO<div style="text-align: justify;">E' qualcosa che aleggia nell'aria da tempo, che si insinua nei pensieri e nelle sensazioni di molti fra noi che, ad esempio oggi e per l'ennesima volta, stanno provando lo sconforto della delusione politica che proviene dall'amara constatazione che essa sia ormai inadeguata, nella sua forma attuale, incapsulata nel pragmatismo delle cifre e dei conti da far tornare, insomma nella sua dimensione materialistica, a fornire risposte a domande sempre più profonde, fondamentali, ineludibili che sgomentano e che ci levano il sonno ma che purtuttavia ci riportano ad un senso che ogni giorno diventa più compiuto e visibile. Lo specchio riflette un'immagine sempre più chiara di qualcosa che credevamo di non riuscire più a scorgere.</div><div style="text-align: justify;">E' un'energia che unisce, una forza che sta aggregando, ancora inconsapevolmente per qualcuno, i partecipanti ad una vera e propria chiamata che proviene da una dimensione che si sta palesando giorno dopo giorno. Ci leggiamo nel pensiero, siamo sincronizzati, agiamo senza rendercene conto in sintonia con altri, scopriamo di stare percorrendo la stessa strada, ci capiamo al volo. Che vi sia un elemento soprannaturale in questa dimensione è assolutamente plausibile e innegabile perfino da chi non crede.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si tratta della versione condivisa di quei momenti nei quali, apparentemente perduti, riusciamo a trovare la forza di reagire, di ammettere a noi stessi che non si può più andare avanti così e quindi, aiutati da questa forza che ci si concede se non pochissime volte nella vita, troviamo infine la via d'uscita.</div><div style="text-align: justify;">E' quando non sai più chi sei che inizi a domandartelo veramente. E' quando cercano di strapparti l'identità, il tuo Io, che ti ci aggrappi disperatamente, scoprendo di non conoscerlo affatto perché lo davi per scontato. Siamo tornati bambini che domandano a genitori distratti e imbarazzati come si nasce e perché. Siamo tornati all'origine della coscienza di noi stessi. Le risposte della politica non ci soddisfano, le troviamo banali e scontate perché restano confinate nella dimensione dell'astrazione dei progetti, dei programmi, dei vedremo e dei pazientate che però riguardano cose, oggetti che non sappiamo utilizzare perché non solo non sappiamo come funzionano perché abbiamo perso i manuali di istruzioni ma non riusciamo più nemmeno a nominare correttamente. La politica non sta più dando risposte perché non sa offrire più ideali e pensieri o, se ce li concede, lo fa di nascosto, se ne vergogna, li fa passare dalla porta di servizio. Viviamo in una realtà di frasi fatte che eliminano la scomodità del pensarle e di doversele di conseguenza costruire.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Eppure siamo ad un importante punto di svolta. Proprio quando ogni porta sembra chiudersi dietro di noi, mentre vaghiamo per stanze sempre più spoglie ed anguste, dove la nostra libertà progressivamente anch'essa si restringe, la nostra mente si sta aprendo ad una nuova volontà di ricerca di risposte alle domande che avevamo cessato di fare a noi stessi ed ai nostri simili. Ed è proprio con i nostri simili che siamo chiamati a condividere questa rinascita, questa prova da superare il cui compito pare impossibile: ripensare noi stessi ed i meccanismi che dovrebbero regolare la nostra vita sociale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'obiettivo è più che ambizioso: invertire i poli magnetici della percezione di sé, riallinearci con la Natura, abbattere le sovrastrutture ideologiche, scardinare i pregiudizi, le false costruzioni, le opere di inganno che ci hanno velato la realtà dei fatti gettandoci in un perenne stato allucinatorio. La nuova psichedelia sarà ricominciare a vedere i prati verdi e il cielo azzurro: l'uomo e la donna, la vita e la morte, distinguere l'armonia dalla dissonanza, il brutto dal bello, il possibile dall'impossibile, il lecito dall'illecito. L'Uomo deve recuperare la sua dimensione sacra ed inviolabile, di corpo e mente, ed imparare ad ascoltare ciò che di meraviglioso può scaturire dalla sua mente senza paura di destare l'invidia di chi da sempre l'invidia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Senza questa profonda riorganizzazione del senso dell'esistenza dell'Uomo e del valore che la accompagna, non può esserci alcun Rinascimento concreto nella vita di tutti i giorni. Non potrà esservi salvezza e ripartenza da questa tremenda crisi epocale. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cosa fare in concreto per promuovere questa rinascita, questa ridefinizione del senso della nostra esistenza? </div><div style="text-align: justify;">Il compito che attende chi è chiamato a questa opera è potenzialmente grandioso perché abbiamo una cattedrale da ricostruire e ci vorranno diverse maestrie, abilità, specializzazioni. Anzi, ci vorranno tutte: ci vorranno fisici, chimici, biologi, medici, architetti, ingegneri, meccanici, filosofi, scienziati, musicisti, psicologi, scrittori, poeti, visionari... tutti. Bisognerà anche riscrivere i testi e i manuali imbrattati dalla menzogna e dalla malafede, riattaccarne le pagine strappate. Anzi, bisognerà proprio ricominciare dal 2+2=4. </div><div style="text-align: justify;">Occorrerà formare gruppi di lavoro, dividersi i compiti, portare in dote le nostre specializzazioni e competenze. Useremo i libri, gli articoli, i video, faremo comunicazione e informazione ma soprattutto sarà necessario incontrarsi, parlarsi, ricreare quelle reti di relazioni che si vorrebbero distruggere in nome del divide et impera che ci vorrebbe tabule rase senza anima né identità ma che mantengono la distanza di sicurezza, sono imbavagliate e pronte ad obbedire al conformismo della paura.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E' questo un progetto di profonda rinascita culturale e spirituale. Velleitario, sfrontatamente ambizioso ma necessario. Una vera rivoluzione copernicana della visione del mondo. Solo quando ogni cosa avrà riacquistato il suo nome e il suo senso, dovrà essere la politica a piegarsi alle istanze di questo Rinascimento, non il contrario.</div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-52408870211082626132020-09-03T11:39:00.001+02:002020-09-03T11:39:49.846+02:00SIAMO UOMINI O CAPI DI BESTIAME?<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA9mo0yJXTb8YcZ9SV_JVKtosjsVNov-JCFKp48xRbdK3tANWk7uxgfUGqziqxRj3VuypsusmEBa5GKOM4bme9IjsH1yH6w6Ckei1re3mmDbGvtzJQ07amMVwQSEo3S-jMLO90/s800/Eg65by9XcAQB9-Q.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA9mo0yJXTb8YcZ9SV_JVKtosjsVNov-JCFKp48xRbdK3tANWk7uxgfUGqziqxRj3VuypsusmEBa5GKOM4bme9IjsH1yH6w6Ckei1re3mmDbGvtzJQ07amMVwQSEo3S-jMLO90/s640/Eg65by9XcAQB9-Q.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Che cosa vedete in questa immagine? Io vedo uno sconosciuto mascherato che sta puntando una specie di pistola alla testa di una ragazza. Lo so che non è una pistola ma un termoscanner, un dispositivo per la misurazione della temperatura corporea e che per qualche motivo recondito sempre legato all'inversione del senso, questa scena dovrebbe rassicurarci sul fatto che lo Stato, mediante questo tipo di precauzioni, stia pensando a proteggere la nostra incolumità di fronte alla pandemia. Invece, per le leggi della comunicazione non verbale, non si può non interpretare questo gesto come un atto di aggressione. Oltretutto se sappiamo trattarsi di un'imposizione applicata in luoghi dove, prima della Psicovid, si poteva entrare ed uscire liberamente senza controlli. In questo caso un negozio. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Esiste una zona dello spazio attorno alla nostra persona chiamato spazio vitale personale o prossemico. In generale, più permettiamo che altre persone si avvicinino a noi, fino a toccarci, maggiore è il grado di intimità che ad esse concediamo. Secondo la classificazione dell'antropologo Edward Hall, nella nostra cultura una distanza inferiore ai 50 cm. tra persone caratterizza la relazione intima, di confidenza, di affetto, di amore oppure di stretta condivisione di un evento sociale che ci accomuna. Dai 50 centimetri al metro di distanza si interagisce con gli amici e da 1 a 2 metri con i conoscenti. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nel caso raffigurato nella foto però si può essere sicuri che la ragazza e l'uomo mascherato non si conoscano affatto e non condividano interessi in comune né tanto meno una relazione intima. Non sono nemmeno amici o conoscenti, eppure lui si avvicina ad una perfetta sconosciuta, fino quasi a toccarla, per giunta appropriandosi con la forza di un suo parametro vitale, la temperatura. Quei dati sensibili per il quali di solito siamo costretti a firmare risme di fogli della privacy. </div><div style="text-align: justify;">Il braccio alzato della ragazza è un chiaro accenno di difesa ed è perfettamente congruo alla situazione. Se non ci fosse di mezzo il termoscanner, la ragazza potrebbe pensare benissimo ad un tentativo di aggressione nei suoi confronti.</div><div style="text-align: justify;">Il tizio non vuole la borsa o abusare sessualmente di lei, come avremmo pensato una volta, ovvero un anno fa, ma la sua temperatura. E a che titolo? Non è nemmeno un pubblico ufficiale in divisa rappresentante un'autorità, perché glielo impone e secondo quale legge codificata? Facciamo questo "in ottemperanza alle disposizioni delle autorità", dicono le voci registrate che da mesi ci perseguitano mentre facciamo la spesa nei supermercati. Ma quale autorità in questo caso, se non quella del mercato, di cui costui è un agente di infimo grado?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi è capitato già un paio di volte di essere bippata dall'uomo del termoscanner. La prima fu all'entrata del negozio di una nota catena. Lì in fila, assieme ad altra sudata umanità in attesa dello "sparo" da parte di un gigantesco uomo di colore vestito come un man in black, pensai alle povere vacche in attesa del colpo di grazia al macello, della scarica che brutalmente le avvia a diventare costate, filetti, testine e scamoni. Non è che l'immaginario sia pessimista, sa cogliere i segnali di pericolo prima ancora della ragione. </div><div style="text-align: justify;">La seconda volta è stato ieri, dal parrucchiere. Nonostante sia piuttosto in confidenza con chi mi fa i capelli, l'ho comunque percepito come una violazione del mio spazio vitale. La differenza è che la ragazza del parrucchiere mi ha detto "scusa, devo farlo", il tizio sconosciuto all'ingresso del corral non si scusa e sembra addirittura godere di quel quarto d'ora da kapo concessogli assieme al contratto da fame che ha strappato alla multinazionale. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tenete presente che, parallelamente all'irruzione nello spazio vitale da parte di sconosciuti, siamo bombardati dalla richiesta di "mantenere la distanza di almeno un metro" dagli altri in pubblico, fosse anche il nostro amante, per il quale vige però il divieto di bacio. Ma davvero? Nessun divieto di pratiche sadomaso invasive, suppongo. Un bel divieto di intimità corredato dall'utilizzo coatto della maschera che amplifica la distanza anche emotiva dai propri simili. Aggiungiamoci che la Psicovid è la panpsicosi la cui misurazione è affidata agli strumenti sballati o inadeguati, non ultimo il termoscanner cinese, affidabile come il "mi fai morire" di una cortigiana, e avrete un altro bell'indizio della gigantesca presa per i fondelli che però preannuncia ben altre privazioni della libertà personale in nome dell'andrà tutto bene.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Se siamo veramente tutti uguali, come dicono i buoni, mi verrebbe voglia di fare un esperimento. Cosa succederebbe se io mi portassi nella borsa un termoscanner e, al momento del puntamento, pretendessi di conoscere in cambio la temperatura del puntatore, volessi insomma ricambiare? Avremmo un bel Mexican standoff sul 37,8° reciproco? Si potrebbe provare.</div><div style="text-align: justify;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP4ukQN2r4F_PE36xSFUAfTFsPpzzqe9ZRByeR98b6Nld7ayki-uey1LTFQQnjBuQB5FETUbeRYUBnM7Jpeb1R860iVdABGlvnDxgosI5U9oqz5YdlhFJ8_7QSddYB9kM7WIJR/s500/3172111584_1142732e5e_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP4ukQN2r4F_PE36xSFUAfTFsPpzzqe9ZRByeR98b6Nld7ayki-uey1LTFQQnjBuQB5FETUbeRYUBnM7Jpeb1R860iVdABGlvnDxgosI5U9oqz5YdlhFJ8_7QSddYB9kM7WIJR/s16000/3172111584_1142732e5e_o.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: justify;">Concedere l'irruzione nel proprio spazio vitale per la presa della temperatura di stato serve come antipasto a ben altre cessioni di sovranità corporea, dalla iniezione di qualsiasi intruglio sperimentale per sconfiggere la pandemia elastica del principio di indeterminazione della positività all'impianto di congegni altrettanto progressisti. Vi violeranno perché la talpa ha scavato nella tana della Libertà e ormai l'ha occupata, e tutto sarà fatto in nome della Collettività, l'entità alla quale devi essere pronto a sacrificare i tuoi figli. </div><div style="text-align: justify;">Se invece semplicemente rispettassimo il singolo individuo e incidessimo nel marmo che egli, sia uomo, donna o bambino, non deve essere violato contro la sua volontà per nessun motivo, fosse anche il ritorno della Peste Nera, avremmo rispettato e protetto l'Umanità intera. L'unico vero cavallo di Troia è il collettivismo dell'Uomo come capo di bestiame da abbattere contrapposto al principio dell'essere umano come creatura inviolabile perché Sacra.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ce lo stanno dicendo in tutti i modi, in subliminale e apertamente. Sono pronti a TSO, vaccinazione obbligatoria e giù giù fino nell'abisso. Se c'è un'Opposizione a tutto questo è bene che sappia che non ci accontenteremo di meno che della testuggine romana a difesa della inviolabilità del singolo e dell'assoluta non negoziabilità di questo principio. Con tutto il rispetto e l'affetto, saranno necessari fatti concreti, dichiarazioni cristalline e assoluta assenza di ambiguità, non possiamo fidarci e basta. Consideratela un'ordalia.<br /></div></div><br /></div><p></p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-57391359124674241752020-08-28T16:22:00.005+02:002020-08-28T16:22:55.511+02:00PSICOVID E NEMESI POST-MEDICA<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIgSZ2GrsLSEn9PZV9NuXFLxF5HQKNxIrUxk4SESm1y9DFpgGGjGYQ9C6wau6JnWX0Va30hlaEyHy3lmdF7hylB_uSfK3s4JWkXimA86JaglrqxVERBhD8ollIJ5QxbFqsPAh0/s2048/EgLfM_qXkAAUtsx.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1447" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIgSZ2GrsLSEn9PZV9NuXFLxF5HQKNxIrUxk4SESm1y9DFpgGGjGYQ9C6wau6JnWX0Va30hlaEyHy3lmdF7hylB_uSfK3s4JWkXimA86JaglrqxVERBhD8ollIJ5QxbFqsPAh0/s640/EgLfM_qXkAAUtsx.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>“La gente che parla di Gaia e della responsabilità globale, e che fantastica sul fatto che noi dovremmo fare qualcosa in proposito, balla una danza folle che li farà impazzire […] La sensazione di essere in grado di celebrare il presente e di celebrarlo usandone il meno possibile, perché è bello e non perché è utile per salvare il mondo, può creare la tavola imbandita che simboleggi l’opposizione a quella danza macabra dell’ecologia, la tavola imbandita dove la vitalità viene consapevolmente celebrata in opposizione alla vita.”</i></div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i>Ivan Illich</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Illich, qui citato in un'intervista degli anni Novanta, sarebbe da riscoprire, a partire da "Nemesi medica" che, scritto nel 1974, risulta quantomai profetico nella sua analisi della deriva totalitaria della medicina vendutasi a Mammona, della quale la pandemonologia Psicovid è solo l'ultimo epifenomeno, anche se clamoroso per entità e pervasività globale.</div><div style="text-align: justify;">Non è la prima volta né sarà questa l'ultima in cui la casta sacerdotale medica si presta ad operazioni eugenetiche di ingegneria sociale infettando la salute pubblica con l'ampia gamma delle diavolerie iatrogeniche che ha a disposizione ma forse stavolta stanno infrangendo un record dopo l'altro in queste olimpiadi delle arti mediche oscure che prevedono, dopo una lunga serie di sevizie, l'omicidio rituale finale di Ippocrate.</div><div style="text-align: justify;">E, a proposito di sevizie, come definire altrimenti questo strumento di tortura pedosadica, il ciuccio-mascherina con tanto di filtro antipolvere regolarmente in vendita sul solito mercatone online di cinesaglie?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dall'inizio della crisi abbiamo visto stormi di kamikaze arruolati tra virologi, epidemiologi, pediatri ma soprattutto veterinari (perché Essi ci considerano bestie che discendono dalle scimmie, non dimenticatelo mai) lanciarsi con i loro aeroplanini di carta di bugiardino sulla portaerei della Logica per sconfiggere la flotta della Scienza e usurparne il vessillo. Per perseguire l'opera di distruzione totale dell'Umanità è necessario separare definitivamente la Medicina dalla Scienza, rendere nullo questo ipocrita matrimonio di convenienza e copertura per riaffidare le sorti della salute umana alla magia e soprattutto alla volontà superomista dell'elite di ridurre drasticamente il numero di infestanti nell'unico immenso campo Elysium da golf che essa immagina per il suo futuro. Nella vicenda Psicovid non vi è più nulla di scientifico nel senso proprio del termine, ovvero di verificabile e riproducibile per giunta democraticamente da chiunque sia in grado di farlo ma siamo già nelle brume dell'alchimia oscura, della negromanzia, dell'evocazione dei morti e della loro moltiplicazione propiziatoria a scopo di intimidazione. I negromanti non rispondono né all'etica né al principio di precauzione, si ammantano delle pelle scuoiata della Scienza e brandiscono il bastone di Asclepio in un'oscena e macabra rappresentazione della medicina come non dovrebbe mai essa diventare ma nemmeno essere immaginata. </div><div style="text-align: justify;">Separare la Medicina dalla Scienza ma non solo, usare gli strumenti della Scienza ribaltandone il senso e lo scopo, per sancire definitivamente che ogni scoperta scientifica potrà e dovrà essere usata, d'ora in avanti, contro di noi. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quale migliore metafora di questo concetto della incredibile vicenda della PCR divenuta strumento di "diagnosi" dell'infezione da Sars-Cov2 pur non avendone tecnicamente le caratteristiche, mirabilmente raccontata in <a href="https://uncoverdc.com/2020/04/07/was-the-covid-19-test-meant-to-detect-a-virus/">uno straordinario articolo da Celia Farber</a>, ovvero l'ennesima diabolica distorsione totale del Senso?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La PCR o Polymerase Chain Reaction, ideata e messa a punto dal premio Nobel Kary Mullis, fu introdotta nei primi anni Novanta come strumento della pura ricerca scientifica. Semplificando al massimo, la PCR è una tecnica di biologia molecolare che richiede vari cicli, da 30 a 50 in media, per replicare, o meglio amplificare, fino a miliardi di copie un campione di DNA in quantità sufficiente per poter essere poi studiato. E' una tecnica che ha un'infinità di potenziali applicazioni di ricerca ma nessuna delle quali era previsto avesse a che fare con la diagnosi di malattie infettive, come ebbe anche a puntualizzare il suo scopritore, scomparso l'anno scorso.</div><div style="text-align: justify;">Come riporta la Farber nel suo articolo, citando le parole di scetticismo di Mullis sulla possibilità di diagnosticare l'infezione da HIV attraverso la sua tecnica, "la PCR è in grado di rilevare un frammento assai esiguo di acido nucleico che è solo una parte del virus. Il frammento identificato è determinato dalla scelta arbitraria dei primer DNA utilizzati per l'innesco della "reazione a catena" che diventano la sequenza terminale del frammento amplificato". </div><div style="text-align: justify;">In pratica è come utilizzare un frullatore per rilevare una fuga di gas. La PCR non è un test binario positivo/negativo, non è il test di gravidanza, non è un test per diagnosticare malattie infettive, eppure si stanno facendo milioni di tamponi a persone che risulteranno negative o positive, con possibili ripercussioni sul loro status di cittadini portatori di diritti, sulla base di soglie assolutamente arbitrarie stabilite non si sa da chi e su quali basi e che abbiamo visto essere tutt'altro che scientifiche. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il ricercatore canadese David Crowe, intervistato dalla Farber, sostiene che in realtà non esiste alcun test per le malattie infettive che possa essere considerato dirimente in senso assoluto per la positività o negatività. La scienza è appunto assenza di certezze ma pullulare di probabilità.</div><div style="text-align: justify;">Riguardo alla PCR ed alla sua discutibile attendibilità per la dichiarazione di positività o negatività da Sars-Cov2, ovvero dell'applicazione del Marchio, Crowe afferma che la soglia del numero di cicli di PCR oltre la quale il test mostra la fluorescenza della "positività" (che come abbiamo visto non è positività di un bel niente) non è assolutamente determinabile a priori e si può pensare che, stabilendone il valore, poniamo, a 20 cicli di replicazione, tutti i soggetti testati risulterebbero negativi ma portandola a 50 tutti diventerebbero positivi. In pratica, chi gestisce l'emergenza covid ha uno strumento che, potenzialmente, può far apparire e sparire, magicamente e solo magicamente, una pandemia. Le implicazioni pratiche di questa realtà, ben presenti a questi ricercatori scientifici ma non alle veterinarie o ai virologi da salotto, sono inimmaginabili e spaventose.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Questi primi mesi di Psicovid hanno dimostrato a tanti di noi che hanno avuto esperienza diretta o attraverso conoscenti, che si stava andando verso la logica del Gioco dei Tre Tamponi. Sei negativo (su base puramente arbitraria, come abbiamo visto) e io ripeto il test altre due volte. Se sei ugualmente negativo ma decido che devi essere positivo, così sarà. Tanti "morti per" sono stati certificati così.</div><div style="text-align: justify;">Bene, se avete letto fin qui e magari anche l'articolo di Celia Farber, avete capito che l'inventore della PCR era contrario ad un suo utilizzo a scopo diagnostico. Ora leggete cosa viene detto <a href="https://www.cdi.it/news/perche-il-tampone-rimane-il-metodo-piu-efficace-per-individuare-il-coronavirus/" target="_blank">in questo articolo</a> che dichiaratamente riporta le affermazioni di un medico.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuIQYg0oA77mU95-rPoNtCQZ_4OTc1bvYHJIAdM6Lc3fnyX2ylBb4kG3JGZI1os0DJcO6sbevcSHnxnMqKRRgcaPA04hqpuCd4QoShUtAKBmpQeazCd0Ff3DUkndJZcSqydbqz/s792/1a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="145" data-original-width="792" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuIQYg0oA77mU95-rPoNtCQZ_4OTc1bvYHJIAdM6Lc3fnyX2ylBb4kG3JGZI1os0DJcO6sbevcSHnxnMqKRRgcaPA04hqpuCd4QoShUtAKBmpQeazCd0Ff3DUkndJZcSqydbqz/s640/1a.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqXYOuGyBRF1zzTtYVGfSssX6h-wYS0j1QddZFWkzmuDyz3LihFttnjiDKG0FUd5DY1Gjl3AEZP41ogp85i0Qj7fsgfl-iHXHDxxfovcpD6gQtQZBxdBhP3l2-ptfW0lIxtuuR/s838/1b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="838" data-original-width="835" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqXYOuGyBRF1zzTtYVGfSssX6h-wYS0j1QddZFWkzmuDyz3LihFttnjiDKG0FUd5DY1Gjl3AEZP41ogp85i0Qj7fsgfl-iHXHDxxfovcpD6gQtQZBxdBhP3l2-ptfW0lIxtuuR/s640/1b.jpg" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigU33QuuzXHrVSKW5Z5-WWottz12L6vx_THiFb4Re4G1fr3jGXvStFFaHqPDjEIhB6E80PROPA-CAyqJO66_Jdx0LBd5XbVQR8wAzvKIwfs43cJw10eQtoRjg498vGPEBnyg9v/s807/1c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="132" data-original-width="807" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigU33QuuzXHrVSKW5Z5-WWottz12L6vx_THiFb4Re4G1fr3jGXvStFFaHqPDjEIhB6E80PROPA-CAyqJO66_Jdx0LBd5XbVQR8wAzvKIwfs43cJw10eQtoRjg498vGPEBnyg9v/s640/1c.jpg" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">Come sempre le ultime parole sono quelle famose ed interessanti. INDIVIDUARE I SOGGETTI ASINTOMATICI (ed istituzionalizzarli, aggiungo io, con il significato che il verbo assume in senso medico). </div><div style="text-align: justify;">Questo articolo, che è della fine di marzo 2020, stava forse dichiarando il vero scopo dell'emergenza come pretesto del campionamento, perché tale sembra proprio, di intere popolazioni? </div><div style="text-align: justify;">Se il papà della PCR, che non ha fatto in tempo a vivere la Psicovid, aveva riserve sull'utilità diagnostica della sua creatura riguardo all'HIV (che in questo film per altro rientra in un ruolo che definirei <a href="https://youtu.be/QrscSeDUR4Q" target="_blank">un cameo</a>), come fa il dottor Ferrara a definirla "unico metodo attualmente utile", da preferire in ogni caso al più attendibile test sierologico per la ricerca delle igG e igM? </div><div style="text-align: justify;">A proposito, una curiosità. La regione Emilia Romagna ha stabilito già da mesi che il personale medico e paramedico dovrà essere sottoposto al sierologico per stabilire la positività/negatività al Sars-Cov2. Ma guarda, non al tampone come il resto del bestiame? </div><div style="text-align: justify;">Capisco che sei mesi fa non si avessero le conoscenze scientifiche sull'esistenza dei falsi positivi e falsi negativi e che in sei mesi Lascienza fa progressi da gigante ma perché quella assoluta accondiscendenza nei confronti di chi ha ordinato di usare la PCR, ovvero l'OMS? Lo sanno che poi pensiamo male.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si intravede l'ombra nera del Protocollesimo, la religione medico-sciamanica della medicina prego uguale per tutti, della prevenzione attraverso la rilevazione diagnostica di massa (dalla mammografia ripetuta fintanto che non compare una cellula sospetta, alla colonscopia invasiva, tanto ti fanno assaggiare quanto è buona la meperidina) fino alla ricerca ossessiva del Positivo (vero o falso, chi se ne frega) da avviare allo step successivo; Lacura uguale per tutti grazie alla panacea di tutti i mali, ovvero la pastiglietta a vita e ovviamente Ilvaccino come sacra unzione. La nemesi post-medica, parafrasando Illich. </div><div style="text-align: justify;">Per questa visione del malato in batteria dove la reattività individuale dovuta alla differenziazione viene negata, occorre l'arbitrarietà e variabilità dei parametri stabiliti nei Protocolli, occorrono le asticelle da alzare o abbassare alla bisogna. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ora, paradossalmente, chi invece persegue scopi di selezione innaturale della popolazione a scopo di disinfestazione dal principale parassita di Gaia, è interessato proprio alla identificazione di gruppi specifici e addirittura "razze" che, sparite nelle nebbie del politicamente corretto, riemergono nei laboratori di biowarfare, di guerra batteriologica, come target di potenziali armi estremamente selettive.</div><div style="text-align: justify;">Vi fu qualche tempo fa <a href="https://www.bbc.com/news/world-europe-41816857" target="_blank">una protesta ufficiale da parte russa</a> per un progetto finanziato dall'Aviazione militare americana sulla raccolta di DNA di soggetti russi caucasici ma che non dovevano comprendere soggetti ucraini. </div><div style="text-align: justify;">Continuo a ribadire che aver dato la possibilità ad una multinazionale, la IBM, di ottenere i dati sensibili sanitari dei cittadini italiani senza il loro consenso per il progetto Watson (nome di uno dei due scopritori del DNA) possa essere la backdoor per qualsiasi abuso. Magari non lo sarà ma potrebbe diventarlo.</div><div style="text-align: justify;">La caccia all'Asintomatico, nuovo termine per definire il soggetto sano, la pratica del tampone a tappeto anche se ho cercato di dimostrare che ai fini del Sars-Cov2 il tampone è inaffidabile, a cosa serve? Forse ad una mappatura di DNA? A quale scopo? A fin di bene, direbbero loro, e quindi c'è da preoccuparsi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il clima non è propizio per l'ottimismo delle intenzioni. Avrete capito ormai che la campagna di Greta sulla CO2 era il trailer della mascherina. Come si estirpano le erbacce? Togliendo loro l'ossigeno. Se poi le erbacce accettano passivamente la camerina a gas portatile e il lager domestico, non è meraviglioso e così deliziosamente a basso costo? Il genocidio a domicilio, nemmeno Raphael Lemkin ci sarebbe mai arrivato.</div><div style="text-align: justify;">La mascherina come segno, come marchio. Bestie già adesso marcate dalla pistola che misura la febbre dal parametro di guardia opportunamente abbassato a quei 37,5° che non sarebbe stato considerato patologico dai medici che insegnavano nei vecchi teatri di anatomia davanti al cadavere squartato per mostrare agli studenti che esistono anche i cancri in situ che sono asintomatici. E che, tornando alla febbre, avrebbero raccomandato di abbassarla solo dai 38° in su, per non ostacolare la reazione immunitaria naturale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dopo il malato in batteria, sarà caccia a quello che razzola ancora liberamente? Si potrà scovare l'Asintomatico grazie alla Psicovid che diventerà una Precovid alla Philip K.Dick? </div><div style="text-align: justify;">"Signor X, lei è passibile di TSO per non essersi vaccinato e non essersi ammalato negli ultimi sei mesi, favorisca seguirci ma prima offra la cavità rinofaringea senza fare opposizione. E' per il suo bene". </div><div style="text-align: justify;">Mi viene in mente il marchio della Bestia che tutti saranno costretti a mostrare. Che assurdità, eh?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-90359780082386561322020-08-23T22:47:00.001+02:002020-08-23T22:47:12.246+02:00LUDOVICO VAN RELOADED<p> <span style="background-color: white; color: #050505; font-family: inherit; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">Ripubblico un pezzo che ha esattamente un anno. Riproporlo alla luce della follia collettiva attuale è straniante. Ritorna anche Stanley, perché i suoi film stanno diventando la chiave con la quale decifrare questa macchina Enigma nazista. Macchina che codifica, con l'agghiacciante potenza evocativa del deja-vu, il co(ncentration)-living domiciliare, la mascherina a gas portatile, la cremazione per gli infetti, le stelle gialle sulla categoria astratta ma potenzialmente composta da milioni di individui degli Asintomatici e i volonterosi kapo auto-arruolatisi per il controllo del Supremo Rispetto. Nessuno che abbia ordinato alcuna ordinanza, noi abbiamo solo suggerito, lui ha fatto: nessuna conferenza di Wansee, stavolta Pilato si è sanificato le mani con l'Amuchina. Uno smart genocide che non lascia tracce ma che potrebbe anche finire con un generalizzato "eseguivamo solo gli ordini". Come allora.</span></p><div class="kvgmc6g5 cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Con notarella finale aggiornata.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">***</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">LA FIGLIA DI LUDOVICO E' INCINTA E PARTORITA' UN MOSTRO</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Conosco bene gli psicologi sperimentali. Mi vergognai come una ladra la prima volta che vidi "Arancia Meccanica" riconoscendomi nei dottori in camice bianco della cura Ludovico alle prese con la "rieducazione" del monello istituzionale Alex e soprattutto riconoscendone l'assoluta indifferenza nei confronti della variabilità individuale, abituati a considerare Ilsoggetto come un'entità astratta. La famigerata e mitologica Tabula Rasa del dott. Cameron.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Li conosceva anche Stanley, ma lui conosceva ancor meglio chi si era sempre masturbato con il catalogo Postal Market dell'Uomo e Donna Nuovi e perfettamente manipolati per servire il grande ideale del progresso. "E' per il suo bene, Alex", ricorda il dottore maschio al misero, mentre gli induce il disgusto per il male commesso con immagini violente (il banale contrappasso) e sostanze allucinogene e la dottora femmina gli fa la ramanzina sul fare il male che è cosa molto molto brutta, come un'assistente sociale qualunque. Il moralismo della scienza, la pretesa di essere depositari del Bene, di poter raddrizzare gli individui che la Natura, questa impudente, ha creato storti. Oh, si, bastardo d'uno Stanley, tu li conoscevi bene, difatti tra loro si chiamano compagno sir, birbaccione. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">E meno male che, quando mi laureai, nei remoti anni novanta, vigeva ancora il principio che la psicologia - che non può essere definita scienza, come la medicina, non essendo gli esseri umani, capaci di rispondere, corpo e mente, allo stesso identico modo di un altro, come invece si pretenderebbe fosse possibile, per far prima - era un metodo per interpretare la mente e possibilmente decifrarne i codici. C'era ancora un certo rispetto, almeno alle nostre latitudini, verso l'inconoscibile e il non generalizzabile. Il nostro mantra era "c'è una massima parte del cervello che non riusciamo a comprendere, su certi meccanismi possiamo solo fare ipotesi." </div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Oggi sono state sfondate tutte le paratie tra possibile ed impossibile, tra volere e potere. Il pensiero magick che ha sostituito il metodo scientifico, impone che qualunque desiderio (del Potere) possa essere soddisfatto con l'apposita terapia o apparecchiatura applicata ai sottomessi. Ai miei tempi c'era già la fregola della PET (Tomografia ed emissione di positroni). Noi sperimentali si andava in estasi di fronte agli schermi dove il cervello del soggetto si colorava di rosso mentre ascoltava Mozart. Grande, ma cosa hai dimostrato? Che puoi dire di avere la certezza che il mio non si accenderebbe di viola o magari non si accenderebbe per nulla? </div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Oggi, se hai ad esempio un trauma, la EMDR, per dirne una tra le terapie tapioche più d'avanguardia, te lo estirpa come il pelo superfluo il laser, in poche sedute. Si, certo, qualche cialtrone può usarla per indurre invece il trauma su degli innocenti, e allora meglio dissociarsene, se no si rischia di diventare quelli delle scosse elettriche ai bambini. Chi di elettroshock ferì, di scosse elettriche potrebbe perire.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Se si ha lo stomaco di leggere una delle ricerche-marchette di questi psicocosi sperimentali, scopri che il cervello è stato da essi spoilerato fino al colpo di scena finale, che tutti reagiamo allo stesso modo, che alcuni set di pensiero possono essere smontati e sostituiti come il filtro dell'olio e che il pregiudizio (ovvero il Pensiero Dissidente) è una malattia e può, anzi deve essere guarita. Sulla stessa falsariga era anche la recente fregnaccia tedesca sull'ossitocina che ti fa diventare buono. Poi c'è la macchina che ti smacchia il pregiudizio e te lo sciacquamorbido rendendoti impermeabilizzato al pregiudizio.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Quello di "Arancia Meccanica" era il vecchio cadavere del condizionamento operante. Pavlov ma soprattutto gli americani, che ci andavano matti e che hanno torturato gente per decenni prima di capire che se una cosa funzionava sui cani (per un biscottino i cani fanno qualsiasi cosa) non era detto funzionasse sulla mente umana. Il comunismo si è adoperato per decenni sul voler modificare la mente espungendo il pensiero borghese e la materialità dal grande e dal piccino. I nazisti, da quel punto di vista, erano più pratici. Se non eri marchiato nel modo giusto, o servivi come schiavo del complesso militare-industriale, oppure, sceso dal treno, potevi accomodarti direttamente in doccia, per disinfettarti e per il tuo bene. Non ha senso chiamare questi nazisti perché i nazisti rischiano di diventare più pietosi di questi, che la vita te la vogliono rovinare da vivo.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Oggi, gli stessi che non dormendo di notte studiano come rovinare il sonno agli altri, sono tutti agitati per sconfiggere il pregiudizio e, udite udite, annunciano di essere in grado di eliminarlo con pochi colpi di spazzola, come la forfora, con un metodo non invasivo (uhm, se sono gli stessi che invertono il senso per metodo, tra un po' ci toccherà una bella transorbitale vecchia maniera).</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Contro il pregiudizio (inconsapevole, per giunta, perché questi ti regolarizzano anche il microbiota inconscio), c'è la cura Ludovica dell'estetista cerebrale che ti ridisegna il sopracciglio in modo che tu non lo possa aggrottare in maniera inappropriata.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Anch'ella è andata, sparsa le trecce morbide, a parlarne al TED, lo stesso curioso luogo più lisergico di Woodstock dove ti può capitare di ascoltare Renzi fare l'elogio del Fiesoli e una nipotina di Charlie Manson concionare di pedofilia che dev'essere accettata perché è un orientamento non modificabile. La patologia quantistica. Il DSM che entra ed esce dalla scatola assieme al gatto.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Non vi sembri una dissonanza cognitiva, perché la scienza atonale di oggi pretende di definire la malattia secondo l'ideologia, non più secondo la semeiotica o la patologia. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">I pedofili non sono malati, chi non riesce ad essere progressista con loro dovrà essere curato. </div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Non escludo che questo motto venga presto scolpito sui muri dei palazzi istituzionali. E' il baratro che traccia il solco, ed è la Scienza che lo difende.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">***</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Notarella finale.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">A volte su Twitter mi capita di essere apostrofata con tono derisorio sulla mia qualifica accademica di dottore in psicologia sperimentale. "E cos'è la psicologia sperimentale??" chiedono, abituati agli psicologi da SERT, quelli resi impotenti dal non poter curare il disagio che oggi si cura solo con la pastiglietta, oppure quelli che sanno sicuramente quale sia il bene del bambino: ovviamente lontano dai suoi genitori. Se non sei quindi bibbianologo o inquadrato nella teologia basagliana, ennesima espressione della famigerata egemonia culturale, non ti riconoscono, non ti inquadrano come specialista in qualcosa. Sei al limite della accademical appropriation e in fondo sono lieta che la vita mi abbia condotto a guadagnarmi da vivere con tutt'altra merce, perché oggi sinceramente non potrei mescolarmi nemmeno in effigie con la vecchia Psichiatria Totalitaria spacciata per nuova e portatrice insana di ricerca all'avanguardia, con l'aggravante della complicità tecnologica modello dark room. Entri al buio e non sai chi e come ti fotterà ma sarà qualcosa di tecnologicamente avanzato. Oppure ti ritrovi con il vecchio psilocibe somministrato a tradimento in tandem con questa ossitocina che, a quanto pare a loro, sembra rendere tutti più buoni. Quindi assai probabilmente non è vero ma te la daranno lo stesso. Sarà una specie di controcomunione. Del resto Netflix, che sta subendo le ire degli utenti per la serie sulle undicenni con l'ambizione di fare il twerking (età borderline tra infanzia e pubertà), risponde che non può dirsi contro la pedofilia perché "loro rispettano tutte le religioni e le tradizioni". Grazie per averci confermato che il politicamente corretto è l'anticristo. Ma di questo vi parlo la prossima volta.</div></div>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-58280004175889246622020-08-20T21:50:00.003+02:002020-08-20T21:50:40.397+02:00L'ULTIMA PAROLA DI ALICE<p style="text-align: justify;">Ricordate una nota statista? "Ci offrono uno stile di vita che sarà presto quello di moltissimi di noi". Noi abbiamo creduto di doverci solo adattare alle usanze esotiche degli ospiti ai quali si riferiva ma il vero messaggio era che lo stile di vita, qualunque esso fosse, il nostro o quello del foresto, sarebbe stato sostituito con uno stile di morte che sarebbe valso, come la sbobba della soldataglia, uguale per tutti. Tutto ciò che è vita, Eros, benessere, gioia, amore, ottimismo, sarà sostituito dalla Norma, dal Dovere e dal Senso di Colpa che condurranno alla depressione generalizzata. Irrorano depressione, scrivevo tempo fa. Confermo, la depressione indotta in chi potrebbe resistere alla cura è l'arma che hanno scelto per giocarsi la suprema hybris, la sfida lanciata dal Distruttore al Creatore. Una hybris che disvela la sua origine diabolica nella inesauribile invidia e sete di vendetta contro tutto ciò che è bellezza e creato e nell'ansia di distruggerlo il più in fretta possibile, nel tentativo di fare del mondo una landa di sterile disperazione. Sappiamo già come finirà per loro ma intanto la sofferenza ci tocca subirla.</p><p style="text-align: justify;">La sfida finale alla Vita, quindi. Poco prima di questo coprifuoco mascherato che, come tutte le imposizioni dittatoriali già viste: dal divieto di sorridere, di vestire colorato, di possedere uccelli canterini, di poter educare e curare i propri figli da noi perché nostri e non dello stato, insomma di essere liberi, obbedisce alla legge dell'assoluto obbligo di ridicolaggine, è stata modificata la legge sull'aborto. Le donne possono ora provare il brivido di gettare il proprio figlio di 9 settimane nel gabinetto o nell'umido, nella comodità delle quattro mura domestiche dove già erano state rinchiuse ai domiciliari la scorsa primavera e che diventerà sempre più un luogo di oppressione e disagio psicologico, visto che non tutti hanno belle case grandi a disposizione e la tentazione della carcerazione come metodo di medicina preventiva tornerà ad essere presa in considerazione dai volonterosi dissolutori. Rendere psicologicamente la propria casa una prigione, una gabbia: ma ci pensate che livello di orrore avremmo provato solo qualche anno fa, se ce l'avessero previsto mostrandoci il futuro in un oscuro palàntir? Avete idea del livello di destrutturazione che stanno imponendo alla nostra psiche?</p><p style="text-align: justify;">Ricordate come ci terrorizzarono all'inizio? "E' una malattia orribile, si muore soffocati!" Ora ci impongono proprio di soffocare, di non poter più respirare liberamente. Ci impongono il mal di testa da CO2, mediante una comoda mascherina-camerina a gas portatile, per giunta dovendo lottare contro chi dei nostri simili - e comincio a pensare che non siano umani, inspiegabilmente non se ne lamenta, anzi, ti crocifigge se non condividi la sua paranoia iatrogenica di stato e non dimostri "rispetto". Soprattutto le vere protagoniste di questo Kali Yuga terminale, le donne. Credetemi, far ragionare gli uomini su questa storia è ancora possibile, gli uomini sono infinitamente più disponibili, le donne consegneranno i figli allo stato senza rimorsi da Scelta di Sophie. Lo faranno perché non hanno capito niente. Sono imbarazzanti. Paurose, così fiere di essere state finalmente investite del poteruccio da kapo di imporre il "rispetto". Non fare più figli le ha fatte diventare delle femminucce. Il Sars-Cov2 ha riattivato la proverbiale ma occultata dal politicamente corretto stupidità femminile, consentendo al raffreddore di sconfiggere il femminismo. La storia di questo periodo verrà intitolata: "Quando le donne, per vanità ed eterna combutta con il Demonio, riuscirono quasi a distruggere il mondo."</p><p style="text-align: justify;">Perché tornare ad imporre la mascherina all'aperto anche a chi passeggia e perfino a chi sta correndo, come nella Francia del noto abusato? Dopo le 18.00 potresti uscire a prendere un po' di fresco, andare a camminare o a correre perché fa bene, perché tonifica, perché prendi quell'ultimo sole che ti fa sentire vivo e rafforza il sistema immunitario. No, devi mettere la mascherina e allora non lo fai, resti a casa. Chi soffre di rinite o sinusite cronica sa che questa della mascherina è una vera forma di tortura. Perché sono dei torturatori.</p><p style="text-align: justify;">E' tipico del sadismo spiegarti in dettaglio cosa ti verrà fatto a breve, così ti sale l'adrenalina e sei ancora più terrorizzato. Ormai le pratiche sperimentate sulle loro vittime le stanno generalizzando su larga scala su interi popoli come forma di governo.</p><p style="text-align: justify;">Perché vietare ai giovani in agosto di ballare e divertirsi, con le prevedibili e piacevoli conseguenze che queste attività possono comportare? Per giunta vietarlo durante un'epidemia. Santo Cielo, la lezione del Boccaccio l'avete proprio dimenticata! Eros che si prende la rivincita sulla Morte perché la vita è più forte di qualunque cosa. Forse perché quella del Boccaccio era una pestilenza vera e a nessuno, potente o meno, era allora venuto in mente, grazie al provvidenziale virus, di sconfiggere definitivamente la vita imponendoci un'esistenza da marciatori sul miglio verde.</p><p style="text-align: justify;">Parlando di Toscana, a questo proposito mi è venuto in mente un paragone che a qualcuno parrà bizzarro. Ricordate gli anni del Mostro di Firenze? Si, i delitti, l'orrore, tutto. Ricordate quale fu l'effetto psicologico, diremmo oggi terroristico da psyop, sui ragazzi di allora? La paura di appartarsi, di fare l'amore, di lasciarsi andare alla Vita. "Occhio, ragazzi" recitava una locandina affissa dalle autorità inquirenti. Un uomo nero uscito dagli incubi infantili poteva ucciderli in ogni momento. La punizione dei fidanzati, di coloro che formano una coppia, quella uomo-donna, che deve essere distrutta, prima magari che formi una famiglia. Uccidendo non a caso l'uomo per primo, eliminandolo dalla scena come elemento superfluo e insignificante (e pensiamo al ruolo del maschio oggi) e poi accanendosi sugli organi sessuali della donna, quindi anche sulla sua funzione riproduttiva. Il vilipendio della Vita attraverso il sacrificio della femmina. Questo messaggio antibiologico allora probabilmente non saremmo riusciti a percepirlo, ora sembra quasi diventare "la spiegazione" di quei delitti. Una rappresentazione della Dissacrata Famiglia a venire, all'insegna dell'arricchiamoci ed estinguetevi.</p><p style="text-align: justify;">Destrudo è l'energia della pulsione di distruzione espressa da Mortido (definizione dello psicoanalista Paul Federn). Mortido è ritiro, disintegrazione e resistenza alla vita, oltre che desiderio di auto ed eterodistruzione. Entrambe si oppongono ad Eros, la pulsione di vita e a Libido, la sua energia. Gli ultimi decenni hanno visto una spaventosa avanzata del principio distruttivo di morte come fattore di disgregazione della società, a partire dalla sfera dell'Eros. Pensiamo anche agli anni dell'AIDS che, per certi versi, sono stati i primi in cui si è sperimentato il terrorismo medico legato alla shock epidemy. Anche allora un virus misterioso, lo stigma del contagiato, il martirologio di alcune figure chiave della propaganda mentre masse di africani morivano nel disinteresse generale.</p><p style="text-align: justify;">Il retaggio del Novecento libertario e licenzioso che ci ha dato la sbandierata libertà dei costumi, in realtà ha imposto delle devianze come normalità, ha finito per rovesciare il senso della sessualità naturale, relegandola essa stessa, paradossalmente, ai margini della devianza, soprattutto nella sua funzione riproduttiva. L'intellettualizzazione del sesso a partire dall'introduzione della nefasta sessuologia, ha fatto diventare la più spontanea, naturale e innata tra le attività umane una continua olimpiade delle prestazioni sempre più associata all'ansia di inadeguatezza. Le conseguenze di questo bombardamento antierotico mascherato da libertà sessuale sono il ritiro nella pornografia e nell'autismo sessuale, l'impotenza (anche indotta iatrogenicamente da opportuni farmaci antidepressivi) e il disinteresse ultimo verso qualcosa il cui scopo riproduttivo è stato dichiarato socialmente indesiderabile. Non posso più riprodurmi perché altrimenti il pianeta piange e non sono del colore giusto? Allora mi passa anche la voglia di fare l'amore in funzione puramente ricreativa. </p><p style="text-align: justify;">In "Eyes Wide Shut" di Kubrick la coppia protagonista vive alcune avventure sessuali ma all'insegna di Mortido. Il paradosso del titolo è proprio questo: far credere che si tratti di un film erotico quando in realtà è il Kamasutra di Thanatos. Tutto il film è pervaso dall'insostenibile contraddizione dei due istinti in lotta con un senso di prevalenza per quello di morte. Il doloroso tradimento fantasmatico di lei, vera e propria esperienza in regressione in un antico doloroso abbandono, gli incontri di lui con prostitute contagiate di AIDS, quasi uccise dalla droga, sacrificate durante riti orgiastici, con bambine dall'innocenza perduta troppo precocemente. In fuga entrambi, Bill e Alice, da ogni possibilità di ricambiare il desiderio altrui, dalle ragazze dell'arcobaleno, alla paziente innamorata, dal libertino d'altri tempi al portiere d'albergo, senza per questo essere capaci di ritrovarsi come coppia. Tutte esperienze intellettualizzate e non agite, all'insegna dell'impotenza, della negazione di tutto ciò che è normale gioia di copulare e fondersi, e che culminano nel tour contemplativo di Bill durante l'orgia, in realtà probabilmente antipasto di sacrifici umani, interrotto da chi gli ricorda che ormai possono permettersi di scopare solo i membri dell'élite mascherata, voi borghesucci dovete estinguervi nel vostro sterile bozzolo di solitudine. </p><p style="text-align: justify;">Solo oggi penso però di aver capito finalmente il senso dell'ultima frase del film. Quel sorprendente "fuck" che Alice suggerisce, come imperativo categorico, al marito. "C'è una cosa che dobbiamo fare il più presto possibile: scopare". Titoli di coda. Il colpo di scena di Eros che alla fine prevale per la via più semplice di riconciliazione tra chi si ama, e che è in grado di creare l'amore e moltiplicarlo all'infinito. La pulsione più forte, quella di vita, quella della natura. E' quella la scelta da fare, contro la società di morte.</p><p style="text-align: justify;">Un fuck che però è anche un futtitevenne per noi. Possono tentare di distruggerci, di annientarci ma noi abbiamo un imperativo categorico. Vivere.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQRsCLVhpATho03uX9C-P0pLwN1vKnOmAr1NCMEPNoWlEOYygFZe5BH1ft8UvGKvPxEJEcXOYOYzV_sNVkuIXsPoUWmJp8I_nR9W_9bNh-aiK6BCMeym7Smq_VMuaoLqvrW075/s400/thoughts-on-eyes-wide-shut-1999-by-stanley-ku-L-x7O8uJ.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQRsCLVhpATho03uX9C-P0pLwN1vKnOmAr1NCMEPNoWlEOYygFZe5BH1ft8UvGKvPxEJEcXOYOYzV_sNVkuIXsPoUWmJp8I_nR9W_9bNh-aiK6BCMeym7Smq_VMuaoLqvrW075/s0/thoughts-on-eyes-wide-shut-1999-by-stanley-ku-L-x7O8uJ.jpeg" /></a></div><p></p>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-48646005196169630752019-09-26T23:59:00.002+02:002019-09-27T08:24:23.360+02:00Guardie rosse glitterate della rivoluzione verde<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuv01ulNteCO88AgZcLFGxc9R47S8ORyoTghZTcLqnQZiMcpYHzuo3mHx1VylvKpfhdm3NwFqncGRhzkLn1NgStQmaVGILRv61bCo6blBH9SkkF06W0zlROcAy4vOff0aZyjLm/s1600/chinese-red-guards.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="568" data-original-width="900" height="403" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuv01ulNteCO88AgZcLFGxc9R47S8ORyoTghZTcLqnQZiMcpYHzuo3mHx1VylvKpfhdm3NwFqncGRhzkLn1NgStQmaVGILRv61bCo6blBH9SkkF06W0zlROcAy4vOff0aZyjLm/s640/chinese-red-guards.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ieri un amico commerciante di una città di Piddinia Democratica, parlando dell'imminente introduzione della ZTL nella strada - cruciale per l'accesso al centro storico - dove ha il negozio, mi ha raccontato un episodio sconcertante al quale ha assistito di persona. Il comitato di residenti che si oppone all'ennesimo provvedimento della serie "se si muove ancora, tassalo" (cit.) è stato ricevuto dalle autorità cittadine. Dopo aver ascoltato (forse) le ragioni del comitato, l'apposito assessore si è rivolto ai presenti in questo modo: <b>"Voi che avete cinquant'anni dovete capire che finora avete inquinato e adesso è giusto che facciate dei sacrifici"</b>. Naturalmente ha aggiunto che il provvedimento relativo all'introduzione nelle città delle ZTL "ce lo chiede l'Europa". Proprio così, con le stesse identiche parole dell'ormai famigerato slogan.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un assessore che si rivolga così, in maniera sprezzante e smaccatamente propagandistica e ideologica in periodo pre-elettorale (alle regionali si vota a gennaio e per le comunali sempre nel 2020) sarebbe stato impensabile solo qualche tempo fa in qualunque democrazia europea e anche nei mesi scorsi in Italia. Ora però che il loro leader bellino è tornato in auge, si sentono invincibili e sta cadendo ogni velo di pudore a coprirne le meschine vergogne. Come ad esempio quella di aver introdotto da gennaio e alla chetichella, perché sono cosacce che non si raccontano in giro, un "diritto di accoglienza in camera mortuaria" per chi muore a casa o in strutture per anziani "non convenzionate" e deve essere portato all'obitorio dell'ospedale per il commiato. Una tassa da cento euro secchi oltre al solito diritto di trasporto. Il Comune dice che "glielo ha chiesto l'ASL". Arieccoci, è sempre colpa di qualcun'altro. Ancora una volta la bella e piena confessione di non essere altro che gli agenti esecutori, i willing executioners di Qualcun altro. </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il disprezzo sempre più palese verso i propri cittadini scomodi testimoni di quando Essi sembravano ancora umani e personcine perbene votate al bene collettivo si manifesta attraverso la vessazione economica di ogni tipo sulle fasce più deboli della popolazione - altro che privilegiati bianchi ma operai disoccupati cinquantenni che la pensione non la vedranno mai - che si ostinano a non levarsi di torno per far posto ai nuovi elettori (ma si illudono), come già auspicano le prime guardie rosse glitterate da tastiera. Vedi questo <b><a href="https://twitter.com/lameduck1960/status/1176822943785148418">mio tweet</a> </b>di ieri ed i commenti lasciati da quelli della parte giusta che auspicano, ad esempio, per i vecchi over 50 "iniezioni letali" come se fossero le punture ricostituenti di una volta e dove il Cervello Unico Progressista ha ritrasmesso a mononeuroni unificati il messaggio dei <i>"cinquantenni che hanno distrutto il mondo"</i>. Casualmente lo stesso enunciato dell'assessore e dalla nota posseduta che, nella foga del mortacci vostri, ha rischiato di mandare in frantumi il Palazzo di vetro.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRGKRiw0R5JJqa2YelmeaJhg_KAjfN1-ZRBu6uY7jxPFjhUsJSUwNDotdvKwsSNlAdLjmWBk6zAmJqHtVtO9T944azkN2LxbrWmoKY7foGcHabjlc0JGjsNvCTb_wZ-0RTrbR3/s1600/Cattura.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="136" data-original-width="744" height="115" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRGKRiw0R5JJqa2YelmeaJhg_KAjfN1-ZRBu6uY7jxPFjhUsJSUwNDotdvKwsSNlAdLjmWBk6zAmJqHtVtO9T944azkN2LxbrWmoKY7foGcHabjlc0JGjsNvCTb_wZ-0RTrbR3/s640/Cattura.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
Ecco cosa succede quando si rilascia la licenza di odio libero solo ad una parte, la propria, e si permette che al gioco democratico partecipino, equiparate alle altre, forze politiche che democratiche non lo sono mai state. Altro che tradimento e cambiamento. Quella violenza è sempre stata nei testi sacri. Basta averli letti di persona e non esserseli fatti raccontare dagli amici interessati. Era una violenza che ci piaceva perché odorava di vittoria e di sangue e ai giovani piace l'odore del sangue perché sono convinti che non potrà mai essere il loro ad essere versato.<br />
Volevamo vincere e invece avremmo scoperto che era solo la vittoria del Qualcun altro su tutti, no compresi.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Come se non bastassero i retaggi del passato, ci sta investendo il fallout di Aterg, la medium che parla per bocca delle manifestazioni sottili della propaganda del potere finanziario. Se la menzogna e la propaganda una volta erano erotiche, oggi sono pornografia pura e di quella dove si torturano i bambini. La facies stravolta della ragazzina posseduta dall'incubus bancario evocato durante una delle loro notti di Valpurga fa giustamente orrore agli specialisti della mente per come viene manipolata. Io la considero un fenomeno passeggero che finirà bruciato a breve, alle prese con un'aggressività repressa residua che in seguito potrebbe scatenarsi in forma di auto od eterodistruzione; o anoressia suicida o novella Doretta Graneris che stermina la famiglia a tavola. Terminato il quarto d'ora warholiano di Aterg-Greta, mi fa più paura l'idea ricorrente dei regimi di usare dei bambini per farne dei piccoli mostri da scagliare contro i nemici. I bambini fanno gola alle dittature perché sono capaci di grandi crudeltà se non viene insegnato loro cosa sia il bene. Sono più malleabili dei loro genitori e, potenzialmente sociopatici al punto giusto da poter compiere nefandezze. Chiedere a chi ha avuto a che fare con i bambini soldato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando dico dittature, tra parentesi, intendo tutte e, si, anche quella.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP0g4WEHLugnPqK37vxUkaqaZxQP6dDPaX295R81Ek7YYrVTvgXPdLi9onBjVs_Jrgph9EU4GJbdv83z9ruZNixyQyGtA-acayefEy1wRv1PiFCbxr4k58LPWLEtweIwEBSyBi/s1600/chinese-schoolchildren-demonstration.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="662" data-original-width="900" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP0g4WEHLugnPqK37vxUkaqaZxQP6dDPaX295R81Ek7YYrVTvgXPdLi9onBjVs_Jrgph9EU4GJbdv83z9ruZNixyQyGtA-acayefEy1wRv1PiFCbxr4k58LPWLEtweIwEBSyBi/s400/chinese-schoolchildren-demonstration.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C'è stato molto sdegno nei giorni scorsi per l'equiparazione tra Nazismo e Comunismo fatta dalla UE, la quale, non illudetevi, non ha alcun intento nobile, ambisce solo a superare entrambi come produttrice di orrori. Da brava entità-emanazione di un femminino rovesciato dove si accoglie la morte invece della vita, soffre di invidia nei confronti delle amiche e vuole rubare loro la scena. Il potenziale per riuscire a battere entrambi i primati potrebbe averlo. In fondo i finanziatori di oggi come di ieri giocano allo scoperto, non hanno più nemmeno bisogno di paramenti ideologici. Basta il "ce lo chiede l'Europa" per ordinare l'inimmaginabile. L'oscuramento di ogni passata dittatura in favore della prossima ventura è da parte loro non solo possibile, ma necessario. Dispiace che questa semplice motivazione banalmente invidiosa e femminea della UE di non ammettere rivali, più venusiana che marziana e forse inconcepibile a chi non è donna, forse non sia stata colta e si sia caduti nel tranello dell'indebita equiparazione e del reato di leso socialismo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bisogna chiarire che la UE vuole cancellare il contributo sovietico alla sconfitta del nazifascismo innanzitutto per rispondere all'imperativo anti-russo tanto caro ai padri dell'Europa come Spinelli e, in secondo luogo, perché fu una vittoria di Stalin. Il globalismo dei senza confini, del caos permanente, vi piaccia o no, assomiglia come una goccia d'acqua a un'ideale grande vendetta di Trotzky, l'errore blu di sottovalutazione di un nemico compiuto da Baffone. Altra antica lotta tra primedonne. Sarebbe paradossale che, nell'applicazione del menopeggismo al socialismo reale, Stalin risultasse alla fine il meno disumano.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Primadonnismo UEterino a parte, è verissimo che il totalitarismo del Novecento ha avuto due facce, un mostro bicefalo partorito dallo stesso grembo, quel potere sovranazionale che fomenta guerre e rivoluzioni a proprio piacimento e convenienza, creando e distruggendo alleanze tra opposti. I famosi patti alla Von Ribbentrop-Molotov da rovesciare al momento giusto, per fare un esempio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Fino a qualche tempo fa si poteva dire liberamente che i totalitarismi furono due, non c'era alcun problema. Lo ammetteva anche chi, a sinistra, aveva interesse a demonizzare appunto Stalin in quanto lato oscuro del comunismo, contrapposto al lato buono degli eurocomunisti.<br />
Perché oggi ci si scandalizza dell'ovvio e si ritorna ad una visione santificata e antistorica di un'ideologia che ha offerto un notevole campionario di violazioni dei diritti umani? Quelli base, non quelli cosmetici. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non sarà perché, a differenza del nazismo, del quale vi hanno raccontato ogni aspetto e bruttura fin nei minimi particolari e fino alla nausea, per il comunismo è stato il contrario, a parte i crimini del mostro Stalin, unico esempio di malvagità rossa da poter tramandare ai posteri?<br />
<br />
Tornando ai bambini e ai giovani come strumenti di propaganda totalitaria, certo che i piccoli nazisti della Hitlerjugend erano arruolati dalla Gestapo in funzione anti-dissenso e usati contro i propri genitori ma obliterare con ciò i campi di rieducazione e gli ospedali psichiatrici, o gli "Esperimenti Pitesti" del blocco sovietico, per non parlare degli orrori del comunismo asiatico cresciuto sulle rive della Senna, screditando la verità storica come propaganda avversa come dei wuming qualunque, è vagamente canagliesco e non aiuta certo a riavvicinare a quell'ideologia chi se ne è allontanato. Anzi, ti sale proprio l'anticomunismo dalle anse intestinali, se volete saperlo.<br />
<br />
Sull'attenzionamento nei confronti delle menti giovani mi torna in mente un episodio lontano. Ricordo che avevo più o meno undici anni e un ragazzotto decisamente più grande, per strada, voleva a tutti i costi vendermi il libretto rosso di Mao. Undici anni di allora erano equivalenti a tre di oggi, come maturità. Mi dispiace non averlo preso il libercolo, anche se non so nemmeno se avrei avuto i soldi per farlo, perché sarebbe stato un cimelio storico, però mi spaventai perché aggiunse "così capisci che devi ribellarti ai tuoi genitori". Come se alle soglie dell'adolescenza ci fosse bisogno di ricevere un incentivo ideologico alla ribellione naturale contro l'autorità. Farlo significa giocare con fiamme libere accanto ad un distributore.</div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Detto che, per fortuna, i giovani veri, quelli in carne ed ossa, non sono tutti fresconi o criminali in pectore, non vi rendete conto che la ricaduta di propaganda verde-putrescenza dell'ecologismo cieco e sordo, associata all'eliminazionismo generazionale da adolescenti arrabbiati con la rivoluzione permanente in testa, è più letale di qualsiasi nube radioattiva, ma potreste accorgervene presto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo scatenamento contro i cinquantenni (ma presto il target scenderà a trent'anni) dei ragazzini che agitano il libretto verde delle fakenews di G., con obbligo di fiocco di neve e centrosocialismo, magari figli dei postpartigiani per sempre, non è da sottovalutare, cari professori. Un cappello d'asino da nemico del mondo e Grande Inquinatore come nella foto qui sotto non ve lo toglie nessuno, se non vi togliete prima l'antico prosciutto dagli occhi.<br />
Forse converrebbe a tutti ripassare, o meglio studiare perché non ce lo hanno raccontato o lo hanno fatto in forma mitologica ed apologetica come per il Sessantotto, cosa fu la Rivoluzione culturale cinese alla quale attinsero anche certi ideologi italiani dell'educazione dei piccoli al superamento della materialità.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Potete giurarci che faranno di tutto per costruire una generazione di piccole guardie rossofucsia, tronfie della loro pneumatica vacuità, armate di una fenomenale ignoranza di ritorno, coltivata nel frattempo con amore in decenni come un bonsai, magari utilizzando anche quei virgulti precocemente strappati alle famiglie grazie ai noti "sistemi di ricollocazione minori". Guardie rosse alleate con coetanei allogeni accomunati dall'odio razziale e religioso contro i bianchi privilegiati. Tavistock è vivo e lotta assieme a loro. Succederà tutto e di peggio, se si vuole stravolgere la verità storica per paura di ammettere di essersi sbagliati.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS7JT0gPUuAX8UT3qVn3X_2GMbNXvqXEKG489DA1v2P3wgmoY1rwitD0SJ-jS3Gn6Eh3Ym6e2Va92g8PaVXZ8S02aarWZ-4ELvFBxncf-3yaqkzF6RvbWblAenoxN5xYZqAOA-/s1600/struggle-session-dunce-caps.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="900" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS7JT0gPUuAX8UT3qVn3X_2GMbNXvqXEKG489DA1v2P3wgmoY1rwitD0SJ-jS3Gn6Eh3Ym6e2Va92g8PaVXZ8S02aarWZ-4ELvFBxncf-3yaqkzF6RvbWblAenoxN5xYZqAOA-/s400/struggle-session-dunce-caps.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<i>immagini tratte da <a href="https://allthatsinteresting.com/cultural-revolution">"44 Disturbing Pictures Of China’s Cultural Revolution"</a>.</i>Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-11579721551197056892019-08-26T23:46:00.001+02:002019-08-26T23:46:43.959+02:00Il fuoco di Prometeo e l'antifuturismo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSqIwU_f7Xicg51cGj1zskcpRLKyiS8LGZmpbXvjdzKbjxSy4z8ZC5bA-RWqsWwjm3NnpO1i_gpy_xgY2NvIGlmQATlImP7K4nyBNHFDNv7FUsjP8nyQ3DwjRPobre0eq6syQ1/s1600/EC0RnPwXkAAVNxZ.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="558" data-original-width="697" height="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSqIwU_f7Xicg51cGj1zskcpRLKyiS8LGZmpbXvjdzKbjxSy4z8ZC5bA-RWqsWwjm3NnpO1i_gpy_xgY2NvIGlmQATlImP7K4nyBNHFDNv7FUsjP8nyQ3DwjRPobre0eq6syQ1/s640/EC0RnPwXkAAVNxZ.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E se fossero solo beneamati fattacci del Brasile, paese che ha giurisdizione sulla maggior parte dell'Amazzonia, come ha ricordato l'innominabile, l'intollerabilmente intollerabile presidente Bolsonaro? E, siccome la foresta amazzonica si estende anche in altri paesi sudamericani come la Colombia e il Perù, fossero cazzi anche di queste nazioni e non del solito consesso impiccione globalista che tratta ogni paese sovrano come fosse il suo ripostiglio e i popoli come "masse" che se non rispondono ai comandi meritano di essere distrutte?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In effetti la non originalissima storia dell'Amazzonia come "polmone del mondo" (uno dei due, e l'altro dove sarebbe?) frame che io conosco da quando ero bimba, quindi da parecchio tempo, fa intuire che dietro al sanguinar dei cuori grondanti pietas per i poveri indios (pietas che non veniva a nessuno quando governavano i companheros da parroquinha e gli incendi avvenivano lo stesso), non vi sia altro che la brama di mettere in discussione la territorialità e i soliti confini. L'imporre questa atrocità del sovragoverno, dell'essere comandati dai maggiordomi e sottocuochi trotzkisti dei banchieri.</div>
<div style="text-align: justify;">
C'è <a href="https://www.theguardian.com/environment/gallery/2007/oct/24/1">un interessante pezzo del Guardian del 2007</a> che allora parlava della deforestazione amazzonica che prosegue da 40 anni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A proposito di emergenze mondiali, vi sarete chiesti, per pura curiosità, come mai la salvatrice della casa che brucia indugi in mollezze velistiche a bordo del "Mascalzone monegasco" e non si sia ancora fatta aviotrasportare eroicamente da un Canadair sulle verzure fumanti. Forse perché il Brasile non è una delle province petalose dell'Europa affidate alle massaie alla difesa e in quel frangente la tirerebbe giù la contraerea?</div>
<div style="text-align: justify;">
In Amazzonia c'è un unico grande incendio appiccato da Nerone. I dati ufficiali dicono che nel 2019, da gennaio ad oggi, sono stati registrati in tutto il Brasile 71.497 focolai d'incendio, il maggior numero, relativamente al periodo, degli ultimi sette anni, ma nulla di inedito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Secondo l' INPE, i focolai registrati nell'ultima settimana in tutto il paese hanno riguardato 68 zone protette, per la maggior parte in Amazzonia. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'Amazzonia continua a bruciare come ha sempre fatto anche in passato mentre tutti dormivano perché il grande occhio di Sauron era distratto altrove.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'attuale accelerazione nel delirio ambientalista con le sue fosche previsioni, affidate alle trecciute Cassandre, di innalzamento degli oceani, di deforestazione, di riscaldamento globale, di migranti economici, come tutti i fenomeni che servono da paravento e da ballon d'essai, non è altro, assieme ai rimescolamenti coatti di popolazioni e agli inviti a cibarsi di insetti, l'ennesima evocazione di quel Futuro distopico e disperante che tanto piace ai rimestatori nel pentolone e che essi stanno facendo di tutto per far avverare, avendo sbirciato nel libro degli incantesimi del Mago alla ricerca della magia perfetta. Volevano la società ideale, l'hanno fatto per il nostro bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div>
Il pensiero quotidiano dell'uomo è occupato al 98% dal passato e dal presente. Il passato perché rappresenta ciò che l'individuo è per come è stato plasmato dal tempo trascorso. I suoi ricordi, i rimpianti, le gioie, i dolori, i momenti esaltanti e quelli da dimenticare. Le cose che ci hanno fatto crescere e maturare.</div>
<div>
Il presente perché preoccuparsene significa sopravvivere e trovare il modo per farlo. "Vivere alla giornata" si dice non a caso. L'uomo non pensa quasi mai al futuro remoto, soprattutto più invecchia perché, come diceva Keynes, nel lungo periodo saremo tutti morti e non si vuole pensare a quando non ci saremo più. Addirittura non si vuole pensare nemmeno a ciò che saremo tra sei mesi, figuriamoci se può importarci di cose che avverranno nel 2080. I giovani sono più propensi a fare voli pindarici sul futuro ma è più per la curiosità di chi è alla scoperta del mondo. Il fatto che possano adottare comportamenti non solo rischiosi ma sciagurati dimostra che pensano di essere immortali proprio perché situati troppo lontano dal fuoco del futuro per scottarvisi.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Per millenni, gente che campava al massimo trent'anni, era costretta a concentrarsi sul presente e quindi aveva tempo di pensare solo al bene dei propri cari non ai posteri cinquant'anni avanti a loro. </div>
<div>
La preoccupazione del futuro, soprattutto quella relativa alla sua modellazione secondo uno schema prestabilito da applicare passo passo, mi sembra una paturnia tutta moderna che nasce dall'ossessione del suo controllo, quindi dal delirio di preveggenza che è uno dei sintomi della follia del Prometeo che sta sfidando Dio sul suo campo, illudendosi di poterlo battere. Se non riesci a prevedere il Futuro, il che ti è insopportabile perché ti distingue invariabilmente da Dio, perché non costruirselo su misura? </div>
<div>
Il vivere troppo a lungo, inoltre, spinge alcuni a desiderare di portarsi tutto con sé nella tomba, come gli antichi faraoni, facendo in modo che nessuno ci sopravviva perché sepolto assieme a noi nella piramide. Mi sembra l'atteggiamento tipico soprattutto degli uomini del Potere Assoluto. </div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per far avverare il Futuro magico, devi costringere l'Uomo a pensare solo al Futuro, ad un futuro che arriverà quando lui nemmeno ci sarà più. Per crearne l'ossessione devi attivamente distruggere il presente e l'arma per farlo è la demonizzazione del passato, che ti rende impersonale e vuoto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<div>
La fantascienza, a questo proposito, è servita come mezzo per indurci a credere che il divenire sarebbe stato sicuramente migliore del passato. Peccato che tutti i film di fantascienza, incapaci di trattenere la verità, in realtà dipingano società mostruose, totalitarie o post-catastrofiche. Nel momento in cui hanno fatto sparire gli alieni dalle cronache si è capito anche che nessuno, in questo futuro meraviglioso illuminato dal sole dell'avvenire (il più grande racconto di fantascienza) verrà ad illuminarci con la saggezza. Perché siamo soli e possiamo salvarci solo con le nostre forze.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ognuna delle depravazioni politiche dell'Otto-Novecento nasce dall'ossessione del controllo del futuro e dalla negazione del passato. Le marce verso, i grandi balzi in avanti, gli stati uniti d'Europa, il multiculturalismo, il Socialismo, Il Nazionalsocialismo, l'Internazionalismo, la pace nel mondo, ecc. </div>
<div>
Il progressismo in primis è un'idea maligna perché non vuole migliorare la vita dell'Uomo del qui ed ora; l'Uomo attuale è sacrificabile in funzione dell'Uomo che verrà, che nessuno conosce e verso il quale è innaturale provare qualsiasi tipo di affinità. Addirittura chi vive oggi e che è stato convinto a non riprodursi dovrebbe preoccuparsi di chi verrà tra trent'anni e che non sarà nemmeno un suo discendente. E' una promessa assolutamente aleatoria di benessere x in un tempo y . E' il prodotto derivato della scienza politica.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
Quest'ossessione progressista ha tolto ogni spontaneità al processo storico, che oramai scorre in un susseguirsi di catastrofi annunciate, senza sorprese che non siano colpi di scena attentamente pianificati. Per incatenarci, essa ha utilizzato gli ideali dell'Uomo Nuovo, della società ideale, ma non è riuscita a creare altro che l'angoscia per ciò che verrà o addirittura la visione depressiva del muro nero oltre il quale non c'è nulla se non il Nulla. </div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Però il passato non si lascia cancellare e il presente ti agguanta per il collo scrollandoti le fantasie di dosso, per cui, resisi conto che il controllo del futuro non è possibile, ora i rimestatori sono disposti a distruggere il mondo che a loro resiste. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sono entrati in quel curioso corto circuito mentale che spinge chi riceve una diagnosi infausta a suicidarsi, al morire per paura di morire. Facendo saltare l'intero condominio con il gas, ovviamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il risultato di decenni di tentativo di costruire il Futuro ideale è che ormai viviamo in uno stato di precarietà esistenziale caratterizzata da una quasi intollerabile angoscia per il domani. Un Uomo privo di passato e, incatenato alle necessità del presente e orribilmente angosciato per il futuro è il meraviglioso risultato degli esperimenti degli apprendisti stregoni. Se cerchi di controllare il futuro eliminando l'imprevisto, la deviazione dalla norma, e soprattutto il passato, il futuro semplicemente sparirà, ti si negherà; se guardi troppo nel suo abisso entrerai nel buco nero della depressione. E' la sua vendetta. O è quella di Dio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-88336829431436535932019-08-20T16:46:00.000+02:002019-08-20T16:46:08.641+02:00La figlia di Ludovico è incinta, partorirà un mostro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQcpuCAIVNJ9lPap9mJJdJybdLy57dOyW6gb1oX2FTysB_Ot71m6bontsFljF_G2SQ6ZHWsGHjHMSEVapDd1ticU0c0ExXqgq9RbUbg_8Wt4GhrwgbYhdkoWIFH-xedOQT_QiG/s1600/lobotomia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="299" data-original-width="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQcpuCAIVNJ9lPap9mJJdJybdLy57dOyW6gb1oX2FTysB_Ot71m6bontsFljF_G2SQ6ZHWsGHjHMSEVapDd1ticU0c0ExXqgq9RbUbg_8Wt4GhrwgbYhdkoWIFH-xedOQT_QiG/s1600/lobotomia.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Conosco bene gli psicologi sperimentali. Lo sono anch'io, se si deve dar retta a ciò che c'è scritto sul mio diploma di laurea, ma a questo punto sono lieta che la vita mi abbia condotto a guadagnarmi da vivere con tutt'altra merce, perché oggi sinceramente non potrei mescolarmi nemmeno in effigie con la vecchia Psichiatria Totalitaria spacciata per nuova e portatrice insana di ricerca all'avanguardia, con l'aggravante della complicità tecnologica modello dark room. Entri al buio e non sai chi e come ti fotterà ma sarà qualcosa di tecnologicamente avanzato. Che bello!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Conosco bene gli psicologi sperimentali. Mi vergognai come una ladra la prima volta che vidi "Arancia Meccanica" riconoscendomi nei dottori in camice bianco della cura Ludovico alle prese con la "rieducazione" del monello istituzionale Alex e soprattutto riconoscendone l'assoluta indifferenza nei confronti della variabilità individuale, abituati a considerare Ilsoggetto come un'entità astratta. La famigerata e mitologica Tabula Rasa del dott. Cameron.</div>
<div style="text-align: justify;">
Li conosceva anche Stanley, ma lui conosceva ancor meglio chi si era sempre masturbato con il catalogo Postal Market dell'Uomo e Donna Nuovi e perfettamente manipolati per servire il grande ideale del progresso. "E' per il suo bene, Alex", ricorda il dottore maschio al misero, mentre gli induce il disgusto per il male commesso con immagini violente (il banale contrappasso) e sostanze allucinogene e la dottora femmina gli fa la ramanzina sul fare il male che è cosa molto molto brutta, come un'assistente sociale qualunque. Il moralismo della scienza, la pretesa di essere depositari del Bene, di poter raddrizzare gli individui che la Natura, questa impudente, ha creato storti. Oh, si, bastardo d'uno Stanley, tu li conoscevi bene, difatti tra loro si chiamano compagno sir, birbaccione. </div>
<div style="text-align: justify;">
E meno male che, quando mi laureai, nei remoti anni novanta, vigeva ancora il principio che la psicologia - che non può essere definita scienza, come la medicina, non essendo gli esseri umani, capaci di rispondere, corpo e mente, allo stesso identico modo di un altro, come invece si pretenderebbe fosse possibile, per far prima - era un metodo per interpretare la mente e possibilmente decifrarne i codici. C'era ancora un certo rispetto, almeno alle nostre latitudini, verso l'inconoscibile e il non generalizzabile. Il nostro mantra era "c'è una massima parte del cervello che non riusciamo a comprendere, su certi meccanismi possiamo solo fare ipotesi." </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi sono state sfondate tutte le paratie tra possibile ed impossibile, tra volere e potere. Il pensiero magick che ha sostituito il metodo scientifico, impone che qualunque desiderio (del Potere) possa essere soddisfatto con l'apposita terapia o apparecchiatura applicata ai sottomessi. Ai miei tempi c'era già la fregola della PET (Tomografia ed emissione di positroni). Noi sperimentali si andava in estasi di fronte agli schermi dove il cervello del soggetto si colorava di rosso mentre ascoltava Mozart. Grande, ma cosa hai dimostrato? Che puoi dire di avere la certezza che il mio non si accenderebbe di viola o magari non si accenderebbe per nulla? </div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi, se hai ad esempio un trauma, la <a href="https://emdr.it/index.php/emdr/">EMDR</a>, per dirne una tra le terapie tapioche ganze, te lo estirpa come il pelo superfluo il laser, in poche sedute. Si, certo, qualche cialtrone può usarla per indurre invece il trauma su degli innocenti, e allora meglio<a href="https://emdr.it/wp-content/uploads/2019/07/lettera-per-Ordine-Emilia-Romagna.pdf" target="_blank"> </a><a href="https://emdr.it/wp-content/uploads/2019/07/lettera-per-Ordine-Emilia-Romagna.pdf"><b>dissociars</b><b>ene</b></a>, se no si rischia di diventare quelli delle scosse elettriche ai bambini. Chi di elettroshock ferì, di scosse elettriche potrebbe perire.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se si ha lo stomaco di leggere una delle ricerche-marchette di questi psicocosi sperimentali, scopri che il cervello è stato da essi spoilerato fino al colpo di scena finale, che tutti reagiamo allo stesso modo, che alcuni set di pensiero possono essere smontati e sostituiti come il filtro dell'olio e che il pregiudizio (ovvero il Pensiero Dissidente) è una malattia e può, anzi deve essere guarita. Sulla stessa falsariga era anche la recente fregnaccia tedesca sull'ossitocina. L'ultima, invece, <a href="https://www.cell.com/trends/cognitive-sciences/fulltext/S1364-6613(18)30176-1?_returnURL=https%3A%2F%2Flinkinghub.elsevier.com%2Fretrieve%2Fpii%2FS1364661318301761%3Fshowall%3Dtrue#secsect0070">è questa</a>. </div>
<div style="text-align: justify;">
Se volete farvi quattro risate leggete <a href="https://www.huffingtonpost.it/entry/la-stimolazione-cerebrale-non-invasiva-contro-pregiudizi-e-stereotipi-sociali_it_5d53c03fe4b0c63bcbef8e8d?utm_hp_ref=it-istituto-italiano-di-tecnologia">questo articolo</a> apologetico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrBeaBnWIJ-6a8oIMnNjsLLsDCBiw04bkqO6RJgiuIJcWCFabWIISIlmb-jhBB1WZg3V3wUSSX7zLWSZbtJIkRNVI4rstZQJwJfzkyWAOjctub5SYP6vH9FSPFORZyV2-rTg5v/s1600/Annotazione+2019-08-20+161742.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="722" data-original-width="735" height="392" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrBeaBnWIJ-6a8oIMnNjsLLsDCBiw04bkqO6RJgiuIJcWCFabWIISIlmb-jhBB1WZg3V3wUSSX7zLWSZbtJIkRNVI4rstZQJwJfzkyWAOjctub5SYP6vH9FSPFORZyV2-rTg5v/s400/Annotazione+2019-08-20+161742.png" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quello di "Arancia Meccanica" era il vecchio cadavere del condizionamento operante. Pavlov ma soprattutto gli americani, che ci andavano matti e che hanno torturato gente per decenni prima di capire che se una cosa funzionava sui cani (per un biscottino i cani fanno qualsiasi cosa) non era detto funzionasse sulla mente umana. Il comunismo si è amminchiato per decenni sul fatto di voler modificare la mente espungendo il pensiero borghese e la materialità dal grande e dal piccino. I nazisti, da quel punto di vista, erano più pratici. Se non eri marchiato nel modo giusto, o servivi come schiavo, oppure, sceso dal treno, potevi accomodarti direttamente in doccia. Non ha senso chiamare questi nazisti perché i nazisti rischiano di diventare più pietosi di questi, che la vita te la vogliono rovinare da vivo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi, gli stessi che non dormendo di notte studiano come rovinare il sonno agli altri, sono tutti agitati per sconfiggere il pregiudizio e, udite udite, annunciano di essere in grado di eliminarlo con pochi colpi di spazzola, come la forfora, con un metodo non invasivo (uhm, se sono gli stessi che invertono il senso per metodo, tra un po' ci toccherà una bella transorbitale vecchia maniera).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Contro il pregiudizio (inconsapevole, per giunta, perché questi ti regolarizzano anche il microbiota inconscio), c'è la cura Ludovica dell'estetista cerebrale che ti ridisegna il sopracciglio in modo che tu non lo possa aggrottare in maniera inappropriata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anch'ella è andata, sparsa le trecce morbide, a parlarne al TED, lo stesso curioso luogo più lisergico di Woodstock dove ti può capitare di ascoltare <a href="https://www.youtube.com/watch?v=SPgL2DgPHXI">Renzi fare l'elogio del Fiesoli</a> e una criceta di satana® concionare di pedofilia che dev'essere accettata perché è <a href="https://www.youtube.com/watch?v=MNr3yhjQPI8">un orientamento</a> non modificabile. La patologia quantistica. Il DSM che entra ed esce dalla scatola assieme al gatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non vi sembri una dissonanza cognitiva, perché la scienza atonale di oggi pretende di definire la malattia secondo l'ideologia, non più secondo la semeiotica o la patologia. </div>
<div style="text-align: justify;">
I pedofili non sono malati, chi non riesce ad essere progressista dovrà essere curato. Non escludo che questo motto venga presto scolpito sui muri dei palazzi istituzionali. E' il baratro che traccia il solco, ed è la criceta che lo difende.</div>
Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-34340337.post-14602089589774817282019-07-09T17:19:00.002+02:002019-07-09T17:21:25.616+02:00Serata #Bibbiano. Il sistema che ruba i bambini<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/rth3keUl-bw/0.jpg" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/rth3keUl-bw?feature=player_embedded" width="560"></iframe></div>
<br />
Ne parliamo stasera sul vlog con i gentili ospiti Giuseppe Germinario del blog <a href="https://italiaeilmondo.com/" target="_blank"><b>L'Italia e il Mondo</b></a>, Paolo Roat , responsabile tutela minori del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus, l'avvocato Maria Rita Mottola e una mamma che racconterà la sua esperienza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi invito ad iscrivervi al canale YouTube del vlog per permettermi di farlo crescere ed offrirvi altri contenuti interessanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A stasera. Buon ascolto.</div>
Barbara Tampierihttp://www.blogger.com/profile/04739700395741775528noreply@blogger.com0